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Autore principale: Lulvès, Jean
Pubblicazione: [Firenze : s.n., 1909?]
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ITA, Paese: IT
Un archivista è una persona addetta alle attività di ordinamento e gestione di un archivio, sia pubblico, che privato o ecclesiastico. Professionalmente può essere alle dipendenze di una pubblica amministrazione (un ente pubblico, per esempio) o di un'azienda che, per ragioni sostanzialmente commerciali, fiscali o di inventario, decida di tenere una lista ragionata delle transazioni e/o dei contratti stipulati con la clientela. Si occupa del Protocollo in entrata e in uscita, della classificazione dei documenti, della fascicolazione e dell'inventariazione. In Italia esiste anche la figura dell'archivista come libero professionista: egli opera in tutti i settori merceologici e nelle situazioni più diverse, spesso con un rapporto di lavoro ad interim o definito in un contratto a progetto, per riordino di archivi. Esistono cooperative, società, studi associati di archivisti. La formazione: laurea in archivistica o diploma di archivistica, paleografia e diplomatica conseguibile tramite un corso biennale, a numero chiuso, presso gli Archivi di Stato. L'associazione di categoria e l'«Associazione Nazionale Archivistica Italiana» (ANAI). La parte più qualificante del lavoro dell'archivista consiste nell'ordinamento dei documenti e nella formazione di un inventario, vale a dire di uno strumento ragionato per agevolare la ricerca di chi, a vario titolo, accede agli archivi. Esso comporta l'esecuzione di delicate operazioni in conseguenza delle quali i diversi documenti sono posti in connessione tra loro. Il lavoro archivistico viene collaudato dalle Soprintendenze Archivistiche competenti per territorialità. L'archivio non è una biblioteca, ma è un insieme di documenti prodotti e ricevuti da uno stesso soggetto (ente, famiglia, azienda...), ogni documento di un archivio è legato all'altro dal vincolo archivistico e il riordino deve rispettare la formazione dell'archivio stesso. Accade che, in particolari situazioni, l'archivista possa sconfinare dal proprio ambito professionale, trasformandosi in storiografo: se i documenti archiviati lo consentono, come quelli degli Archivi di Stato, l'archivista può proporsi, attraverso la pubblicazione di particolari documenti, come organizzatore di mostre documentarie e di eventi culturali aventi come fine la valorizzazione del patrimonio archivistico.
L'Archivio di Stato, in Italia, è un archivio le cui competenze consistono nella conservazione e sorveglianza del patrimonio archivistico e documentario di proprietà della Repubblica Italiana in un determinato territorio e nella sua accessibilità alla pubblica e gratuita consultazione. In Italia sono 103 e sono amministrati dalla Direzione generale Archivi. L'archiviazione nazionale è effettuata dall'Archivio Centrale dello Stato.
L'archivio storico, secondo la teoria e la legislazione italiana, è la terza e ultima fase della vita dell'archivio. Un archivio diventa storico dopo trent'anni di deposito di documenti, durante i quali vanno gradualmente ad affievolirsi fino a pressoché estinguersi gli interessi di natura pratica, contabile, amministrativa e giuridica degli atti in esso contenuti; d'altro canto dopo trent'anni si considera ormai maturato un interesse di tipo culturale e storico, per questo l'archivio viene messo a disposizione di terze persone mosse da fini di studio.
Leopoldo Cassese (Atripalda, 20 gennaio 1901 – Roma, 3 aprile 1960) è stato uno storico e archivista italiano. Fu direttore degli Archivi di Stato dell'Aquila e di Salerno e docente di Archivistica all'Università di Napoli e all'Università di Roma. La sua attività sul campo, prima da archivista e storico e, in seguito, anche da docente universitario, ne fece un precursore del rinnovamento della ricerca storica e documentaria del Meridione d'Italia, un filone che, nelle parole di Gabriele De Rosa, riceverà da lui, «appassionato e severo studioso dei problemi politici e sociali del Sud» «fermenti e [...] sollecitazioni storiografiche» raccogliendo da Cassese È considerato un precursore degli studi e delle ricerche sulle fonti e sulla storia del movimento di lotta contadina del Mezzogiorno d'Italia fra Ottocento e Novecento.Sono suoi figli i giuristi Sabino e Antonio Cassese.
Per storia dell'archivistica si intende la riflessione condotta dagli intellettuali prima, e poi dagli archivisti, intorno alla realtà degli archivi. Tale riflessione, che si basa sulla considerazione dell'identità ontologica di che cosa sia l'archivio e quali siano le sue funzioni all'interno del contesto della civiltà umana, nacque a partire dall'età antica e si sta protraendo finora con lo sviluppo delle tecnologie informatiche nella sua declinazione digitale.
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