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Autore principale: Bonavolontà, Giuseppe; Innaro, Marc
Pubblicazione: Milano : Ponte alle Grazie, c2002
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese:
Il conflitto arabo-israeliano (in arabo: الصراع العربي الإسرائيلي, al-Ṣirāʿ al-ʿarabī al-isrāʾīlī, in ebraico: הסכסוך הישראלי-ערבי?, ha-sikhsukh ha-israeli-aravi) è un conflitto politico-militare che vede contrapposti lo Stato di Israele da una parte e i palestinesi e gli Stati arabi circostanti dall'altra. Le radici del conflitto risiedono nella nascita del sionismo e del nazionalismo palestinese verso la fine del diciannovesimo secolo. Il territorio geografico della Palestina, allora sotto il dominio turco-ottomano, era infatti considerato allo stesso tempo dal movimento sionista come patria storica del popolo ebraico e dal movimento nazionalista palestinese come territorio appartenente ai suoi abitanti arabi palestinesi. Il conflitto tra ebrei e arabi palestinesi nel mandato britannico della Palestina iniziò negli anni venti del Novecento. La fase principale del conflitto su larga scala tra Israele e gli Stati arabi ebbe luogo dal 1948, anno della proclamazione dello Stato di Israele, al 1973, e fu costituita da una serie di guerre arabo-israeliane: la guerra del 1948, la guerra di Suez del 1956, la guerra dei sei giorni del 1967 e la guerra del Kippur del 1973. Accordi di pace sono stati firmati tra Israele ed Egitto nel 1979 e tra Israele e Giordania nel 1994, cosicché il conflitto si è tramutato nel corso degli anni da conflitto arabo-israeliano su larga scala a un più localizzato conflitto israelo-palestinese (anche detto questione palestinese), incentrato sul mutuo riconoscimento di sovranità e indipendenza dello Stato di Israele e dello Stato di Palestina, proclamato nel 1988 sui territori palestinesi occupati da Israele nel 1967. Anche il conflitto israelo-palestinese è stato caratterizzato da una serie di guerre tra Israele e organizzazioni palestinesi come l'OLP e Hamas: la guerra del Libano del 1982, la prima e seconda intifada e ripetute guerre nella striscia di Gaza. Nonostante gli accordi di Oslo del 1993, che hanno portato al mutuo riconoscimento tra Israele e OLP e alla creazione dell'Autorità Nazionale Palestinese, ed il riconoscimento dello Stato di Palestina da parte dell'ONU nel 2012, un accordo di pace definitivo tra Israele e Palestina non è stato ancora raggiunto, mentre proseguono ad intermittenza sia le ostilità, sia i negoziati di pace.
Betlemme (IPA: /beˈtlɛmme/; in arabo: بَيْتِ لَحْمٍ, Bayti Laḥmin, Bayt Laḥm, "casa della carne"; in ebraico: בֵּיִת לֶחֶם?, Beit Leḥem, "casa del pane") è la capitale del Governatorato omonimo nella giurisdizione dell'Autorità Nazionale Palestinese. Si trova a circa 10 km a sud di Gerusalemme, a un'altezza di 765 m s.l.m., e il suo agglomerato urbano comprende anche le cittadine di Beit Jala e Beit Sahour. Si tratta di una città che ricopre una grande importanza per i credenti che appartengono a religioni di derivazione biblica perché esse considerano Betlemme quale luogo di nascita sia di Gesù che di Davide, secondo re di Giuda e Israele. Luca evangelista menziona infatti Betlemme come la città di David. Secondo una profezia biblica (5,1), il Messia, che la tradizione cristiana e islamica identifica nel citato Gesù, avrebbe dovuto essere discendente di Davide e nascere nella sua città. In omaggio alla tradizione evangelica che vuole Gesù nato a Betlemme, vi sorge la paleocristiana basilica della Natività.
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