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Pubblicazione: [S.l. : s.n.], stampa 1980
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
Emilio Greco (Catania, 11 ottobre 1913 – Roma, 5 aprile 1995) è stato uno scultore, scrittore e illustratore italiano.
Il Museo Emilio Greco di Sabaudia è il primo museo che è stato dedicato al grande scultore italiano. Il museo è nato nel 1984 per donazione di circa 80 opere grafiche e scultoree da parte dello stesso artista, legato a Sabaudia in quanto luogo di riposo e di lavoro, ove è stato sepolto. Il Museo Emilio Greco di Sabaudia è situato a piano terra del palazzo comunale, esempio di architettura razionalista fascista. Dispone di uno spazio aggiuntivo in cui ospita mostre temporanee, tra le quali si segnala quella del 2013 su Mario Schifano. Altri due musei dedicati ad Emilio Greco sono il Museo Emilio Greco di Orvieto e il Museo Emilio Greco di Catania.
Il Museo Emilio Greco di Catania è situato nel Palazzo Gravina Cruyllas dei Principi di Palagonia, sede anche del Museo civico belliniano. Le sale, ricavate negli ambienti privati di tutto un piano del palazzo, ospitano 150 opere autografe datate tra il 1955 e il 1992.
Le incisioni rupestri (dette anche petroglifi o graffiti) sono segni scavati nella roccia con strumenti appuntiti di vario genere, come una punta di roccia più dura a forma di scalpello, utilizzando una tecnica di picchiettatura, guidata o meno da un percussore o una punta metallica (tipo pugnale, di bronzo o di ferro), o per mezzo di una tecnica di raschiatura a graffio, da cui il nome graffito. Le figure formate in alcuni casi, da una fitta concentrazione di buchi, dette coppelle, si pensa potessero essere ricoperte di sostanze coloranti, in alcuni casi servivano per veicolare il sangue di animali sacrificati, durante riti animistici. Si trovano incisioni rupestri ancestrali a partire da quando è comparso l'Homo sapiens, fino in epoca recente. In tutto il mondo solitamente si trovano in alpeggi da pascolo, vicino a fonti e a laghi. Rappresentano sia realtà della vita quotidiana pastorale e agricola, sia figure simboliche e fantastiche. L'interpretazione di queste figure è discussa e varia da quella magico-simbolica, legata a riti religiosi di tipo sciamanico, a quella di figure fatte prevalentemente per passatempo da pastori fermi a guardia di greggi che pascolavano nei dintorni o che si abbeveravano. Per l'osservazione il momento migliore è l'alba o il tramonto, a causa delle ombre marcate create dai raggi solari radenti, che le rendono più facilmente visibili.
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Record aggiornato il: 2025-09-11T02:52:06.946Z