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Autore principale: Angelica, Rosanna
Pubblicazione: Firenze, 1996
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: analitico, Lingua: ita, Paese: IT
Filatelia è il termine con cui si identifica il collezionismo di francobolli. Tale termine è stato coniato nel XIX secolo unendo i termini greci filos ("amante") e atelia ("franchigia"), dove franchigia è un termine usato per indicare la tassa dovuta per il recapito della posta. Il termine origina il sostantivo "filatelista" e l'aggettivo "filatelico". Con filatelista si intende dunque la persona che si interessa di filatelia, mentre gli oggetti utili al filatelista sono detti filatelici.
Il francobollo (l'etimologia della parola francobollo deriva da franco, cioè libero da spese o tasse, e bollo, ad indicare la sua autenticità e autorità) è un documento, stampato da una parte e gommato sul retro, che serve per l'affrancatura dei servizi di corrispondenza postale. Adoperato nel servizio postale autorizzata dallo Stato emittente, rappresenta la prova del pagamento anticipato per prestazioni quali la spedizione di una lettera o di un pacco ad un destinatario. Quando un francobollo non è più adatto al suo compito, ad esempio per variazione delle tariffe postali, l'amministrazione emittente può determinarne la cessazione del suo uso ponendolo "fuori corso". Data la natura di valori emessi da uno Stato la contraffazione dei francobolli è un reato. Ideato dall'inglese Rowland Hill, tradizionalmente è in carta, di forma quadrangolare, da incollare all'oggetto di una spedizione postale. In rari casi sono stati prodotti francobolli di altre forme, rotondi (Nuova Zelanda), triangolari, pentagonali o di forma non geometrica come nel caso dei francobolli a forma di frutta di Sierra Leone e Tonga. Raramente sono stati anche prodotti francobolli non di carta, come i francobolli della Svizzera fatti parzialmente di pizzo o della DDR composti da fibre sintetiche. Sono stati inoltre emessi francobolli su lamine metalliche. La Repubblica Italiana il 2 luglio 2007 per commemorare il patrimonio artistico rappresentato dalla Basilica di San Vincenzo in Galliano di Cantù ha emesso un francobollo in legno impiallacciato di betulla.
La storia postale inglese comincia nel dodicesimo secolo con Re Enrico I d'Inghilterra, che nomina i primi messaggeri per trasportare le lettere reali. Dal 1100 al 1135 le lettere trasportate da questi messaggeri sono circa 4.500. Enrico III d'Inghilterra fornisce i messaggeri di apposite uniformi e Edoardo I d'Inghilterra istituisce le "case di invio", immobili dove i messaggeri possono cambiare i cavalli. Il regno di Edoardo II d'Inghilterra è caratterizzato dall'ideazione delle prime marcature postali; notazioni scritte a mano che incitano alla consegna rapida. Enrico VIII d'Inghilterra nel 1516 istituisce la "Royal Mail" (posta reale), nominando Brian Tuke come amministratore generale. Elisabetta I d'Inghilterra nomina "Postmaster general" Thomas Randolph e Carlo I d'Inghilterra nomina Thomas Witherings. Quest'ultimo nel 1635 mette a disposizione del pubblico la Royal Mail. A partire da questo momento e fino alle riforme postali del 1839 - 1840 era comune che fosse il destinatario a pagare il costo dell'inoltro anche se era sempre possibile pagare anticipatamente la tassa. Nel 1661, Carlo II d'Inghilterra nomina Henry Bishop come "Postmaster General". Per rispondere ai reclami del pubblico per i troppo frequenti ritardi delle lettere, Bishop introduce il timbro postale un piccolo cerchio con il mese ed il giorno all'interno. La prima applicazione avviene a Londra, nell'ufficio postale generale e nella sezione straniera. Presto viene adottato in Scozia ed in Irlanda (Dublino). Negli anni successivi il sistema postale viene ampliato da sei strade e da una rete che copre l'intera nazione; gli uffici postali vengono tutti dotati di proprio timbro postale.
La busta primo giorno o first day cover è, in filatelia, una busta che presenta uno o più francobolli applicati ed annullati con un timbro datato nel giorno di emissione. Negli ultimi decenni è invalsa la consuetudine, da parte delle amministrazioni postali, di utilizzare un timbro particolare, detto annullo speciale, che richiami il tema dell'emissione, spesso usato in una località legata in qualche modo all'emissione. La busta normalmente riporta scritte e immagini in tema con il soggetto dell'emissione, ma tecnicamente questo non è un obbligo per definire una busta primo giorno, visto che, mentre l'annullo viene curato dall'amministrazione postale emittente il francobollo, la busta può essere realizzata da qualunque soggetto pubblico o privato.
Le collezioni filateliche sono molto varie, hanno scopi, metodologie di conservazione e di classificazione differenti. Si può affermare che ogni collezione personale ha caratteristiche proprie. Tuttavia le collezioni che partecipano a concorsi organizzati dalle varie associazioni devono uniformarsi ai regolamenti che le classificano in aree ben delineate.
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