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Autore principale: Cesana, Gianni
Pubblicazione: Firenze : Tip. Fodratti, 1870
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
La crisi di Suez fu un conflitto che nel 1956 fu determinato dall'occupazione militare del canale di Suez da parte di Francia, Regno Unito e Israele, a cui si oppose l'Egitto. La crisi si risolse quando l'Unione Sovietica minacciò di intervenire al fianco dell'Egitto e degli Stati Uniti. A quel punto britannici, francesi e israeliani, temendo l'allargamento del conflitto, si decisero al ritiro. Fu un conflitto ricordato dagli storici per varie particolarità: per la prima volta Stati Uniti e Unione Sovietica si accordarono per garantire la pace; per la prima volta il Canada si espresse e agì in contrasto verso il Regno Unito; fu l'ultima invasione militare da parte del Regno Unito senza l'avallo politico degli Stati Uniti, il che segnò, secondo molti, la fine dell'Impero britannico. Allo stesso modo, fu l'ultima invasione militare da parte della Francia e quindi l'ultimo atto dell'impero coloniale francese; fu infine una delle poche volte in cui gli Stati Uniti fossero in disaccordo con le politiche di Israele.
La storia dell'Islam riguarda gli sviluppi culturali, sociali, politici ed economici della civiltà islamica, inizialmente articolatasi nel contesto arabo del VII secolo d.C. nella Penisola araba e, più specificamente, nella regione nord-occidentale del Ḥijāz. Dalla sua sede originaria, tale credo religioso si diffuse progressivamente nel Vicino e Medio Oriente. Ad ovest, si impose fin dal VII secolo nell'Africa settentrionale, coinvolgendo oltre alle regioni del Nordafrica le popolazioni stanziate ai bordi del Deserto del Sahara. Ad est furono progressivamente sconfitte, e con difficoltà convertite, le popolazioni suddite dei Persiani sasanidi e, ancora più a est, tra l'VIII e il IX secolo, le popolazioni iranizzate della Transoxiana. Le forze islamiche (essenzialmente afghane, ma al comando di ufficiali arabi), tra il X e il XII secolo assoggettarono quote significative quote delle aree del settentrione indiano.La spinta mercantile infine spinse l'islam negli arcipelaghi del sud-est asiatico, islamizzando parzialmente le popolazioni della cosiddetta Insulindia. In Europa l'Islam penetrò nel momento della sua iniziale spinta espansiva, tra l'VIII e il IX secolo, insediandosi in vaste parti della Penisola iberica e in Sicilia (a lungo contesa ai Bizantini). Grazie a Maometto il Conquistatore e a Solimano il Magnifico, l'Impero ottomano cominciò ad annettere dal XV secolo vaste porzioni delle aree balcaniche slave, proseguendo nella sua formidabile spinta nei due secoli successivi, fino ad assorbire per qualche tempo la stessa Ungheria. Vaste aree russe furono conquistate e convertite invece, non senza difficoltà, dalle forze mongole (ma anche turche e cumane operanti nella cosiddetta Orda d'Oro), già a partire dall'XI e dal XII secolo.
Gamāl ʿAbd al-Nāṣir Ḥusayn, traslitterato anche Jamāl ʿAbd al-Nāṣir Ḥusayn (IPA: [ɡæˈmæːl ʕæbdenˈnɑːsˤeɾ ħeˈseːn]), ma in Occidente conosciuto semplicemente come Nasser (in arabo: جمال عبد الناصر حسين; Alessandria d'Egitto, 15 gennaio 1918 – Il Cairo, 28 settembre 1970), è stato un politico e militare egiziano, secondo Presidente della Repubblica egiziana, dal 23 giugno del 1956 al 28 settembre del 1970, anno della sua morte. Guidò il colpo di Stato repubblicano che, nel 1952, abbatté la monarchia di re Fārūq I, venendo poi nominato Primo ministro del nuovo ordinamento statale nel 1954. Da quel momento in poi iniziò una lunga gestione del potere che lo vide diventare Presidente dell'Egitto dopo aver destituito il gen. Muḥammad Naǧīb. È considerato una figura centrale nella storia moderna del Vicino Oriente e del Nordafrica della seconda metà del XX secolo. Nazionalizzò il Canale di Suez e respinse le pretese di Francia e Regno Unito per continuare a controllare il Canale, guadagnando un'altissima popolarità presso le masse arabe. Grande sostenitore dell'anticolonialismo e del panarabismo, Nāṣer fondò con Jawaharlal Nehru e Josip Broz Tito il Movimento dei paesi non allineati. Perse parte del proprio prestigio dopo la sconfitta nella guerra dei sei giorni contro Israele, ma mantenne un ruolo chiave in tutti i successivi dialoghi tra le parti avverse. In politica interna fu propugnatore del cosiddetto socialismo arabo, un sistema socioeconomico e politico caratterizzato da un forte dirigismo e interventismo statale contestualmente alle caratteristiche intrinseche delle società arabe, distinguendosi inoltre per la realizzazione di grandi progetti industriali, come la diga di Aswān, portata a termine proprio nell'anno della sua dipartita. Gamāl ʿAbd al-Nāṣer incarna ancora oggi un simbolo di dignità araba a causa dei suoi sforzi tesi al raggiungimento di una maggiore giustizia sociale, mentre i suoi detrattori ne criticano l'impostazione politica di base autoritaria (questo accentuatosi soprattutto sul finire della propria parabola esistenziale quanto politica) e fondamentalmente populistica, le sue violazioni dei diritti umani e l'incapacità di dar vita a istituzioni civili solide e durature nel Paese.
La storia degli ebrei risalirebbe, secondo la tradizione ebraica, ai patriarchi Abramo, Isacco e Giacobbe, che vissero a Canaan verso il XVIII secolo a.C.. gli ebrei discendono in gran parte dalle Tribù di Giuda e Simeone, e parzialmente da altre tribù israelite, specialmente quelle di Beniamino e Levi, che insieme avevano formato l'antico Regno d'Israele e, in seguito, il Regno di Giuda. La prima menzione d'Israele come popolo è stata rinvenuta iscritta sulla Stele di Merenptah, che risale agli anni 1213-1203 a.C.
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