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Autore principale: Casalis, Anna; WOLF, Matt
Pubblicazione: [S.l.] : Dami, 2004
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
I pesci elettrofori, detti anche pesci elettrici e pesci elettrogenici, sono pesci in grado di generare autonomamente dei campi elettrici, generalmente tramite organi appositi di origine muscolare. Molti pesci privi di questi organi sono comunque in grado di rilevare la presenza di un campo elettrico esterno: questi pesci, definiti elettrorecettivi, non rientrano nella categoria degli elettrofori in quanto in grado unicamente di captare, ma non di produrre elettricità. È invece generalmente vero il contrario, in quanto i pesci elettrofori sono spesso anche elettrorecettivi. Fra i pesci elettrorecettivi si annoverano molte specie di squali, razze e pesci gatto; tutti questi possiedono la capacità, più o meno sviluppata, di rilevare i campi elettrici, capacità che sfruttano per cacciare o per orientarsi durante gli spostamenti, ma non sono in grado di generarne di propri e pertanto non sono elettrofori. Gli elettrofori in senso stretto comprendono invece circa 400 specie, distribuite in quattro ordini; la maggior parte di questi vivono esclusivamente nelle acque dolci e sono per lo più localizzati in fiumi e laghi del continente Africano e dell'America del sud, con la sola notevole eccezione delle torpedini che vivono in acque marine.
Il santuario nuragico di Santa Cristina è un'area archeologica situata nel territorio del comune di Paulilatino, in provincia di Oristano, nella Sardegna centro-occidentale e nella parte meridionale dell'altopiano di Abbasanta. La località prende il nome dalla chiesa campestre di Santa Cristina che si trova nelle sue vicinanze. Il sito si compone essenzialmente di due parti: la prima, quella più conosciuta e studiata, costituita dal tempio a pozzo, un pozzo sacro risalente all'età nuragica, con strutture ad esso annesse: capanna delle riunioni, recinto e altre capanne più piccole. La seconda parte del complesso a circa duecento metri a sud-ovest è costituita da un nuraghe monotorre, da alcune capanne in pietra di forma allungata di incerta datazione ed un villaggio nuragico, ancora da scavare, di cui sono visibili solo alcuni elementi affioranti. Benché di limitato interesse archeologico integra il complesso l'area devozionale cristiana della chiesa e novenario di Santa Cristina inteso come il luogo nel quale si celebra la novena in onore della santa.
L'albero azzurro è un programma televisivo italiano della Rai. È il programma per bambini più longevo della televisione pubblica italiana, in onda sin dal 21 maggio 1990. Presentandosi come primo esperimento televisivo in Italia su target prescolare (dai 3 ai 6 anni), il programma si riallacciava, inizialmente, al filone pedagogista delle produzioni Rai degli anni sessanta unito al lavoro di autori (Bianca Pitzorno, Bruno Tognolini, Roberto Piumini, Emanuela Nava, Mela Cecchi, Bruno Munari, Renata Gostoli, Claudio Cavalli, Nico Orengo, Laura Fischetto, Lorenza Cingoli, Giona Peduzzi, Magda Barile, Michela Marelli, Gianluca Col, Claudia Sasso e Mauro Carli) sensibili alle problematiche di fruizione televisiva dei bambini e in collaborazione con la Facoltà di Scienze dell'Educazione dell'Università di Bologna. Nato da un'idea del produttore Franco Iseppi, il format del programma così come il cast dei presentatori, nella sua lunga vita, ha subito numerose modifiche che hanno fatto gradualmente evolvere l'originario approccio educativo in fiction. È trasmesso sin dalla prima edizione dal Centro di produzione Rai di Torino.
Marco Olmo (Alba, 8 ottobre 1948) è un ultramaratoneta italiano, vincitore di numerosi ultra trail. È tesserato nel ASD Roata Chiusani.
Questa pagina contiene un elenco dei personaggi presenti nel programma televisivo Melevisione.
Animali compassati è l'idea, un'invenzione originale dell'illustratore e autore italiano di libri per ragazzi Daniele Nannini, di ricondurre le fisionomie animali (e quindi anche umane) ad una simmetria che si può ricostruire usando esclusivamente circonferenze o sezioni di circonferenza e la realizzazione di questa intuizione tramite un compasso. Il primo libro in cui questa idea viene sviluppata, intitolato appunto Animali compassati, è stato stampato in prima edizione in Italia nel 1987. Nel 1988 esce A notte tonda che applica la stessa idea agli animali notturni e introduce anche una traccia di narrazione, ritmando, attraverso il passaggio graduale dei colori del fondo dal chiaro allo scuro e viceversa, lo scorrere delle ore buie dal tramonto all'alba. Del 1991 è infine l'uscita di Circocircotondo che rinuncia alla prospettiva frontale e alla postura statica per affrontare, sempre attraverso la stessa tecnica, gruppi di animali in movimento. Qui compare anche per la prima volta un testo narrativo in rima che scandisce l'apparizione dei vari animali. In questi libri l'uso del compasso per tracciare le figure è accompagnato per la colorazione dalla utilizzazione dell'aerografo, strumento particolarmente adatto a rendere le rotondità e la morbidezza. Nel 1988 a Nannini viene conferito il premio della rivista italiana Andersen come miglior illustratore dell'anno mentre a cura della provincia di Pavia viene allestita una mostra che raccoglie gli studi preparatori e i disegni originali dei libri della serie che vengono stampati anche in Francia e in Spagna nel 1991. L'idea di realizzare una serie di animali con una costruzione geometrica fatta di soli cerchi, pensata per i ragazzi, è diventata nel tempo popolare presso gli adulti, soprattutto insegnanti e matematici.
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