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Autore principale: Maggio musicale fiorentino, 68., 2005
Pubblicazione: Firenze : Teatro del Maggio musicale fiorentino, fondazione, 2005
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
Le nozze di Figaro (K 492) è un'opera lirica in quattro atti di Wolfgang Amadeus Mozart. È la prima delle tre opere buffe scritte dal compositore salisburghese su libretto di Lorenzo Da Ponte. Le nozze di Figaro è una delle più famose opere di Mozart e dell'intero teatro musicale, ed è la prima di una serie di felici collaborazioni tra Mozart e Da Ponte, che ha portato anche alla creazione del Don Giovanni e di Così fan tutte. Musicato da Mozart all'età di ventinove anni, il testo dapontiano fu tratto dalla commedia Le Mariage de Figaro di Beaumarchais (autore della trilogia di Figaro: Il barbiere di Siviglia, Il matrimonio di Figaro e La madre colpevole).
Tra il 1769 e il 1773, il giovane Wolfgang Amadeus Mozart e suo padre Leopold compirono tre viaggi in Italia. Il primo, un ampio tour di quindici mesi che toccò le più importanti città italiane, fu finanziato dagli spettacoli per la nobiltà e dai concerti pubblici. Il secondo e terzo viaggio ebbero per meta Milano, dove Wolfgang doveva completare le opere che gli erano state commissionate durante la prima visita. Dal punto di vista dello sviluppo musicale di Wolfgang, i viaggi si rivelarono un notevole successo, e il suo talento fu riconosciuto con alcune onorificenze, tra le quali un cavalierato pontificio e l'ammissione a importanti società filarmoniche. Leopold Mozart era stato impiegato dal 1747 come musicista alla corte del Principato arcivescovile di Salisburgo, diventando vice maestro di cappella nel 1763, ma aveva dedicato anche molto tempo all'educazione musicale di Wolfgang e di sua sorella Nannerl. Con loro aveva compiuto un tour europeo tra il 1763 e il 1766, e aveva trascorso un periodo tra il 1767 e il 1768 nella capitale imperiale, Vienna. Le esibizioni dei bambini avevano conquistato il pubblico, e la coppia aveva destato notevole impressione nelle società europee. Leopold era desideroso di continuare la formazione musicale del tredicenne Wolfgang in Italia, una meta di cruciale importanza per ogni compositore emergente nel XVIII secolo. Ciascuna opera di Wolfgang scritta per il celebre Teatro Regio Ducale di Milano fu un trionfo di critica e di pubblico. Nel corso delle tre visite incontrò alcuni dei maggiori musicisti italiani, tra cui il famoso teorico di musica Giovanni Battista Martini, sotto la cui guida studiò a Bologna. Leopold sperava inoltre che Wolfgang, e forse egli stesso, potesse ottenere una prestigiosa nomina presso una delle sedi italiane della Casa d'Asburgo. Questo obiettivo diventò più importante quando Leopold si rese conto che la sua promozione a Salisburgo era sempre meno verosimile; tuttavia i suoi continui sforzi per garantirsi un posto non erano ben visti alla corte imperiale, e ciò precludeva ogni possibilità di successo. I viaggi quindi non si conclusero con un ritorno trionfale, ma con un misto di delusione e frustrazione.
Il Teatro alla Scala, colloquialmente noto come la Scala, è il principale teatro d'opera di Milano. Considerato tra i più prestigiosi teatri al mondo, ospita da 243 anni i principali artisti nel campo internazionale dell'opera e della musica classica. L'edificio, progettato dal Giuseppe Piermarini e inaugurato nel 1778, sorse sulle ceneri del precedente Teatro Ducale, distrutto da un incendio nel 1776; deve il nome alla chiesa di Santa Maria alla Scala, demolita per far posto al Nuovo Regio Ducal Teatro alla Scala inaugurato il 3 agosto 1778, sotto l'allora regno di Maria Teresa d'Austria, con L'Europa riconosciuta composta per l'occasione da Antonio Salieri. A partire dall'anno di fondazione è sede dell'omonimo coro, dell'orchestra, del corpo di Ballo, e dal 1982 anche della Filarmonica. Il complesso teatrale è situato nell'omonima piazza, affiancato dal Casino Ricordi, sede del Museo teatrale alla Scala.
Questa voce contiene la cronistoria delle opere rappresentate al Teatro alla Scala di Milano.
Amadeus è una pièce teatrale in due atti scritta da Peter Shaffer nel 1978 e liberamente ispirata alla vita del compositore Wolfgang Amadeus Mozart. Ha avuto la prima assoluta nel 1979 al Royal National Theatre per la regia di Peter Hall con Paul Scofield (nelle repliche Frank Finlay) nel ruolo di Antonio Salieri e Simon Callow in quello di Mozart. Lo spettacolo è stato ispirato dal testo teatrale di Mozart e Salieri, microdramma facente parte delle Piccole tragedie di Aleksandr Sergeevič Puškin. Nel 1980 va in scena per il Broadway theatre con Ian McKellen (nelle repliche Frank Langella e Daniel Davis) come Salieri, Tim Curry (nelle repliche Peter Firth, John Pankow e Mark Hamill) come Mozart e Jane Seymour (attrice) come Constanze Weber (nelle repliche Amy Irving) arrivando a 1181 recite vincendo il Tony Award alla migliore opera teatrale 1981. Dallo spettacolo è stato successivamente tratto l'omonimo film del 1984 diretto da Miloš Forman. Dal 15 dicembre 1999 va in scena nel Music Box Theatre di New York ancora con la regia di Hall con David Suchet come Salieri e Michael Sheen come Mozart e David McCallum come Giuseppe II d'Asburgo-Lorena arrivando a 173 recite. Il dramma racconta il presunto tentativo, senza fondamento storico, del compositore italiano Antonio Salieri di distruggere la reputazione dell'odiato avversario Wolfgang Amadeus Mozart. Il titolo dell'opera di Shaffer è legato all'abitudine di Mozart di usare Amadeus come nome d'arte. D'altra parte, Amadeus non è altro che la latinizzazione di Theophilus, uno dei nomi con cui Mozart venne battezzato.
Il Teatro Colón di Buenos Aires è uno dei teatri lirici più grandi del mondo. La struttura magnifica e l'impegno costante nella cura e nelle rappresentazioni ne fanno un monumento dell'arte teatrale e lirica. Acusticamente considerato uno dei primi cinque teatri al mondo per la rappresentazione di opere liriche.Il teatro si trova vicino alla famosissima Avenida 9 de Julio, uno dei viali più ampi del mondo. L'edificio occupa 8.200 metri quadrati e la superficie totale di 58.000 m² sulla proprietà delimitata dalle vie Tucumán, Libertà, il passaggio Arturo Toscanini ed il Cerrito (Avenida Nueve de Julio).
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