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Autore principale: Bargellini, Piero
Pubblicazione: Firenze : Vallecchi, 1970
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
Sampierdarena (un tempo San Pier d'Arena, San Pê d'Ænn-a o Sanpedænn-a in genovese, pronuncia [saŋˈpeˈdɛŋa]) è uno dei più popolosi quartieri di Genova. Comune autonomo dal 1798 fino al 1926, quando insieme con altri diciotto comuni del genovesato fu inglobato nel comune di Genova, era un'importante cittadina industriale alle porte del capoluogo ligure; nella ripartizione amministrativa del comune fu dal 1969 una "delegazione" e dal 1978 una "circoscrizione". Nella nuova ripartizione in vigore dal 2005 fa parte del Municipio II Centro Ovest, assieme al quartiere di San Teodoro.
La Torre Branca, originariamente Torre Littoria, è una costruzione in acciaio realizzata nel 1933 su progetto dell'architetto Giò Ponti e situata all'interno del Parco Sempione a Milano. Con i suoi 108,60 metri di altezza è la decima struttura accessibile più alta della città dopo la Torre Unicredit (231 m), la Torre Isozaki (207 m), il Palazzo Lombardia (161 m), la Torre Solaria (143 m), la Torre Diamante (140 m), il Grattacielo Pirelli (127 m), la Torre Breda (117 m), il Bosco verticale (111 m) e la Torre Galfa (109 m).
Boccadasse (Boca d'âze o Bocadâze in genovese) è un antico borgo marinaro del comune di Genova, che fa parte del quartiere di Albaro. Nell'attuale suddivisione amministrativa è quindi compreso nel Municipio VIII - Medio Levante, che oltre ad Albaro comprende anche i quartieri della Foce e di San Martino. Convenzionalmente il piccolo quartiere di Boccadasse è delimitato dalla via Felice Cavallotti (che delimita il borgo ad ovest verso Albaro), via Caprera che lo separa da Sturla alta e via del Capo di Santa Chiara, ad est del quale si estende Vernazzola, altro piccolo borgo marinaro che fa parte del quartiere di Sturla. A sud naturalmente il confine è la linea costiera.
Diamante (Diamàndë in calabrese, Diamandè in greco bizantino) è un comune italiano di 5 238 abitanti della provincia di Cosenza, in Calabria. È sito sulla costa tirrenica nordoccidentale della regione.
Villa Pisani, detta anche la Nazionale, è uno dei più celebri esempi di villa veneta della Riviera del Brenta; sorge a Stra, in provincia di Venezia, e si affaccia sul Naviglio del Brenta. È oggi sede di un museo nazionale, che conserva opere d'arte e arredi del Settecento e dell'Ottocento. La villa comprende 168 stanze e copre una superficie di 15.000 metri quadrati. Sin dal Cinquecento le famiglie più nobili di Venezia scelsero le rive del fiume Brenta per insediarvi le loro ville. All'inizio, quest'ultime erano legate all'attività agricola e poi, invece, ridisegnate per assecondare la dilagante “smania della villeggiatura” goldoniana. Le sponde del fiume, una volta contenuto il problema delle piene che poteva recare danni disastrosi, offrivano ai veneziani una campagna facilmente raggiungibile e coltivabile, ed anche una via d'acqua per i commerci con Padova. Questo binomio determinò nel tempo il formarsi di uno dei paesaggi storici veneti più caratterizzati da importanti ville con giardini, barchesse e broli. Tra Seicento e Settecento i proprietari di queste si sfidavano per dare enfasi e sfarzo alle ville, ormai viste come la scenografia per le molte feste che vi si tenevano nella bella stagione. L'importanza e la fama della Riviera crebbero sia in Italia che in Europa come possono dimostrarlo gli scritti di Padre Vincenzo Coronelli pubblicate nel 1709, di Johann Cristopher Volkamer del 1714 e poi, alla metà del secolo dei Lumi, di Giovanni Francesco Costa. I primi due testi trasportano a Stra la prima villa di proprietà della stessa famiglia Pisani detta di Santo Stefano.
L'arte, nel suo significato più ampio, comprende ogni attività umana – svolta singolarmente o collettivamente – che porta a forme di creatività e di espressione estetica, poggiando su accorgimenti tecnici, abilità innate o acquisite e norme comportamentali derivanti dallo studio e dall'esperienza. Pertanto l'arte è un linguaggio, ossia la capacità di trasmettere emozioni e messaggi. Tuttavia non esiste un unico linguaggio artistico e neppure un unico codice inequivocabile di interpretazione. Nel suo significato più sublime l'arte è l'espressione estetica dell'interiorità e dell'animo umano. Rispecchia le opinioni, i sentimenti e i pensieri dell'artista nell'ambito sociale, morale, culturale, etico o religioso del suo periodo storico. Alcuni filosofi e studiosi di semantica, invece, sostengono che esista un linguaggio oggettivo che, a prescindere dalle epoche e dagli stili, dovrebbe essere codificato per poter essere compreso da tutti, tuttavia gli sforzi per dimostrare questa affermazione sono stati finora infruttuosi. L'arte può essere considerata anche una professione di antica tradizione svolta nell'osservanza di alcuni canoni codificati nel tempo. In questo senso le professioni artigianali – quelle cioè che afferiscono all'artigianato – discendono spesso dal Medioevo, quando si svilupparono attività specializzate e gli esercenti arti e mestieri vennero riuniti nelle corporazioni. Ogni arte aveva una propria tradizione, i cui concetti fondamentali venivano racchiusi nella regola dell'arte, cui ogni artiere doveva conformarsi.
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