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Autore principale: Marini, Massimo
Pubblicazione: Siena : Comune di Chiusdino, 1995
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
L’abbazia di San Galgano è un'abbazia cistercense, sita a una trentina di chilometri da Siena, nel comune di Chiusdino. Il sito è costituito dall'eremo (detto "Rotonda di Montesiepi") e dalla grande abbazia, ora completamente in rovina e ridotta alle sole mura, meta di flusso turistico. La mancanza del tetto - che evidenzia l'articolazione della struttura architettonica - accomuna in questo l'abbazia a quelle di Melrose, di Kelso e di Jedburg in Scozia, di Tintern in Galles, di Cashel in Irlanda, di Eldena in Germania, di Beauport a Paimpol (Bretagna) e del Convento do Carmo a Lisbona. In Italia, un paragone, almeno estetico, può compiersi con il Complesso della Santissima Trinità detta Incompiuta di Venosa (Potenza), che, però non cadde in rovina: i lavori di edificazione non vennero mai completati. Il tetto crollò nel 1786 quando un fulmine colpì il campanile dell'abbazia. Tre anni dopo fu sconsacrata e da li in poi venne usata come stalla, fino a quando nel 1926 lo stato Italiano ne riconobbe il valore culturale, tutelandola.
La cappella di San Galgano a Montesiepi è un luogo di culto cattolico che si trova in località Montesiepi nel territorio del comune di Chiusdino, in provincia di Siena. Vi è conservata la spada che, secondo la tradizione, Galgano Guidotti avrebbe infisso nella roccia in segno di rinuncia alla vita mondana.
Palazzetto è una frazione del comune italiano di Chiusdino, nella provincia di Siena, in Toscana.
San Galgano, conosciuto anche come Galgàno Guidotti (Chiusdino, 1148/1152 circa – Chiusdino, 30 novembre 1181), è stato un cavaliere medievale e santo italiano vissuto in Toscana nel XII secolo, che scelse una vita da eremita. È venerato come santo dalla Chiesa cattolica. La sua spada, conficcata nel terreno roccioso nell'eremo che porta il suo nome, è meta di curiosi e devoti.
L’abbazia di Santa Maria a Serena, in stato di rudere, è stata un'antica abbazia della Val di Merse, nel comune di Chiusdino, citata per la prima volta in un documento del 1004 (anche se è implicito che ci sia stata una frequentazione altomedievale), quando il castello di Serena viene donato da Gherardo e Willa, dei Gherardeschi, all'abbazia benedettina, eretta per loro volontà all'interno delle sue mura. I Gherardeschi marcano la volontà precisa di porre la nascente abbazia come fulcro della loro politica, dotandola di tutto il loro patrimonio, consistente in 18 castelli e 9 chiese, dislocate fra la Toscana occidentale e meridionale. L’abbazia, come altre fondazioni monastiche promosse nei primi anni del Mille, viene ad assumere il ruolo di status symbol, per legittimare la casata e stabilire un vincolo a garanzia della compattezza della famiglia e dell’integrità del patrimonio. I ruderi collocati nella parte sommitale sono pertinenti ad un edificio rettangolare di 15,5 m x 9 m, orientato sud-ovest/nord-est, con muri perimetrali di circa 90 cm di spessore. Gli elevati sono rivestiti con blocchi di travertino squadrati, con modalità simile al filaretto romanico.
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Record aggiornato il: 2021-11-25T02:13:00.537Z