Accedi all'area personale per aggiungere e visualizzare i tuoi libri preferiti
Autore principale: Mignon, Olivier
Pubblicazione: Firenze : Motta junior, 2008
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
La dacia (in russo: дача?, traslitterato: dača; ) è un'abitazione russa situata in campagna e di solito posseduta dagli abitanti delle grandi città che la usano per trascorrervi le vacanze o per affittarle ad altri villeggianti. Le dacie sono molto comuni in Russia e sono altresì molto diffuse in alcune repubbliche dell'ex Unione sovietica e del Blocco orientale. Come risultato delle severe restrizioni cui furono soggette le dacie come dimensione e tipo durante l'era sovietica, alcune caratteristiche concesse, come gli attici e le verande a vetrate, divennero molto diffuse e spesso sovradimensionate. Nel periodo 1963-1985 in particolare le limitazioni furono più rigide; la costruzione di un'abitazione per una famiglia singola in città e in campagna venne proibita nell'Unione Sovietica, e solo case ad un unico piano senza impianto di riscaldamento con una superficie calpestabile minore di 25 m² vennero permesse come dacie. Dal 1990 è stata eliminata ogni limitazione come dacia e viene stimato che circa un quarto degli abitanti delle grandi città possieda una dacia. Chiunque occupi una dacia viene chiamato dačnik (in russo: дачник?). Anche in altri Paesi, come in Cecoslovacchia, nella Germania est e in Jugoslavia, era diffuso possedere case di campagna.
La casa è un edificio (o parte di esso) utilizzato stabilmente da persone per ripararsi dagli agenti atmosferici. Essa ospita uno o più nuclei familiari e talvolta anche animali domestici. Può anche corrispondere al concetto di unità abitativa coniato dal Movimento Moderno in architettura ed è stato nella storia il primo elemento funzionale.
Con casa greca si intende un edificio destinato a fungere da abitazione tipo della società dell'antica Grecia. Era detto "οικία", "oikia", e poteva intendere sia il luogo in cui si vive, sia l'habitat umano, da cui "eco-logia" e altri composti. Le conoscenze che abbiamo sulla casa greca sono minori di quelle che abbiamo su altri edifici tipici della cultura ellenica, soprattutto perché nel passato gli studiosi hanno preferito dedicarsi ad edifici più spettacolari e sontuosi, ma anche perché fisicamente i resti che si sono conservati sono spesso piuttosto scarsi, poiché in generale le abitazioni, a differenza degli edifici pubblici, non erano realizzati in pietra ma in materiali più facilmente deperibili (legno, mattoni, spesso crudi), ed anche perché, come è ovvio, la gente ha continuato a vivere, costruendo le proprie case in quegli stessi luoghi dove sorgevano le case degli antichi. Ultimamente però le ricerche si stanno focalizzando anche su questo aspetto della cultura greca, e dunque si può sperare che ricerche e scavi futuri possano arricchire e completare le nostre conoscenze.
Il palladianesimo o architettura palladiana è uno stile architettonico ispirato alle opere e ai disegni dell'architetto veneto Andrea Palladio (1508–1580). Sebbene il termine palladiano si riferisca sia all'opera del maestro veneto sia agli stili da questo derivati, il palladianesimo (o più propriamente neopalladianesimo) è un'evoluzione delle idee originali di Palladio. Lo sviluppo del palladianesimo come stile autonomo ebbe inizio nel XVI secolo e continuò fino alla fine del XVIII secolo, durante il quale influì notevolmente sull'architettura neoclassica. In breve tempo, il palladianesimo si estese dal Veneto a tutta l'Europa e ad altre parti del mondo. Nel Regno Unito il neopalladianesimo cominciò a essere molto popolare a metà del XVII secolo, dove arrivò con le opere di Inigo Jones. In Gran Bretagna rimpiazzò il barocco come formula di rinnovamento del lessico architettonico utilizzato nell'antichità. All'inizio del secolo successivo questo stile diventò di moda, non solo in ambito britannico, ma anche nella maggioranza dei paesi nordeuropei. Più tardi, quando cominciò il suo declino in Europa, lo stile riscosse un grande successo nell'America settentrionale, con esempi di altissimo livello negli edifici disegnati da Thomas Jefferson.
L'architettura romanica è lo stile del costruire proprio dell'arte romanica, che si diffuse in Europa nell'XI e XII secolo, fino all'affermazione dell'arte gotica, cioè verso la metà del XII secolo in Francia e con persistenze maggiori negli altri paesi europei. L'aggettivo "romanico" è un adattamento italiano di "roman", vocabolo creato agli inizi dell'Ottocento in Francia per indicare le lingue e le letterature romanze o neolatine. Charles de Gerville introdusse "roman" anche nel linguaggio architettonico ed il termine ebbe fortuna: in breve tempo si definì romanica tutta la cultura figurativa che in Francia si era sviluppata dopo i romani fino alla fioritura dell'architettura gotica.
Le abitazioni in Giappone presentano una grande varietà di stili.Una tipica casa giapponese è costituita da un edificio di due piani realizzato in legno suddiviso in quattro o cinque stanze.
Alcune catalogazioni sono state accorpate perché sembrano descrivere la stessa edizione. Per visualizzare i dettagli di ciascuna, clicca sul numero di record
Record aggiornato il: 2024-04-27T01:07:37.063Z