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Autore principale: Gundle, Stephen
Pubblicazione: Firenze : Giunti, 1995
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
La lista nera di Hollywood (Hollywood blacklist), nota come la più grande lista nera nell'industria dello spettacolo, era la pratica di negare il lavoro a sceneggiatori, attori, registi, musicisti e altri professionisti dello spettacolo americani a metà del XX secolo perché accusati di simpatie o legami con i comunisti. Gli artisti erano ostracizzati a causa della loro presunta appartenenza o simpatia per il Partito Comunista degli Stati Uniti d'America o al rifiuto di collaborare alle indagini sulle attività del partito. Anche nel periodo della sua massima applicazione, tra la fine degli anni quaranta e la fine degli anni cinquanta, raramente la lista è stata resa pubblica o verificabile, pur danneggiando direttamente la carriera di decine di persone che lavoravano nell'industria cinematografica. La prima lista nera di Hollywood sistematica fu istituita il 25 novembre 1947, il giorno dopo dieci sceneggiatori e registi furono citati per oltraggio al Congresso degli Stati Uniti d'America per essersi rifiutati di testimoniare davanti alla Commissione per le attività antiamericane (HUAC). Un gruppo di dirigenti cinematografici, che agiva sotto l'egida della Motion Picture Association of America, licenziò i cosiddetti "dieci di Hollywood" e fece la cosiddetta "dichiarazione del Waldorf". Il 22 giugno 1950 fu pubblicato un opuscolo intitolato Red Channels ("canali rossi"): individuò 151 professionisti dello spettacolo nel contesto di "fascisti rossi e i loro simpatizzanti". Ben presto alla maggior parte di coloro che figuravano nella lista, assieme a una serie di altri artisti, fu vietato l'impiego nella maggior parte del mondo dello spettacolo. La lista nera durò fino al 1960, quando il nome di Dalton Trumbo, membro del Partito Comunista dal 1943 al 1948 nonché uno dei "dieci di Hollywood", fu inserito nei titoli di testa come sceneggiatore del film Exodus, che ebbe grande successo. In seguito egli fu pubblicamente riconosciuto dall'attore Kirk Douglas come sceneggiatore del film Spartacus. Tuttavia diverse persone inserite nella lista nera restarono escluse dall'industria dello spettacolo per molti anni.
Il 21 dicembre è il 355º giorno del calendario gregoriano (il 356º negli anni bisestili). Mancano 10 giorni alla fine dell'anno. A volte nell'emisfero boreale il solstizio d'inverno (primo giorno d'inverno) cade in questa data, che risulta quindi essere il giorno con meno ore di luce nel corso dell'anno (al 45° N, infatti sorge alle 7:24 e tramonta alle 16:34). Nell'emisfero australe, a volte, invece ricorre il solstizio d'estate, giorno più lungo dell'anno (al 45° S il sole sorge verso le ore 5:00 e tramonta intorno alle 21:00).
Barack Hussein Obama II (/bəˈrɑːk hʊˈseɪn oʊˈbɑːmə/, ; Honolulu, 4 agosto 1961) è un politico statunitense, 44º presidente degli Stati Uniti d'America dal 2009 al 2017, prima persona di origini afroamericane a ricoprire tale carica. Figlio di un'antropologa originaria del Kansas e di un economista keniota, Obama si è laureato in scienze politiche alla Columbia University (1983) e in giurisprudenza alla Harvard Law School (1991), dove è stato la prima persona di colore a dirigere la rivista Harvard Law Review. Prima di portare a termine gli studi in legge, ha prestato la sua opera come «community organizer» a Chicago; successivamente ha lavorato come avvocato nel campo della difesa dei diritti civili, insegnando inoltre diritto costituzionale presso la Law School dell'Università di Chicago dal 1992 al 2004. Barack Obama è stato membro del Senato dell'Illinois per tre mandati, dal 1997 al 2004. Dopo essersi candidato senza successo alla Camera dei rappresentanti nel 2000, quattro anni più tardi concorse per il Senato federale, imponendosi a sorpresa nelle primarie del Partito Democratico del marzo 2004 su un folto gruppo di contendenti. L'inopinata vittoria alle primarie contribuì ad accrescere la sua notorietà; in seguito, il suo discorso introduttivo («keynote address») pronunciato in occasione della convention democratica di luglio lo rese una delle figure più eminenti del suo partito. Obama fu quindi eletto al Senato degli Stati Uniti nel novembre 2004, con il più ampio margine nella storia dell'Illinois, e prestò servizio come senatore junior dal gennaio 2005 al novembre 2008. Il 10 febbraio 2007 annunciò ufficialmente la propria candidatura alle successive consultazioni presidenziali. Alle elezioni primarie del Partito Democratico, dopo un'aspra contesa, sconfisse Hillary Clinton, senatrice in carica per lo Stato di New York e già first lady, favorita della vigilia; il 3 giugno 2008 Obama raggiunse il quorum necessario per la candidatura, divenendo così la prima persona di origini afroamericane a correre per la Casa Bianca in rappresentanza di uno dei due maggiori partiti. L'esponente del Partito Democratico vinse le elezioni presidenziali del 4 novembre 2008 contro John McCain, senatore repubblicano dell'Arizona, insediandosi formalmente alla presidenza il 20 gennaio successivo. Il 6 novembre 2012 fu riconfermato per un secondo mandato, imponendosi sul candidato repubblicano Mitt Romney. Il settimanale statunitense TIME lo ha prescelto quale «persona dell'anno» nel 2008 e nel 2012; nel 2009 è stato insignito del Premio Nobel per la pace «per i suoi sforzi straordinari volti a rafforzare la diplomazia internazionale e la cooperazione tra i popoli».
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