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Autore principale: Regione Toscana
Pubblicazione: Firenze : Fatatrac, 1994
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
La musica gitana (anche definita musica zingara, considerato un termine dispregiativo) è la musica del popolo rom, che ebbe origine in India settentrionale, ma oggi vive principalmente in Europa. Il popolo rom ha lavorato a lungo come intrattenitori e commercianti. In molti dei luoghi in cui vivono i rom sono diventati noti come musicisti. Le ampie distanze percorse hanno introdotto una moltitudine di influenze: bizantini, greci, arabi, indiani, persiani, turchi, slavi, rumeni, tedeschi, olandesi, francesi, spagnoli e persino ebraici. È difficile definire i parametri di uno stile musicale rom unico, poiché ci sono molte differenze nelle strutture melodiche, armoniche, ritmiche e formali da regione a regione. I testi delle canzoni dei romani sono spesso cantati in uno o più dialetti della lingua rom e la danza accompagna spesso la performance della musica rom.Il flamenco tipicamente spagnolo è in larga misura la musica (e la danza, o addirittura la cultura) dei romanì andalusi. Oltre alla musica romanì per uso locale, nell'Europa orientale una musica romanì separata ha avuto origine per l'intrattenimento a feste e celebrazioni. Questa musica ha tratto i suoi temi da ungherese, rumeno, russo e altre fonti. In seguito ha guadagnato popolarità nell'Europa occidentale, dove erano attive molte orchestre rom, suonando sofisticate melodie di origine dell'Europa orientale. Probabilmente il musicista romanì più influente fu Django Reinhardt (1910-1953).
Il termine miscegenazione, ovvero mescolanza etnica, si diffuse nel corso del XIX secolo per riferirsi agli incroci di diverse cosiddette "etnie umane", soprattutto in considerazione del colore della pelle umana e del presupposto che voleva l'esistenza di etnie ben distinte riferibili alla specie umana (vedi storia dei concetti razziali nella specie umana). "Miscegenazione" o mescolanza genetica deriva da miscuglio (dalla lingua latina miscere-mescolare e genus-discendenza) è stato considerato come il mescolamento di diversi gruppi etnici attraverso il matrimonio, la convivenza, le relazioni sessuali o la procreazione. A causa dell'utilizzazione storica del termine in contesti generalmente implicanti una forte disapprovazione, parole più neutrali come interrazziale, interetnico o transculturale si rivelano essere più comuni nell'uso contemporaneo. Il termine, soprattutto nei paesi anglosassoni, dove viene indicato come miscegenation, venne utilizzato fin dal XIX secolo per riferirsi al matrimonio interetnico e alle relazioni sessuali interetnici e, più in generale, al processo di "commistione genetica". Storicamente fu utilizzato nel contesto delle leggi contro la mescolanza razziale che vietarono il matrimonio e il rapporto sessuale interrazziale. Il termine derivante dal latino acquisì un primato storico e penetrò massimamente durante il colonialismo europeo e nel corso dell'epoca delle esplorazioni geografiche.
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Record aggiornato il: 2021-11-25T03:43:45.504Z