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Autore principale: Pitch, Tamar
Pubblicazione: Firenze : La nuova Italia, 1975
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
Per devianza si intende comunemente ogni atto o comportamento (anche solo verbale) di una persona o di un gruppo che viola le norme di una collettività e che di conseguenza va incontro a una qualche forma di sanzione, disapprovazione, condanna o discriminazione. Un atto viene definito deviante non per la natura stessa del comportamento, ma per la risposta che suscita nell'ambiente socioculturale in cui ha luogo. Il tema è studiato nell'ambito della sociologia della devianza e del mutamento sociale.
In statistica la devianza, o somma dei quadrati degli scarti dalla media, è un indice di dispersione dei dati. È anche chiamata somma dei quadrati, dall'inglese sum of squares. La sua espressione è data da: S S = ∑ i = 1 n ( x i − μ ) 2 {\displaystyle SS=\sum _{i=1}^{n}(x_{i}-\mu )^{2}} dove μ {\displaystyle \mu } è la media dei dati. La devianza perciò è un indice di dispersione, tuttavia, tende ad aumentare con la numerosità del campione, perciò, per ottenere un indice stabile, occorre dividerla per la numerosità campionaria. In questa maniera si ottiene la varianza campionaria . Per questa ragione la devianza viene raramente usata come indicatore, quanto piuttosto come quantità propedeutica a calcoli ulteriori. Può essere scomposta in due quantità che si sommano, in base a un secondo fattore o modello (vedi Scomposizione della devianza). Questa proprietà è utilizzata per l'analisi della varianza e per il calcolo del coefficiente di determinazione.
La scomposizione della devianza è un'operazione utilizzata in statistica per calcolare, tra le altre cose, il coefficiente di determinazione e la statistica test ANOVA. Data una variabile numerica y {\displaystyle y} si chiama devianza la somma degli scarti quadratici dalla media campionaria ∑ i ( y i − y ¯ ) 2 {\textstyle \sum _{i}(y_{i}-{\bar {y}})^{2}} ; questa quantità si può scomporre in una parte "spiegata" da una o più variabili x {\displaystyle x} e una parte "residua"; la somma di queste due parti è costante e corrisponde alla devianza totale.
Per devianza si intende comunemente ogni atto o comportamento (anche solo verbale) di una persona o di un gruppo che viola le norme di una collettività e che di conseguenza va incontro a una qualche forma di sanzione, disapprovazione, condanna o discriminazione. Un atto viene definito deviante non per la natura stessa del comportamento, ma per la risposta che suscita nell'ambiente socioculturale in cui ha luogo. Il tema è studiato nell'ambito della sociologia della devianza e del mutamento sociale.
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