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Autore principale: Wilson, Jacqueline
Serie: Banane rosse [A. Mondadori] ; 21
I bambini ci guardano è un film del 1943 diretto da Vittorio De Sica, tratto dal romanzo Pricò di Cesare Giulio Viola. Realizzato a cavallo tra il 1942 e 1943, conobbe difficoltà distributive causate dalle contingenti vicende belliche. È considerato dagli storici del cinema, assieme al coevo Ossessione di Visconti e 4 passi fra le nuvole di Blasetti, un momento di svolta per il cinema italiano, che segna l'abbandono dei temi disimpegnati della commedia e dei feuilleton sentimentali, per descrivere i drammi della gente, anticipando così la tendenza che porterà pochi anni dopo al neorealismo. Basato sull'intensa interpretazione del bambino torinese Luciano De Ambrosis (divenuto da adulto un noto doppiatore), costituisce per De Sica l'inizio di una serie di film dedicati alla condizione dell'infanzia come Sciuscià o il bambino di Ladri di biciclette. È altresì il primo film in cui si ufficializza quella collaborazione con Zavattini che costituirà uno degli assi portanti della cinematografia italiana degli anni quaranta e cinquanta.
I fratelli di Gesù sono menzionati in alcuni brani del Nuovo Testamento e in alcuni scritti di autori cristiani successivi. Nel Vangelo secondo Marco (6,3) e in quello di Matteo (13,55) vengono menzionati quattro maschi, Giacomo, Giuseppe, Simone e Giuda e un imprecisato numero di sorelle (anonime): secondo Epifanio di Salamina le sorelle erano due, una chiamata Salomè e l'altra Anna oppure Maria. Data la sporadicità degli accenni e la polisemia del termine "fratello" nelle lingue semitiche sono state proposte diverse interpretazioni: che fossero figli di Maria e di Giuseppe; che fossero figli di un matrimonio precedente di Giuseppe; che fossero cugini di Gesù.Dal punto di vista dell'ecumene cristiano, sono in genere considerati fratelli dai protestanti, fratellastri dagli ortodossi e cugini dai cattolici.
Genitori elicottero (in inglese Helicopter parents) è un'espressione inglese piuttosto colloquiale, che si è diffusa nel mondo anglofono per indicare quei genitori che sono molto vicini ai loro figli e che li aiutano a superare tutti gli ostacoli che incontrano, soprattutto in ambito scolastico. Il termine è stato coniato da Foster W. Cline e Jim Fay nel loro libro, pubblicato nel 1990 Parenting with Love and Logic: Teaching Children Responsibility, ed è entrato ufficialmente, nel 2011, nei dizionari inglesi. I genitori elicottero, come gli elicotteri, sono sempre sopra i propri figli e cercano di provvedere ai loro bisogni, indipendentemente dall'effettivo bisogno dei figli di vedersi risolti tutti i problemi, spesso ancor prima che si presentino. Questo atteggiamento nasce dalla paura del genitore che il figlio possa andare incontro a sconfitte e fallimenti e dall’ansia dell’insuccesso. Il genitore controlla e coordina ogni aspetto della vita del figlio e vive con la paura che quest’ultimo, non sia all’altezza delle situazioni e delle proprie aspettative. Le conseguenze che questo atteggiamento può causare sul bambino sono danni all’autostima, all’autonomia, difficoltà nella gestione di emozioni e situazioni e problemi nel rendimento scolastico,poiché nel bambino viene meno la possibilità di apprendere mediante gli errori, affrontando così le situazioni con timore e paura.
Il comune di Firenze è diviso ufficialmente in cinque quartieri amministrativi, nei quali sono compresi a loro volta zone urbanistiche e quartieri minori. Le prime Circoscrizioni di decentramento fiorentine furono create a metà degli anni 1970, sull'esperienza dei precedenti comitati di zona. Fino al 1990 i Quartieri furono 14, per diventare con un'ampia riforma gli attuali 5.
Raccoglie i termini inerenti al cucito, alla sartoria e al ricamo.
I costumi teatrali sono abiti, appositamente creati per la scena, che vengono indossati dagli attori in una rappresentazione. Il costume riveste una grande importanza nella storia del teatro e la sua evoluzione è strettamente intrecciata a quella del teatro stesso.
La parola ricamo indica sia l'attività artigianale del ricamare, sia il prodotto di quell'attività. Tale oggetto è un disegno, una decorazione o un ornamento creato con ago e filo su un tessuto. È un'attività antichissima, ancora oggi praticata, che si sviluppa generalmente come lavoro artigianale (raro e molto costoso), o hobby diffuso in tutto il mondo. Occorre, in primo luogo, distinguere tra il ricamo a mano e quello a macchina. Pur cercando di rimanere soltanto un diverso modo di eseguire un decoro, il ricamo a macchina ha tuttavia sviluppato particolari punti, e di conseguenza diversi disegni e diverse applicazioni. Per questo motivo l'argomento meriterebbe di essere trattato separatamente e in modo specifico. Qui di seguito verranno presi in considerazione soltanto le tecniche ed i punti impiegati nel ricamo a mano. È intuitivo pensare che soprattutto alcuni punti siano nati dalla volontà di unire o sagomare teli in modo, oltre che funzionale, anche regolare, armonioso e infine decorativo, acquistando via via una valenza artistica. La distinzione tra "arte" e "hobby" è sempre difficile. In linea generale, l'arte comincia laddove l'apprendista comincia a creare. La preziosità, invece, dell'oggetto ricamato sta nell'accuratezza dell'esecuzione, nell'alta qualità dei materiali usati, nell'armonia della composizione.
Record aggiornato il: 2025-09-15T01:21:10.762Z