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Autore principale: Fine, Anne
Pubblicazione: Casale Monferrato : Piemme, 1998
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
Londra (AFI: /ˈlondra/; in inglese britannico: London, /ˈlʌndən/) è la capitale e maggiore città dell'Inghilterra e del Regno Unito, con i suoi 8 961 989 abitanti. La sua estensione territoriale la rende la terza città più estesa d'Europa, preceduta da Mosca e Istanbul e seguita da San Pietroburgo, Roma e Berlino. L'area metropolitana conta circa 14 milioni di residenti e si estende per svariate decine di chilometri lungo la valle del Tamigi, fino al suo enorme estuario. Molti degli abitanti, chiamati londinesi (Londoners), provengono dall'estero o sono di origine straniera, il che la rende una delle città più cosmopolite e multietniche del mondo. Londra è stata la capitale dell'Impero britannico e quindi meta di flussi migratori durante e soprattutto dopo la fine dell'era coloniale. Ha il più elevato PIL fra tutte le città europee e il quinto al mondo. I suoi sei aeroporti internazionali ne fanno il più grande snodo del traffico aereo globale; è anche sede del più antico sistema di metropolitana del mondo, la London Underground (The Tube). È la seconda città più visitata al mondo dal turismo internazionale, dopo Bangkok in Asia. Per tutte le caratteristiche elencate, Londra conquista il titolo di città globale, classificandosi come l'unica città britannica nella lista delle Città Mondiali Alfa. A Londra hanno sede numerose istituzioni, organizzazioni e società internazionali. Vi si trovano importanti musei e teatri; la città contiene quattro patrimoni dell'umanità. Inoltre, presso Buckingham Palace risiede stabilmente il monarca del Regno Unito, ed il Palazzo di Westminster ospita il Parlamento; il numero 10 Downing Street è la residenza del Primo ministro e la sede del Governo del Regno Unito. Dal 2000, con le riforme volute dal governo di Tony Blair, Londra è amministrata secondo una speciale legislazione sui generis che determina e coordina i poteri della superiore Autorità della Grande Londra, composta dal Sindaco e dall'Assemblea di Londra, con quelli di 33 borghi londinesi a livello inferiore.
Durante la seconda guerra mondiale i bambini, sia maschi che femmine, furono frequentemente protagonisti di eventi insurrezionali, nonché arruolati (volontariamente, coercitivamente o perché mentivano sulla propria età) da parte sia delle potenze dell'Asse e dagli Alleati, che da altri stati belligeranti e da gruppi ebraici. Erano dediti a servizi di vario tipo sia in luoghi non oggetto di combattimento diretto che nelle retrovie, fino ad essere impiegati in azioni belliche. La tutela dell’infanzia era solo agli albori. In sistemi sociali nei quali lo sfruttamento minorile era consuetudine e non eccezione, agli occhi delle generazioni passate la partecipazione di fanciulli ad azioni belliche, sebbene rivestisse carattere di assoluta emergenza, poteva svolgere una funzione di riscatto sociale. Bambini di tutte le parti in conflitto furono nel contempo vittime ed attori a diversi livelli nelle alterne fasi della guerra. Dopo il termine della guerra, una coltre di imbarazzato silenzio cadde su queste vicende, raramente evocate con pudore dai protagonisti (ad esempio il cancelliere tedesco Helmut Kohl).
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