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Pubblicazione: Firenze : Vallecchi, [1954]
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: seriale, Lingua: ita, Paese: IT
La chimera (in greco antico: Χίμαιρα, Chímaira) è un mostro leggendario nella mitologia greca, in quella romana e in quella etrusca formato con parti del corpo di animali diversi.
La chimera (in greco antico: Χίμαιρα, Chímaira) è un mostro leggendario nella mitologia greca, in quella romana e in quella etrusca formato con parti del corpo di animali diversi.
In zoologia, una chimera è un animale che ha due o più popolazioni differenti di cellule geneticamente distinte che sono originate da diversi zigoti; se le cellule differenti emergono dallo stesso zigote viene chiamato mosaico genetico. Le chimere sono formate a partire da quattro cellule parentali (due uova fertilizzate o embrioni precoci fusi assieme) o da tre cellule parentali (un uovo fecondato viene fuso a un uovo non fertilizzato oppure un uovo fecondato viene fuso con dell'ulteriore sperma). Ciascuna popolazione cellulare conserva le proprie caratteristiche e l'animale risultante è una miscela di regioni mal assortite. Un'analogia sono due puzzle tagliati in modo identico, ma con figure differenti. Un singolo puzzle può essere formato da parti male assortite, ma il puzzle completo mostrerà regioni di entrambe le differenti figure. Questa condizione può essere acquisita attraverso l'introduzione di cellule ematopoietiche allogeniche durante un trapianto, con una trasfusione di sangue o può essere ereditata. Nei gemelli eterozigoti, il chimerismo si verifica attraverso l'anastomosi dei vasi sanguigni. La probabilità che un bambino sia una chimera è aumentata se questo è stato concepito attraverso la fecondazione in vitro. Le chimere sono spesso in grado di riprodursi, ma la fertilità e il tipo di progenie dipendono da quale linea cellulare ha dato origine alle ovaie o ai testicoli. Le chimere sono state chiamate così in analogia con la creatura mitologica Chimera.
La Chimera di Arezzo è un bronzo etrusco, probabilmente opera di un'équipe di artigiani attiva nella zona di Arezzo, che combinava modello e forma stilistica di ascendenza greca o italiota all'abilità tecnica fornita da maestranze etrusche. È conservata presso il Museo archeologico nazionale di Firenze ed è alta 78,5 cm. È il simbolo del Quartiere di Porta del Foro, uno dei quattro quartieri della Giostra del Saracino di Arezzo. Il gruppo scultoreo in bronzo rappresenta un leone in posizione aggressiva a bocca aperta e con artigli estroflessi, con una testa di capra che nasce dalla schiena e un serpente a posto della coda che aggredisce mordendo uno dei corni della capra.
La chimera è un romanzo storico di Sebastiano Vassalli ambientato nel Piemonte del Seicento. Pubblicato nel 1990, vinse lo stesso anno il Premio Strega e il Premio Napoli, risultando finalista anche al Premio Campiello. Rivisitando il passato, l'Autore non ne propone un'immagine idealizzata, ma al contrario lo rivisita nelle sue urgenze e nelle sue tensioni cruciali, facendo emergere quel tempo come "pieno di attualità", quindi specchio autentico dell'esistenza dei lettori. Il termine "Chimera" del titolo si riferisce al Monte Rosa così come lo si vede dalla pianura della provincia novarese, ma è anche un rimando all'omonima poesia di Dino Campana:
La letteratura di una certa lingua è l'insieme delle opere scritte e pervenute fino al presente. Tale definizione non è affatto scontata e va precisata sotto diversi aspetti. Da un lato, le definizioni che sono state date del termine, sensibili a diverse ideologie, visioni del mondo, sensibilità politiche o filosofiche, sono diverse tra loro e spesso assolutamente inconciliabili. Assai varia è anche la misura del "campo" della letteratura e incerta la definizione di ciò che letteratura non è, tanto che vi è stato chi ha affermato che letteratura è ciò che viene chiamato letteratura, chi ha trovato nell'impossibilità della definizione la sola definizione possibile, o chi, sottolineando "la polivalenza e ambiguità del fenomeno letterario", sostiene tuttavia che "non tutto ciò che è scritto è letteratura, per diventarlo, un testo scritto dev'essere mosso da un'intenzionalità precisa e da una conseguente logica strutturante". È tuttavia vero che la letteratura di una nazione costituisce una "sintesi organica dell'anima e del pensiero d'un popolo", ovvero uno specchio della rispettiva società in un tempo definito e che varia di opera in opera.
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