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Autore principale: Fabrizi, Franco
Edizione: 2. rist
Pubblicazione: Cortona : Calosci, 1991
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
Lars Porsenna (VI secolo a.C. – V secolo a.C.) è stato un lucumone etrusco della città di Chiusi, passato alla storia per il suo intervento militare contro Roma, secondo la tradizione, in supporto del re Tarquinio il Superbo che era stato estromesso dal potere dalla proclamazione della repubblica. Non esistono date certe per il suo regno ma la tradizione romana lo pone intorno alla fine del VI secolo a.C.. Alcune fonti (quali Plinio il Vecchio, Dionigi di Alicarnasso e Floro) lo definiscono re d'Etruria, forse in riferimento ad un suo possibile ruolo di capo militare della dodecapoli etrusca.
L'assedio di Roma da parte di Lars Porsenna si svolse nel 508/507 a.C., negli anni subito dopo la fine della monarchia, tra l'esercito romano guidato dai consoli e il lucumone della città etrusca di Chiusi. I Romani, secondo una parte della tradizione, sembra riuscirono a mantenere la loro indipendenza, costringendo Porsenna a ritirarsi.
Il mausoleo di Porsenna è un edificio leggendario che fu descritto da Marco Terenzio Varrone. Sarebbe stato costruito per raccogliere il corpo dell'anch'esso leggendario lucumone Porsenna, sovrano della città di Chiusi. La descrizione del mausoleo di Varrone non ha raggiunto i nostri giorni, ma era conosciuta da Plinio il Vecchio, che la citò nella scrittura della sua Naturalis Historia, perché comprendeva la descrizione di un labirinto all'interno del mausoleo. Siccome Plinio e Varrone collocarono il mausoleo al di sotto dell'abitato di Chiusi (sub urbe Clusio), un intreccio di cunicoli, scoperti nel ventesimo secolo e attualmente visitabili, simili ai "bottini di Siena", che conducono alle cisterne di raccolta dell'acqua piovana posizionate sotto la città di Chiusi, è stato erroneamente chiamato labirinto di Porsenna, come se esso fosse stato il labirinto del suo mausoleo.
Il Labirinto di Porsenna è costituito da una serie di cunicoli sotterranei posti sotto l'abitato antico di Chiusi, in particolare sotto piazza del Duomo, la cattedrale e gli edifici circostanti. Vi si accede dal Museo della cattedrale, con lo stesso biglietto.
Il mausoleo di Porsenna è un edificio leggendario che fu descritto da Marco Terenzio Varrone. Sarebbe stato costruito per raccogliere il corpo dell'anch'esso leggendario lucumone Porsenna, sovrano della città di Chiusi. La descrizione del mausoleo di Varrone non ha raggiunto i nostri giorni, ma era conosciuta da Plinio il Vecchio, che la citò nella scrittura della sua Naturalis Historia, perché comprendeva la descrizione di un labirinto all'interno del mausoleo. Siccome Plinio e Varrone collocarono il mausoleo al di sotto dell'abitato di Chiusi (sub urbe Clusio), un intreccio di cunicoli, scoperti nel ventesimo secolo e attualmente visitabili, simili ai "bottini di Siena", che conducono alle cisterne di raccolta dell'acqua piovana posizionate sotto la città di Chiusi, è stato erroneamente chiamato labirinto di Porsenna, come se esso fosse stato il labirinto del suo mausoleo.
La necropoli della Banditella è un sito archeologico etrusco situato nei pressi di Marsiliana d'Albegna, nel comune di Manciano, nella provincia di Grosseto, in Toscana. Il sito fu scoperto casualmente nel 1908 dal principe Tommaso Corsini, proprietario della tenuta della Marsiliana, il quale promosse una serie di scavi riportando alla luce una necropoli di epoca orientalizzante (dalla fine dell'VIII al VI secolo a.C.). Sono state rinvenute centonove sepolture, costituite da gruppi di tombe a fossa circondate da circoli di pietre. I ritrovamenti più importanti sono avvenuti nel "circolo della fibula", nel quale venne rinvenuta una fibula d'oro decorata con la tecnica della granulazione (la fibula Corsini, capolavoro dell'oreficeria etrusca del VII secolo a.C., conservata nel museo archeologico nazionale di Firenze) e nel "circolo degli avori", da cui proviene una tavoletta di avorio usata per la scrittura, con inciso l'alfabeto etrusco più antico che si conosca (la tavoletta di Marsiliana del VII secolo a.C., conservata al museo archeologico nazionale di Firenze). Nuove ricerche sono state condotte a partire dal 2002 dall'università di Siena nell'ambito del progetto di ricerca "Caratteri insediativi e architettura funeraria a Marsiliana d'Albegna".
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