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Autore principale: VIOLINO, E.
Pubblicazione: Firenze : G. Orlandini, 1971
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
Filatelia è il termine con cui si identifica il collezionismo di francobolli. Tale termine è stato coniato nel XIX secolo unendo i termini greci filos ("amante") e atelia ("franchigia"), dove franchigia è un termine usato per indicare la tassa dovuta per il recapito della posta. Il termine origina il sostantivo "filatelista" e l'aggettivo "filatelico". Con filatelista si intende dunque la persona che si interessa di filatelia, mentre gli oggetti utili al filatelista sono detti filatelici.
La posta aerea è la corrispondenza che per poter essere recapitata in tempi più brevi rispetto alla posta ordinaria viene trasportata attraverso vettori aerei. Tale trasporto consente il recapito con notevole anticipo rispetto ai normali tempi di consegna. Per usufruire di questo servizio aggiuntivo le poste dei vari Stati emettono dei francobolli appositi che hanno un valore nominale superiore a quelli della posta ordinaria. Inoltre le buste riservate a questo tipo di inoltro vengono corredate di una etichetta aggiuntiva, solitamente azzurra, con la scritta "posta aerea, air mail, par avion". Tali etichette permettono un facile riconoscimento della corrispondenza e minimizzano i tempi di smistamento della posta favorendo così un rapido inoltro verso i mezzi adibiti al trasporto. Il servizio di posta aerea, dato l'evolversi dei trasporti mondiali che prediligono normalmente il trasporto aereo anche per la posta ordinaria nazionale è andato sempre più perdendo importanza ed ormai numerosi paesi, tra cui l'Italia che ha emesso l'ultimo valore nel 1973, non stampano più francobolli specifici.
Il francobollo (l'etimologia della parola francobollo deriva da franco, cioè libero da spese o tasse, e bollo, ad indicare la sua autenticità e autorità) è un documento, stampato da una parte e gommato sul retro, che serve per l'affrancatura dei servizi di corrispondenza postale. Adoperato nel servizio postale autorizzata dallo Stato emittente, rappresenta la prova del pagamento anticipato per prestazioni quali la spedizione di una lettera o di un pacco ad un destinatario. Quando un francobollo non è più adatto al suo compito, ad esempio per variazione delle tariffe postali, l'amministrazione emittente può determinarne la cessazione del suo uso ponendolo "fuori corso". Data la natura di valori emessi da uno Stato la contraffazione dei francobolli è un reato. Ideato dall'inglese Rowland Hill, tradizionalmente è in carta, di forma quadrangolare, da incollare all'oggetto di una spedizione postale. In rari casi sono stati prodotti francobolli di altre forme, rotondi (Nuova Zelanda), triangolari, pentagonali o di forma non geometrica come nel caso dei francobolli a forma di frutta di Sierra Leone e Tonga. Raramente sono stati anche prodotti francobolli non di carta, come i francobolli della Svizzera fatti parzialmente di pizzo o della DDR composti da fibre sintetiche. Sono stati inoltre emessi francobolli su lamine metalliche. La Repubblica Italiana il 2 luglio 2007 per commemorare il patrimonio artistico rappresentato dalla Basilica di San Vincenzo in Galliano di Cantù ha emesso un francobollo in legno impiallacciato di betulla.
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