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Autore principale: Semper, H.
Pubblicazione: Pisa : ETS, 1999
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ITA, Paese: IT
La signoria di Carpi (o signoria dei Pio) fu un'entità territoriale sovrana dell'Italia medievale e del Rinascimento esistita dal 1336 al 1527.Comprendeva, oltre a Carpi, le seguenti località: Budrione, Cortile, Fossoli, Gargallo, Migliarina, Santa Croce, San Marino, San Martino Secchia. Confinava: a nord con il marchesato di Mantova, a sud con il ducato di Ferrara, ad est con la signoria di Mirandola e ad ovest con la contea di Correggio. I signori risiedevano nel castello dei Pio, a Carpi, e avevano come luogo di sepoltura la chiesa della Sagra.
Carpi (Chèrp in dialetto carpigiano) è un comune italiano di 72 510 abitanti della provincia di Modena in Emilia-Romagna. Il comune, il più popoloso della provincia dopo il capoluogo, è sede principale dell'Unione delle Terre d'Argine, insieme ai comuni di Soliera, Novi di Modena e Campogalliano. Nella frazione di Fossoli è situato il campo di concentramento utilizzato durante il periodo nazifascista.
I Pio di Savoia sono una casata feudale che ebbe dal secolo XI la signoria di Quarantola, nel modenese. Ebbero la sovranità sulla città di Carpi e su alcuni territori vicini tra i secoli XIV e XVI, finché la città non venne annessa ai territori degli Estensi nel 1530. Essi ebbero il privilegio da parte del duca Lodovico di Savoia, con le lettere patenti del 27 gennaio 1450, di aggiungere il nome dei Savoia al suo cognome, come ricompensa per i servigi militari di Alberto I il Vecchio. La famiglia è iscritta nell'Elenco Ufficiale Nobiliare Italiano con i titoli di Principe (mpr) e Conte (m), Don e Donna, Nobile di Carpi (m), Patrizio di Ferrara (m).Il primo personaggio ricordato della famiglia è un Manfredo (?-1096 ca.), il cui figlio Bernardo fu padre del Pio podestà di Modena tra il 1177 e il 1178 che diede il cognome ai suoi discendenti. Seguirono quindi il figlio Lanfranco (1205-1252) e il figlio di questi Federico (1230-1267). Manfredo I (1269-1348), figlio di Federico e di Agnese da Gorzano, fu vicario imperiale di Modena tra il 1329 e il 1336 insieme al cugino Guido Pio, ottenendo quindi il feudo di Carpi dagli Estensi.
L'architettura rinascimentale è quella fase dell'architettura italiana che si sviluppò dal 1420 alla metà del XVI secolo, con il ritorno alla vita dell'antichità classica.Caratteristiche principali dell'architettura rinascimentale sono infatti la sensibilità verso il passato antico, la ripresa degli ordini classici, l'articolazione chiara nelle piante e negli alzati, nonché le proporzioni tra le singole parti degli edifici.Lo stile del cosiddetto "primo rinascimento" ebbe origine a Firenze, favorito dall'affermazione della borghesia e della cultura umanistica, fiorendo poi in altre corti come quelle di Mantova e di Urbino. La successiva fase cinquecentesca, detta "Rinascimento classico", ebbe in Roma il nuovo centro della vita artistica, coesistendo nello stesso secolo con il Manierismo, che è generalmente considerato dalla storiografia come la terza fase del Rinascimento.Nei secoli seguenti le idee architettoniche elaborate in Italia si propagarono anche nel resto d'Europa, ma le opere che ne scaturirono ebbero poco in comune con le caratteristiche dell'architettura italiana, consistenti nella ripresa di particolari romani e nel senso di equilibrio e stabilità.
Il Monastero di Santa Chiara delle Monache Clarisse e l'adiacente Chiesa rappresentano una struttura religiosa cattolica romana d'epoca Rinascimento. Il Convento si trova ubicato a Carpi in provincia di Modena in Emilia Romagna nel pieno centro cittadino del Corso Manfredo Fanti al numero civico 79.
L'architettura è la disciplina che ha come scopo l'organizzazione dello spazio a qualsiasi scala, ma principalmente quella in cui vive l'essere umano. Semplificando si può dire che essa attiene principalmente alla progettazione e costruzione di un immobile o dell'ambiente costruito. In essa concorrono aspetti tecnici ed artistici. Insieme alla scultura, fa parte delle cosiddette arti visive plastiche. Da quando l'uomo ha avuto capacità cognitive tali da potersi organizzare in civiltà, l'architettura è sempre esistita. L'architettura è nata anzitutto per soddisfare le necessità biologiche dell'uomo quali la protezione dagli agenti atmosferici, e proprio per questo è tra le discipline maggiormente presenti in tutte le civiltà. Solo in un secondo momento, con lo sviluppo della divisione del lavoro nella società, alla funzione primaria vennero aggiunte funzioni secondarie in numero sempre crescente. Con la comparsa di caratteri estetici si ebbe la nascita dell'architettura anche come arte visiva, dotata però di proprie caratteristiche peculiari. Sarebbe riduttivo anche parlare di valori estetici in quanto una buona architettura è spesso frutto di valori etici e di uno studio antropologico. Definire l'architettura risulta difficile in quanto il fenomeno architettonico è stato sempre presente nella cultura dell'uomo, acquistando caratteristiche, definizioni, funzioni, aspetti spaziali e costruttivi spesso differenti o addirittura contrastanti da civiltà a civiltà o da epoca ad epoca.
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