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Autore principale: Corchia, , Luca
Pubblicazione: Firenze : Le lettere, 2011
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
Lo sviluppo sostenibile è una forma di sviluppo economico compatibile con la salvaguardia dell'ambiente e dei beni liberi per le generazioni future, che ha dato vita all'economia sostenibile, appoggiandosi almeno in parte alla cosiddetta economia verde. Tante sono le organizzazioni pubbliche e private che adottano i bilanci sociali o report di sostenibilità e misurano gli impatti sociali generati dalle proprie attività economiche per essere in linea con gli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite. L’economia non è orientata solo al profitto, ma al benessere e a migliorare la qualità della vita, infatti alcune organizzazioni internazionali sono arrivate ad adottare il cosiddetto ‘bilancio integrato’ che unisce la rendicontazione delle attività finanziare con quella delle attività non finanziarie (bilanci sociali). Il concetto di sostenibilità è parte centrale e fondamentale dello sviluppo sociale, economico e ambientale di tutte le Nazioni. I Paesi sotto-sviluppati sono quelli che più necessitano di sviluppo, di aiuti umanitari e di tutela dei diritti poiché l’ordinamento giuridico è a supporto di tutti gli interventi e le politiche strategiche ed attuative, operative caratterizzate da una forte trasparenza dei processi.
Il termine empowerment indica un processo di crescita, sia dell'individuo sia del gruppo, basato sull'incremento della stima di sé, dell'autoefficacia e dell'autodeterminazione per far emergere risorse latenti e portare l'individuo ad appropriarsi consapevolmente del suo potenziale. Questo processo porta ad un rovesciamento della percezione dei propri limiti in vista del raggiungimento di risultati superiori alle proprie aspettative. L'Empowerment è un costrutto multilivello che in base alla tripartizione di Zimmerman (2000) si declina in: 1. psicologico-individuale; 2. organizzativo; 3. socio-politico e di comunità. Questi tre livelli sono analizzabili individualmente ma strettamente interconnessi fra di loro.
La democrazia (dal greco antico: δῆμος, démos, «popolo» e κράτος, krátos, «potere») etimologicamente significa "governo del popolo", ovvero sistema di governo in cui la sovranità è esercitata, direttamente o indirettamente, dal popolo, generalmente identificato come l'insieme dei cittadini che ricorrono in generale a strumenti di consultazione popolare (es. votazione, deliberazioni ecc.). Storicamente il concetto di democrazia non si è cristallizzato in una sola univoca versione ovvero in un'unica concreta traduzione, ma ha trovato espressione evolvendosi in diverse manifestazioni, tutte comunque caratterizzate dalla ricerca di una modalità capace di dare al popolo la potestà effettiva di governare. Benché all'idea di democrazia si associ in genere una forma di Stato, la democrazia può riguardare qualsiasi comunità di persone e il modo in cui vengono prese le decisioni al suo interno (per esempio il Papa viene eletto da una ristretta cerchia e anche lo furono i primi quattro Califfi detti califfi ben guidati, questi esempi di monarchia assoluta elettiva teocratica, quindi un tipo di democrazia illiberale teocratica).
La partecipazione politica è la contribuzione popolare alle scelte di indirizzo e di dettaglio dello Stato, apportata dagli individui che lo compongono. È al tempo stesso un concetto antico e recente. È antico in quanto fin dal momento in cui si può parlare di politica come attività svolta in comunità organizzate vi è stata partecipazione politica. È un fenomeno recente poiché è strettamente collegato a significativi mutamenti nei sistemi socio-economici e nella natura delle comunità politiche. Non si può dubitare che si possa parlare di partecipazione politica sin dai casi delle polis greche. Infatti, nonostante il numero di coloro che erano ammessi al processo decisionale fosse molto limitato, le caratteristiche centrali della partecipazione politica, vale a dire il suo essere diretta a influenzare sia la scelta dei decisori sia le decisioni stesse, erano presenti anche nelle polis greche, e ancor più lo sarebbero state nella Repubblica romana.
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