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Pubblicazione: Roma : Partito comunista italiano, 1974-
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: seriale, Lingua: ita, Paese:
Il Bollettino della Vittoria è il documento ufficiale scritto dopo l'armistizio di Villa Giusti con cui il generale Armando Diaz, comandante supremo del Regio Esercito, annunciò, il 4 novembre 1918, la resa dell'Impero austro-ungarico e la vittoria dell'Italia nella prima guerra mondiale. È esposto nel museo Duca D'Aosta del Castello di Sanluri.
Il Bollettino Ufficiale Regionale (BUR) è l'organo d'informazione che pubblicizza le leggi, i regolamenti e gli atti della Regione, assumendo un ruolo analogo a quello svolto dalla Gazzetta Ufficiale. In ambito giuridico è considerata come una delle fonti di cognizione ufficiali. Una parte del Bollettino Ufficiale (specificatamente la terza) è dedicata a "Concorsi e Avvisi”, in cui tra l'altro sono contenuti i bandi per i concorsi pubblici emessi dagli Enti pubblici territoriali. Per la consultazione del Bollettino Ufficiale della Regione è possibile visitare i rispettivi siti web ufficiali, dove il BUR (a discrezionalità della Regione) viene redatto in forma digitale e diffuso in maniera telematica. In Sicilia il bollettino prende il nome di Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana.
Il Bollettino di edizione, durante una produzione cinematografica o televisiva, viene scritto sul set dal segretario di edizione su indicazioni del regista. Serve per la postproduzione e in genere per tenere in ordine le riprese, fungendo da note scritte per ogni ciak. È tradizionale infatti suddividere le scene di un film in lavorazione in numeri cardinali (secondo il momento del film a cui ci si riferisce in sceneggiatura) e in numeri ordinali (secondo il numero di volte che è necessario ripetere la singola inquadratura). In questo bollettino si annotano tutte le inquadrature girate, usando la stessa numerazione visibile sul ciak e indicando le buone, gli scarti, le riserve, e quant'altro dia indicazione allo stabilimento di sviluppo e stampa (così da non stampare gli scarti, e in caso di produzioni in elettronica di non trascriverli nel computer), nonché annotazioni che si copiano o diventano direttamente fogli di montaggio e faranno da guida per il montatore. Questi bollettini, tradizionalmente prestampati in blocchi con carta copiativa, di modo che ogni pagina venga in triplice copia, si stanno cominciando a sostituire con sistemi di notazione su tablet o portatili, ma il processo sarà ancora lungo, dato che accompagnano in modo complementare le pizze di pellicola e a fine giornata una copia viene incollata su ogni pizza alla quale il bollettino di edizione fa riferimento.
Il Partito Comunista Italiano (PCI) è stato un partito politico italiano di sinistra, nonché il più grande partito comunista dell'Europa occidentale. Venne fondato il 21 gennaio 1921 a Livorno con il nome di Partito Comunista d'Italia come sezione italiana dell'Internazionale Comunista in seguito al biennio rosso, alla rivoluzione d'ottobre e alla separazione dell'ala di sinistra del Partito Socialista Italiano guidata tra gli altri da Nicola Bombacci, Amadeo Bordiga, Onorato Damen, Bruno Fortichiari, Antonio Gramsci e Umberto Terracini al XVII Congresso del Partito Socialista Italiano.Durante il regime fascista, che dal 1926 lo costrinse alla clandestinità e l'esilio, ebbe una storia complessa e travagliata all'interno dell'Internazionale Comunista negli anni venti e trenta, al termine della quale nel 1943 divenne noto come Partito Comunista Italiano. Durante la seconda guerra mondiale assunse un ruolo di primo piano a livello nazionale, promuovendo e organizzando con l'apporto determinante dei suoi militanti la Resistenza contro la potenza occupante tedesca e il fascismo repubblicano. Il segretario Palmiro Togliatti attuò una politica di collaborazione con le forze democratiche cattoliche, liberali e socialiste, propose per primo la «via italiana al socialismo» ed ebbe un'importante influenza nella creazione delle istituzioni della Repubblica Italiana. Passato all'opposizione nel 1947 dopo la decisione di Alcide De Gasperi di estromettere le sinistre dal governo per collocare l'Italia nel blocco internazionale filo-statunitense, rimase fedele alle direttive politiche generali dell'Unione Sovietica fino agli anni settanta e ottanta, pur sviluppando nel tempo una politica sempre più autonoma e di piena accettazione della democrazia già a partire dalla fine della segreteria Togliatti e soprattutto sotto la guida di Enrico Berlinguer, che promosse il compromesso storico con la Democrazia Cristiana e la collaborazione tra i partiti comunisti occidentali con il cosiddetto eurocomunismo. Nel 1976 toccò il suo massimo storico di consenso mentre sull'onda emotiva della morte improvvisa del segretario Berlinguer nel 1984 divenne il primo partito italiano (questo evento venne definito «effetto Berlinguer»). Con la caduta del muro di Berlino e il crollo dei Paesi comunisti tra il 1989 e il 1991, si sciolse su iniziativa del segretario Achille Occhetto, dando vita a una nuova formazione politica di stampo socialdemocratico con il Partito Democratico della Sinistra mentre una parte minoritaria guidata da Armando Cossutta contraria alla svolta fondò il Partito della Rifondazione Comunista.
Un partito politico, così come definito dall'articolo 49 della Costituzione della Repubblica Italiana, rappresenta un'associazione libera di cittadini i quali detengono il diritto di amministrare democraticamente la vita politica.
Le elezioni del Parlamento europeo sono elezioni politiche che nell'Unione europea hanno lo scopo di eleggere i membri del parlamento europeo. Si svolgono ogni cinque anni a suffragio universale e, con oltre 400 milioni di persone eleggibili, è considerata la seconda più grande elezione democratica del mondo.Il Parlamento europeo è l'unica istituzione europea ad essere eletta direttamente: infatti i 751 deputati che vi siedono, vengono eletti in modo diretto dal 1979. In base al risultato delle elezioni, il consiglio europeo sceglie il candidato per la presidenza della commissione europea, che dovrà ottenere la fiducia dalla maggioranza del parlamento; se il candidato ottiene la maggioranza potrà formare la commissione, altrimenti il consiglio dovrà scegliere un altro candidato. Dall'uscita del Regno Unito dall'UE nel 2020, il numero di deputati, incluso il presidente, è 705. Nessun'altra istituzione dell'UE è eletta direttamente, con il Consiglio dell'Unione europea e il Consiglio europeo legittimati solo indirettamente attraverso le elezioni nazionali. Mentre i partiti politici europei hanno il diritto di fare campagna in tutta l'UE per le elezioni europee, campagne si svolgono ancora attraverso campagne elettorali nazionali, pubblicizzando delegati nazionali da partiti nazionali.
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