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Autore principale: Lambruschi, Davide
Pubblicazione: Carrara : Società Editrice Apuana, 2006
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ITA, Paese: IT
La chiesa dei Santi Faustino e Giovita, nota anche come chiesa di San Faustino Maggiore, è una chiesa di Brescia, situata nell'omonima via San Faustino, lungo l'ultimo tratto a nord. È la chiesa patronale della città di Brescia e, per questo motivo, è il più importante edificio di culto cittadino dopo le cattedrali, il Duomo vecchio e il Duomo nuovo. La chiesa, legata all'attiguo monastero fondato nel IX secolo dal vescovo Ramperto, affonda le proprie origini in un edificio risalente forse all'VIII secolo, che ha visto nel corso dei secoli numerosi ampliamenti e ricostruzioni, in particolare l'intervento seicentesco, che ha comportato un rinnovo radicale della struttura e delle decorazioni. La chiesa conserva estesi affreschi barocchi, in particolare quello della navata maggiore di Tommaso Sandrino e quello del presbiterio, l'Apoteosi dei santi Faustino, Giovita, Benedetto e Scolastica di Giandomenico Tiepolo. Notevoli opere d'arte pittorica sono poi la Natività di Gesù di Lattanzio Gambara, la Deposizione di Cristo di Sante Cattaneo e lo stendardo del Santissimo Sacramento dipinto dal Romanino. Tra le altre opere artistiche spicca invece l'arca sepolcrale dei due santi titolari. Un tempo nella chiesa e ora al museo di Santa Giulia sono il trittico di sant'Onorio e il celebre gallo di Ramperto. Dal punto di vista religioso, invece, vi sono appunto conservati i resti dei due patroni di Brescia, i santi Faustino e Giovita, più quelli di sant'Onorio e sant'Antigio, che fanno della chiesa un punto di riferimento per la devozione cittadina.
Per barocco a Milano si intende lo stile artistico dominante tra il Seicento e la prima metà del Settecento nella città. Infatti grazie all'operato dei cardinali Borromeo e alla sua importanza nei domini italiani, prima spagnoli e poi austriaci, Milano visse una vivace stagione artistica in cui assunse il ruolo di centro propulsore del barocco lombardo.
Il Lazio è una regione a statuto ordinario dell'Italia centrale, con capoluogo Roma. Con 5 730 588 abitanti è la seconda regione più popolata d'Italia dopo la Lombardia, e la nona per estensione della superficie. Confina a nord-ovest con la Toscana, a nord con l'Umbria, a nord-est con le Marche, a est con l'Abruzzo e il Molise, a sud-est con la Campania, a ovest invece è bagnato dal mar Tirreno. Al suo interno è presente la piccola enclave della Città del Vaticano. In senso storico e geografico, il Lazio vero e proprio è solamente il territorio compreso tra il basso corso del fiume Tevere e i Monti Ausoni, nei pressi di Terracina, e l'Appennino centrale come limite orientale.
Reggio di Calabria (AFI: [ˈrɛʤʤodikaˈlabrja] ; Rìggiu in dialetto reggino; Ρήγι, Rìghi in greco di Calabria), comunemente nota come Reggio Calabria, è un comune italiano di 173 873 abitanti, capoluogo dell'omonima città metropolitana, in Calabria. Primo comune per popolazione e unica città metropolitana della Regione, oltreché sede del Consiglio regionale della Calabria, è capofila della cosiddetta Grande Reggio, agglomerazione urbana che raccoglie i vari comuni della sponda calabrese dello stretto di Messina. Insieme all'area metropolitana di Messina, rappresenta il cuore dell'area metropolitana dello Stretto, una conurbazione frutto della continuità urbana, forte integrazione sociale ed economica tra i comuni delle due sponde dello stretto. Reggio Calabria possiede un museo archeologico nazionale, uno tra i più importanti in Italia, custode delle più importanti collezioni di reperti della Magna Grecia e dei Bronzi di Riace, divenuti tra i suoi simboli identificativi. Città più antica della Calabria greca, nonostante la sua storia trimillenaria - Ῥήγιον fu un'importante e fiorente colonia magnogreca - si presenta con un impianto urbano moderno, conseguente alla ricostruzione operata all'indomani dei catastrofici eventi sismici del 28 dicembre 1908, i quali distrussero gran parte dell'abitato.
Carrara (Carara in dialetto carrarese) è un comune italiano di 60 909 abitanti della provincia di Massa-Carrara in Toscana. È il centro più importante al mondo per quanto riguarda l'estrazione e la lavorazione del suo famoso marmo, bianco e molto pregiato che viene estratto dalle vicine Alpi Apuane. L'emblema della città è una ruota con il motto Fortitudo mea in rotā (in latino: "La mia forza è nella ruota"). Questo stemma parlante fa riferimento al nome stesso della città, nonché alle ruote dei carri che trasportavano i marmi, principale fonte di ricchezza per Carrara. Un'interpretazione alternativa sostiene che sia invece un simbolo legato al dio celtico Taranis, in genere rappresentato con il fulmine in una mano e una ruota a sei o otto raggi nell'altra; Taranis, assimilabile a Giove, era il nume tutelare delle tempeste da cui i cavatori apuani dovevano proteggersi e il cui nome potrebbe aver generato il toponimo di Torano, oggi frazione di Carrara. Con Massa, nel periodo tra il XV ed il XIX secolo, costituì il Ducato di Massa e Carrara. Il 12 gennaio 2007 la città di Carrara è stata insignita della medaglia d'oro al merito civile per il contributo dato tra il 1943 e il 1945 alla lotta di Liberazione dal nazi-fascismo che vide impegnati moltissimi partigiani in questa provincia.
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