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Titolo uniforme: The Jews in our time / Norman Bentwich
Autore principale: Bentwich, Norman
Pubblicazione: Firenze : Sansoni, c1963
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
La storia degli ebrei risalirebbe, secondo la tradizione ebraica, ai patriarchi Abramo, Isacco e Giacobbe, che vissero a Canaan verso il XVIII secolo a.C.. gli ebrei discendono in gran parte dalle Tribù di Giuda e Simeone, e parzialmente da altre tribù israelite, specialmente quelle di Beniamino e Levi, che insieme avevano formato l'antico Regno d'Israele e, in seguito, il Regno di Giuda. La prima menzione d'Israele come popolo è stata rinvenuta iscritta sulla Stele di Merenptah, che risale agli anni 1213-1203 a.C.
La storia degli ebrei in Libia (in arabo: يهود ليبيا; in ebraico: טְרִיפּו֗לִיטֵאִים?), una tra le comunità ebraiche dei paesi del Maghreb, risale al III secolo a.C., ai tempi della colonizzazione greca della Cirenaica. La conquista musulmana del Nordafrica portò la Cirenaica e la Tripolitania nell'area della civiltà arabo-islamica, lasciando un segno indelebile nell'identità delle comunità ebraiche locali, il cui status fu governato dallo statuto di dhimmi. Nel 1551, la costa libica fu conquistata dall'impero ottomano e la dinastia Karamanli, in gran parte autonoma, governò il paese. Il rabbino Shimon Ibn Lavi, un discendente di ebrei espulsi dalla Spagna, fece rivivere spiritualmente la comunità e stabilì molti dei costumi ancora seguiti oggi. Lo stato degli ebrei migliorò nel 1835, quando il potere centrale ottomano riprese il controllo diretto della regione e gradualmente rimosse le misure discriminatorie che colpivano gli ebrei. La conquista italiana della Libia nel 1911 ebbe una grande influenza sulla comunità, sia dal punto di vista culturale che economico, nonostante la sua brevità. La lingua italiana divenne una lingua di comunicazione tra gli ebrei e le attività commerciali prosperarono. Nel mese di gennaio 1912, Gaston Cherau, corrispondente di guerra che copriva il conflitto italo-ottomano, catturò in uno scatto fotografico artigiani ebrei della medina. La situazione si deteriorò, tuttavia, alla fine degli anni '30 con l'orientamento antisemita del fascismo in Italia e la sua alleanza con il Terzo Reich. Dopo la seconda guerra mondiale, il risveglio del nazionalismo arabo e gli sconvolgimenti del conflitto arabo-israeliano furono tra le cause che portarono alla decadenza di una presenza ebraica che si protraeva da diversi millenni. Un pogrom uccise oltre un centinaio di persone a Tripoli nel 1945, mentre il paese era sotto amministrazione britannica. Più di 32.000 ebrei emigrarono tra 1949 e 1951, in seguito alla fondazione dello Stato di Israele. Nel 1967, la guerra dei sei giorni rappresentò l'ultima campana per il resto della comunità ebraica, la quale fu evacuata urgentemente in Italia. Quando il colonnello Gheddafi prese il potere nel 1969, vi erano meno di 600 ebrei rimasti in Libia. Il nuovo regime si impegnò non solo ad espellerli, ma anche a cancellare tutte le tracce della presenza ebraica, distruggendone i cimiteri e convertendo le sinagoghe in moschee. La diaspora ebraico-libica è attualmente sparsa tra Israele e Italia, dove sta cercando di preservare la propria identità comunitaria.
La storia degli ebrei in Corsica riguarda una minoranza etnoreligiosa presente nella regione francese fin dall'800, l'anno d'inizio di una grande migrazione degli ebrei. Nei secoli gli ebrei sono arrivati dall'Egitto, ma anche da città italiane come Napoli, Padova, Genova, Milano e Torino. Si stima che oltre il 25% della popolazione corsa abbia origini ebraiche.La Corsica è stata l'unica zona in tutta l'Europa dove non si è verificato alcun atto antisemita, e durante la Seconda guerra mondiale non è stato denunciato nemmeno un ebreo corso.Nel 1947 la Corsica contribuì alla creazione dello Stato di Israele e fu creata un'associazione corso-israelita.Si rinvengono tutt'oggi diversi segni dell'antica presenza ebraica sul'isola: ad esempio l'origine del toponimo del villaggio di Cazalabriva significa letteralmente "casa dell'ebreo", mentre ancora oggi in alcune regioni della Corsica rimane la tradizione molto antica di dare ai neonati nomi di origine ebraica come Mouse (Mosè).
Questa è una cronologia della storia ebraica, dell'Ebraismo e degli ebrei. Tutte le date sono stabilite in base all'era volgare, non secondo il calendario ebraico. Per voci specifiche relative alla storia degli ebrei, indicativamente si vedano le Voci correlate.
La storia della Grecia comprende tradizionalmente lo studio del popolo greco, i luoghi che hanno governato in passato, e i territori che ora formano il moderno stato della Grecia. La colonizzazione e, in seguito, il governo greco sono variati significativamente nel corso degli anni, e come conseguenza, anche la storia della Grecia è estremamente varia: ogni periodo ha, infatti, la sua relativa sfera di interesse. Le prime tribù che parlavano un greco arcaico giunsero nella penisola intorno al III millennio a.C., dove numerose persone praticavano già l'agricoltura sin dal VII millennio a.C. Durante il periodo di massima estensione, la civiltà greca comprendeva territori fino all'Egitto e alle montagne dell'Hindu Kush in Pakistan. Da allora, minoranze greche sono rimaste in vari luoghi (per esempio in Turchia, Italia e Libia) e gli emigrati sono stati assimilati da varie società in tutto il mondo (Nord America, Australia, Nord Europa, Estremo oriente). Ancora oggi, la maggior parte dei greci vive nel moderno stato della Grecia (indipendente dal 1821) e a Cipro.
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