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Autore principale: Niccolai, Lucio
Pubblicazione: Arcidosso : Effigi, 2006
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
Simone Cristicchi (Roma, 5 febbraio 1977) è un cantautore, attore teatrale e scrittore italiano. È stato il vincitore del Festival di Sanremo 2007 con il brano Ti regalerò una rosa. Dal 2017 al novembre 2020 è stato direttore del Teatro Stabile d'Abruzzo.
Alessandro Hellmann (Genova, 23 agosto 1971) è uno scrittore e autore di testi per la musica e il teatro italiano. Ha ricevuto diversi riconoscimenti letterari e musicali - come il Premio Fabrizio De André, il Premio Guido Gozzano, il Biella Festival e il Premio Augusto Daolio. Le sue canzoni sono state interpretate da numerosi artisti italiani, tra cui Simone Cristicchi, Rosario Di Bella, Juri Camisasca, Yo Yo Mundi, Alessandro Orlando Graziano, Irene Fargo, Anna Maria Castelli, Roberto Michelangelo Giordi, Priska, Michele Amadori e Adolfo Durante. Per Stampa Alternativa ha pubblicato i romanzi d'inchiesta David Lazzaretti. Vita, morte e miracoli di un figlio di Dio" (2013), da cui Simone Cristicchi ha tratto ispirazione per il suo monologo teatrale”Il secondo figlio di Dio”, "Cuba. La rivoluzione imperdonabile. Da Cristoforo Colombo a Bush (2008) e Cent'anni di veleno. Il caso Acna: l'ultima guerra civile italiana (2005). Con Zona ha pubblicato “Decadence lounge. Viaggio nei non luoghi del nostro tempo” (2010), con Prospettiva Editrice La persistenza delle cose (2004), Storia di nessuno (2005). Con Impressioni Grafiche ha pubblicato l’albo per bambini “Justus”, illustrato da Ivano Antonazzo. “Cent’anni di veleno” è stato riedito in Italia e in Francia” nel 2017 da Les Editions Timbuctu rispettivamente con il titolo “Il fiume rubato” e “Le fleuve pillé”. "Cent'anni di veleno" ha vinto il Premio "Il Saggio" del Centro Studi Storici di Eboli. "Cuba. La rivoluzione imperdonabile" ha vinto il Premio Carver 2008. La raccolta di racconti inedita "La valle di Gioia" ha vinto il Premio Interrete 2011. Nella sua opera letteraria ha descritto il punto di vista dei più deboli, resistenti o vinti, con uno stile umorale e personale, in un contesto narrativo-giornalistico, sempre in equilibrio tra il registro drammatico e il grottesco. Per il teatro ha scritto il monologo Il fiume rubato (interpretato da Andrea Pierdicca, allestito con la regia Nicola Pannelli e musiche di Yo Yo Mundi), dedicato alla drammatica vicenda della fabbrica "Acna" di Cengio, in Val Bormida. Ha scritto inoltre “Decadence Lounge” (con Viviana Mattei, regia di Fabrizio Matteini, produzione I Demoni, 2008), il libretto di Faust (produzione Musikohl, regia Claudio Boccaccini, musiche Roberto Chioccia, 2008), musical "colto" ispirato all'omonima opera di Goethe, i testi dei brani dello spettacolo di teatro-canzone Se io ho perso, chi ha vinto? interpretato da Anna Maria Castelli e, insieme ad Andrea Pierdicca e Antonio Tancredi, La solitudine dell'ape, interpretato da Andrea Pierdicca e Yo Yo Mundi. Ha inoltre collaborato al progetto artistico di "Cuba o muerte!" (Narramondo 2008, con Nicola Pannelli), di "O banqueiro anarquista" (Egumteatro 2009, con Laura Nardi e Amandio Pinheiro) e de “Le storie del buon Dio” (2013, con Danilo Nigrelli e Laura Nardi), vincitore del Premio “I Teatri del Sacro” nella sezione professionisti. Hellmann ha partecipato a diverse trasmissioni televisive e radiofoniche della Rai e di altre emittenti indipendenti e i suoi testi sono stati pubblicati su alcune delle più importanti riviste letterarie italiane.
La buona novella è il quarto album d'inediti del cantautore italiano Fabrizio De André.
Il protestantesimo è una branca del cristianesimo moderno. Sorta nel XVI secolo in Germania e in Svizzera in contrasto con l'insegnamento della Chiesa cattolica, considerata non solo nella prassi, ma anche nella dottrina non più conforme alla Parola di Dio, a seguito del movimento politico e religioso, noto come riforma protestante, derivato dalla predicazione dei riformatori, fra i quali i più importanti sono Martin Lutero, Ulrico Zwingli, Giovanni Calvino e John Knox, il tutto circa un secolo dopo il tentativo riformatore da parte di Jan Hus nella vicina Boemia e quasi due dopo quello di John Wyclif in Inghilterra. Il Protestantesimo prende origine inizialmente dalla protesta del frate agostiniano Martin Lutero, docente di teologia all'università di Wittenberg. Questi il 31 ottobre 1517, irritato dalla predicazione del frate domenicano Johann Tetzel, pubblicò 95 tesi, elenco di quaestiones da sottoporre a pubblico dibattito su simonia, dottrina delle indulgenze e suffragio dei defunti nel purgatorio, intercessione e culto dei santi e delle loro immagini, che perciò andavano a toccare punti nodali dell'ecclesiologia medievale. La protesta di Lutero, seguita da aspre polemiche tra domenicani e agostiniani, si tramutava in rivolta dopo la minaccia di provvedimenti del 1520, fino alla scomunica papale ed al bando imperiale del 1521, da cui lo salvò il suo principe, Federico III di Sassonia. Col Luteranesimo le varie confessioni protestanti condividono un rifiuto dell'autorità del Papa (considerato ai tempi della Riforma come una sorta di anticristo), del culto di angeli, santi e della Madonna, ma anche un rifiuto del concilio ecumenico, e riconoscono solo alla Bibbia l'autorità suprema in materia di fede (sola scriptura). Dei sacramenti mantengono solo Battesimo ed Eucaristia, anche se coesistono diverse opinioni circa la presenza reale di Cristo nell'eucaristia (si afferma che i Luterani sostengano la consustanziazione in luogo della transustanziazione cattolica). Enfatizzano il sacerdozio di tutti i credenti, mentre viene negato un valore sacerdotale al ministero ordinato. Sostengono che la giustificazione dal peccato originale e la salvezza eterna siano ottenute solo per fede in Gesù Cristo e non tramite le opere umane (principi della sola fide e sola gratia). Il termine "Protestante" nacque in seguito alla lettera di protesta dei principi elettori luterani contro la proclamazione della Dieta di Spira del 1529, in cui l'imperatore cattolico Carlo V del Sacro Romano Impero ribadì l'editto della Dieta di Worms del 1521, che aveva condannato Martin Lutero pervicace come eretico, ingiungendo la restituzione dei beni ecclesiastici da quelli subito incamerati. Tuttavia, il termine è stato usato in molti sensi diversi, spesso come un termine generale per riferirsi al Cristianesimo occidentale riformato e non più soggetto all'autorità papale o patriarcale, comprese varie chiese o congregazioni vecchie e nuove che non fanno parte del movimento protestante originale. A partire dal XVI secolo i Luterani fondarono le loro chiese in Germania e nella Scandinavia, mentre le Chiese calviniste furono costruite principalmente da Zwingli e Calvino in Svizzera e in Francia (Ugonotti), e in Scozia esse lo furono da Knox, promotore del Presbiterianesimo; così come anche in Ungheria e in Polonia vi furono denominazioni locali aderenti alla Riforma. La Chiesa d'Inghilterra, a sua volta, dichiarò l'indipendenza dall'autorità papale nel 1534, dando vita all'Anglicanesimo, senza mutamenti dottrinali o liturgici; ma successivamente, durante il regno di Edoardo VI, veniva influenzata dai valori della Riforma calvinista, che generò in seguito i Puritani. Dopo la breve restaurazione cattolica della regina Maria I d'Inghilterra, chiamata proprio per questo "Maria la sanguinaria", la nazione tornava all'anglicanesimo, ma riformato, con la regina Elisabetta I d'Inghilterra. Importante poi fu l'Anabattismo, predicato dal già luterano Thomas Müntzer ed altri, ma subito combattuto e stroncato dai principi e a cui si rifece il Battismo, il cui primo predicatore fu John Smyth nei primi anni del XVII secolo e che concepiva il loro sacramento solo in età adulta. Altri movimenti di riforma, conosciuti come "Riforma radicale", ebbero luogo anche nell'Europa orientale, come il movimento antitrinitario di Fausto Sozzini e altri, chiamato appunto Socinianesimo, dopo esser stato respinto dai calvinisti svizzeri. Infine, anche il moravianesimo aderì alla Riforma, dalla quale deriverà anche il Pietismo, quest'ultimo nato in seno al Luteranesimo.
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