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Autore principale: Strani, Francesco
Pubblicazione: Massa : Frediani, [1844]
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ITA, Paese: IT
Papa Giovanni Paolo I (in latino: Ioannes Paulus PP. I, nato Albino Luciani; Canale d'Agordo, 17 ottobre 1912 – Città del Vaticano, 28 settembre 1978) è stato il 263º vescovo di Roma e papa della Chiesa cattolica, finora l'ultimo di nazionalità italiana, 5º sovrano dello Stato della Città del Vaticano, accanto agli altri titoli connessi al suo ufficio. Fu eletto il 26 agosto 1978 e il suo pontificato fu tra i più brevi nella storia della Chiesa cattolica: la sua morte avvenne dopo soli 33 giorni dalla sua elezione al soglio di Pietro. Nel 2017 è stato dichiarato venerabile da papa Francesco.Fu il primo papa nato nel XX secolo, e l'ultimo a morire in quel secolo. Viene ricordato con gli affettuosi appellativi di Papa del sorriso e Sorriso di Dio. Il TIME e altri settimanali anglosassoni lo chiamarono The September Pope, "Il papa di settembre". A lui è stato dedicato un museo, situato in un edificio seicentesco accanto alla Pieve di Canale d'Agordo, suo paese natale.
«Adunche al tempo di Gostantino imperatore et di Silvestro papa sormontò su la fede christiana. Ebbe la ydolatria grandissima persecuzione in modo tale, tutte le statue et le picture furon disfatte et lacerate di tanta nobiltà et anticha et perfetta dignità [...] Et per leuare uia ogni anticho costume di ydolatria costruirono i templi tutti essere bianchi. [...] Finita che fu l’arte stettero e templi bianchi circa d’anni DC.» (Lorenzo Ghiberti, Commentarî, II, 1) L'iconoclastia o iconoclasmo (dal greco εἰκών - eikòn, "immagine" e κλάω - kláō, "rompo") è stato un movimento di carattere religioso sviluppatosi nell'impero bizantino intorno alla prima metà del secolo VIII. La base dottrinale di questo movimento fu l'affermazione che la venerazione delle icone spesso sfociasse in una forma di idolatria, detta "iconodulia". Questa convinzione provocò non solo un duro confronto dottrinario, ma anche la distruzione materiale di un gran numero di rappresentazioni religiose, compresi i capolavori artistici. Sul piano politico l'iconoclastia ebbe per obiettivo di togliere ogni pretesto dottrinale ai predoni islamici – che accusavano i cristiani di idolatria – e di riportare sotto il controllo imperiale i vasti territori posseduti dai monasteri, non soggetti alle leggi imperiali (e in particolare esenti dalle tasse e dalla leva militare degli imperatori). Il termine "iconoclastia" venne poi usato più in generale per indicare altre forme di lotta contro il culto di immagini in altre epoche e religioni o correnti religiose. Iconoclasta fu l'islam nella proibizione dell'uso dell'immagine di Maometto, così come iconoclasti furono il calvinismo e il movimento puritano sviluppatisi con la Riforma protestante in epoca più moderna, e che portarono alla distruzione di molte statue ed effigi nelle chiese e cattedrali nord-europee riformate (v. Iconoclastia protestante). In senso figurato, l'iconoclastia indica un'opposizione spregiudicata e violenta verso le convenzioni, le ideologie e i principi comunemente accettati dalla società.
Lucia di Siracusa, conosciuta come santa Lucia (Siracusa, 283 – Siracusa, 13 dicembre 304), è stata una martire cristiana di inizio IV secolo durante la grande persecuzione voluta dall’imperatore Diocleziano. È venerata come santa dalla Chiesa cattolica e dalla Chiesa ortodossa che ne onorano la memoria il 13 dicembre. È una delle sette vergini menzionate nel Canone romano e per tradizione è invocata come protettrice della vista a motivo dell'etimologia latina del suo nome (Lux, luce). Le sue spoglie mortali sono custodite nel Santuario di Lucia a Venezia. Il luogo di culto principale è la Chiesa di Santa Lucia al Sepolcro a Siracusa.
Anna Bolena (in inglese Anne Boleyn; Blickling Hall o castello di Hever, 1501 – Torre di Londra, 19 maggio 1536) è stata regina consorte d'Inghilterra e Irlanda, dal 1533 al 1536, come seconda moglie di Enrico VIII Tudor. Per gentile concessione fu primo marchese di Pembroke, nonché madre della futura regina Elisabetta I. Il suo matrimonio con Enrico VIII fu causa di considerevoli sconvolgimenti politici e religiosi che diedero origine allo Scisma anglicano.
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