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Autore principale: Luzzati, Michele
Pubblicazione: Livorno : Belforte, 1990
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
La storia degli ebrei risalirebbe, secondo la tradizione ebraica, ai patriarchi Abramo, Isacco e Giacobbe, che vissero a Canaan verso il XVIII secolo a.C.. gli ebrei discendono in gran parte dalle Tribù di Giuda e Simeone, e parzialmente da altre tribù israelite, specialmente quelle di Beniamino e Levi, che insieme avevano formato l'antico Regno d'Israele e, in seguito, il Regno di Giuda. La prima menzione d'Israele come popolo è stata rinvenuta iscritta sulla Stele di Merenptah, che risale agli anni 1213-1203 a.C.
La storia degli ebrei in Libia (in arabo: يهود ليبيا; in ebraico: טְרִיפּו֗לִיטֵאִים?), una tra le comunità ebraiche dei paesi del Maghreb, risale al III secolo a.C., ai tempi della colonizzazione greca della Cirenaica. La conquista musulmana del Nordafrica portò la Cirenaica e la Tripolitania nell'area della civiltà arabo-islamica, lasciando un segno indelebile nell'identità delle comunità ebraiche locali, il cui status fu governato dallo statuto di dhimmi. Nel 1551, la costa libica fu conquistata dall'impero ottomano e la dinastia Karamanli, in gran parte autonoma, governò il paese. Il rabbino Shimon Ibn Lavi, un discendente di ebrei espulsi dalla Spagna, fece rivivere spiritualmente la comunità e stabilì molti dei costumi ancora seguiti oggi. Lo stato degli ebrei migliorò nel 1835, quando il potere centrale ottomano riprese il controllo diretto della regione e gradualmente rimosse le misure discriminatorie che colpivano gli ebrei. La conquista italiana della Libia nel 1911 ebbe una grande influenza sulla comunità, sia dal punto di vista culturale che economico, nonostante la sua brevità. La lingua italiana divenne una lingua di comunicazione tra gli ebrei e le attività commerciali prosperarono. Nel mese di gennaio 1912, Gaston Cherau, corrispondente di guerra che copriva il conflitto italo-ottomano, catturò in uno scatto fotografico artigiani ebrei della medina. La situazione si deteriorò, tuttavia, alla fine degli anni '30 con l'orientamento antisemita del fascismo in Italia e la sua alleanza con il Terzo Reich. Dopo la seconda guerra mondiale, il risveglio del nazionalismo arabo e gli sconvolgimenti del conflitto arabo-israeliano furono tra le cause che portarono alla decadenza di una presenza ebraica che si protraeva da diversi millenni. Un pogrom uccise oltre un centinaio di persone a Tripoli nel 1945, mentre il paese era sotto amministrazione britannica. Più di 32.000 ebrei emigrarono tra 1949 e 1951, in seguito alla fondazione dello Stato di Israele. Nel 1967, la guerra dei sei giorni rappresentò l'ultima campana per il resto della comunità ebraica, la quale fu evacuata urgentemente in Italia. Quando il colonnello Gheddafi prese il potere nel 1969, vi erano meno di 600 ebrei rimasti in Libia. Il nuovo regime si impegnò non solo ad espellerli, ma anche a cancellare tutte le tracce della presenza ebraica, distruggendone i cimiteri e convertendo le sinagoghe in moschee. La diaspora ebraico-libica è attualmente sparsa tra Israele e Italia, dove sta cercando di preservare la propria identità comunitaria.
Gli ebrei sono presenti in Tunisia da circa 2000 anni. Dopo la conquista musulmana dell'Ifriqiya, gli ebrei vissero periodi di grande prosperità e tolleranza alternati a periodi di discriminazione. L'arrivo sul territorio di ebrei espulsi dalla Penisola iberica dopo il 1492 cambiò notevolmente l'aspetto della comunità. La situazione economica, sociale e culturale migliorò con l'avvento del Protettorato francese, prima di essere compromessa durante la seconda guerra mondiale, con l'occupazione del paese nordafricano da parte dell'Asse. La creazione di Israele nel 1948 sollevò una reazione generalizzata antisionista e poi antiebraica nel mondo arabo. Furono nazionalizzate le imprese e arabizzate l'istruzione e una parte dell'amministrazione. Gli ebrei iniziarono a lasciare la Tunisia in massa dal 1950, a causa dei problemi insorti e dell'atmosfera ostile generata dalla crisi di Biserta nel 1961 e la guerra dei sei giorni nel 1967. La popolazione ebraica della Tunisia, stimata di circa 100.000 persone nel 1948, nel 2003 era ridotta a circa 1.500 persone. Questi ebrei vivono principalmente a Tunisi e a Gerba, con comunità anche a Sfax, Susa e Nabeul. Gli ebrei tunisini emigrarono principalmente verso Israele e la Francia, dove mantennero la loro identità di comunità e le loro tradizioni, in gran parte dipendenti dall'Ebraismo sefardita. Il Giudaismo di Gerba, in particolare, è considerato quello più fedele alle tradizioni, in quanto è rimasto al di fuori della sfera di influenza delle correnti moderniste.
Gli Ebrei (in ebraico: יְהוּדִים? עברי, ʿivrîˈ, anche in ebraico: יְהוּדִים?, Yhudim o jehuˈdim), anche detti popolo ebraico, sono un popolo, o gruppo etnoreligioso, e i fedeli di una religione, che prende origine dagli Israeliti del Vicino Oriente antico. Nazionalità e religione ebraiche sono strettamente correlate e l'ebraismo è la fede tradizionale della nazione ebraica.Secondo la tradizione ebraica la loro ascendenza è stata fatta risalire ai patriarchi biblici Abramo, Isacco e Giacobbe, che vivevano a Canaan intorno al XVIII secolo a.C. Storicamente, gli ebrei si erano evoluti in gran parte dalla Tribù di Giuda e Simeone, e in parte dalle tribù israelite di Beniamino e Levi, che tutti insieme formavano l'antico Regno di Giuda. Un gruppo strettamente legato è quello dei Samaritani, che sostengono la discendenza dalle tribù israelite di Efraim e di Manasse, mentre secondo la Bibbia la loro origine è dal popolo portato in Israele dall'Impero Assiro e da alcuni Kohanim (sacerdoti ebrei) che avevano loro insegnato come adorare il "Dio nativo". L'etnia, nazionalità e religione ebraiche sono fortemente correlate, dato che l'ebraismo è la fede tradizionale della nazione ebraica. Coloro che si convertono all'ebraismo assumono una condizione nell'ambito dell'ethnos ebraico pari a coloro che ci sono nati. La conversione non viene incoraggiata dall'ebraismo tradizionale (ortodosso) ed è principalmente applicabile ai casi di matrimoni misti.Nello Stato di Israele è in vigore la Legge del ritorno, in forza della quale chiunque sia in grado di dimostrare di essere figlio o nipote di un ebreo per via matrilineare o patrilineare, o sia convertito all'ebraismo, ha diritto alla cittadinanza israeliana. Il fatto che la possibilità di fruire della Legge del ritorno non sia riservata ai soli ebrei secondo la legge halachica – ovvero ai figli di madre ebrea o ai convertiti all'ebraismo – ha creato in Israele una grande controversia tra chi – avendo una concezione laica dello Stato ebraico – è favorevole a una definizione più allargata di "ebreo" per quel che concerne il diritto alla cittadinanza, e il rabbinato ortodosso che vorrebbe far coincidere Halakhah e Legge del ritorno. Israele è il solo Stato dove gli ebrei sono la maggioranza della popolazione. Gli ebrei hanno inoltre goduto di indipendenza politica due volte in passato, nella storia antica. La prima volta durò dal 1350 al 586 a.C., che comprese il periodo dei Giudici, la Monarchia unita, e la Monarchia divisa dei Regni di Israele e Giuda, finito con la distruzione del Tempio di Salomone. La seconda volta fu all'epoca del Regno Asmoneo dal 140 al 37 a.C. e in qualche misura sotto gli Erodiani dal 37 a.C. al 6 d.C. Dalla distruzione del Secondo Tempio nel 70 d.C., la maggior parte degli ebrei hanno vissuto nella diaspora. Una minoranza in ogni paese in cui vivono (con l'eccezione di Israele), hanno subito molte persecuzioni nel corso della storia, cosicché la popolazione ebraica ha oscillato sia nel numero sia nella distribuzione demografica nel corso dei secoli.
La storia di Livorno, se confrontata con quelle delle altre città toscane, è sicuramente tra le più originali nel panorama regionale, in quanto slegata da uno sviluppo medievale che è comune alla maggior parte degli altri centri.Le origini dell'insediamento dal quale si è poi sviluppata la città sono comunque antiche e legate alla vicinanza con il principale scalo marittimo della Repubblica pisana. Tramontato il dominio di Pisa, i Medici decretarono l'ampliamento di Livorno, trasformando un piccolo villaggio nella più importante città italiana progettata e costruita tra la fine del XVI e l'inizio del XVII secolo.Principale porto del Granducato di Toscana e tra i più trafficati scali di tutto il bacino del Mediterraneo, Livorno divenne un rilevante centro economico animato da mercanti provenienti da qualsivoglia Nazione, come specificato dalle Leggi Livornine, che le conferirono i caratteri di città cosmopolita per eccellenza, anche durante il successivo dominio lorenese.Dopo l'unificazione e la crisi economica conseguente all'abolizione del porto franco, la città accolse numerose fabbriche di rilevanza nazionale, divenendo il maggiore centro industrializzato della Toscana.Fu duramente colpita dai bombardamenti aerei della seconda guerra mondiale, che, assieme alla ricostruzione, cancellarono parte delle sue principali vestigia, conferendole un aspetto moderno.
La B Italia è la rappresentativa calcistica Under-21 dei giocatori italiani in squadre di Serie B ed è posta sotto l'egida della Lega Nazionale Professionisti B. Precedentemente nota come Rappresentativa della Lega Nazionale Professionisti B, ha adottato la nuova denominazione nel 2011.
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