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Autore principale: Rabelais, Francois
Pubblicazione: Novara : Istituto Geografico De Agostini, 1983
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ITA, Paese: IT
Gargantua e Pantagruele (La vie de Gargantua et de Pantagruel) è una serie di cinque romanzi scritti da François Rabelais nella prima metà del Cinquecento. L'opera è una satira con un linguaggio semplice e vivace, a tratti triviale. Rabelais diede i primi due libri da pubblicare all'editore François Juste di Lione nel 1542, firmandosi con lo pseudonimo e anagramma Alcofribas Nasier.
L'eponimo (dal greco ἐπώνυμος, composto di ἐπί, «sopra», e ὄνομα, «nome»; cioè «soprannominatore») è un personaggio, sia esso reale o fittizio, che dà il suo nome a una città, un luogo geografico, una dinastia, un periodo storico, un movimento artistico, un oggetto o altro.
Il termine supercàzzola (storpiatura dell'originale supercàzzora) è un neologismo (entrato nell'uso comune dal cinema) metasemantico, che indica un nonsenso, una frase priva di senso logico composta da un insieme casuale di parole reali e/o inesistenti, esposta in modo ingannevolmente forbito e sicuro a interlocutori che, pur non capendo, alla fine la accettano come corretta. Il termine è utilizzato per indicare chi parla senza dire nulla. Nel 2015 la definizione di supercazzola è stata inserita nel vocabolario Zingarelli. L'invenzione della supercazzola viene attribuita a Corrado Lojacono, prima che la "parola d'autore" fosse ripresa poi nel film Amici miei di Mario Monicelli (1975), che racconta le vicende di un gruppo di amici burloni che si divertono a corbellare il prossimo. È soprattutto Ugo Tognazzi, nei panni del conte Raffaello Mascetti (detto Lello), a far uso della supercazzola. Il termine "supercazzola" viene eletto a definizione di questa tecnica in seguito a una burla "rovinata" dall'intromissione del personaggio di Guido Necchi (Duilio Del Prete), che il conte Lello Mascetti apostrofa dicendo:
Tremotino è il protagonista di una fiaba originariamente apparsa in Germania (dove il personaggio è chiamato Rumpelstilzchen). La fiaba fu raccolta dai Fratelli Grimm, che la pubblicarono per la prima volta nell'edizione del 1812 delle Fiabe del focolare. Fu successivamente riveduta fino alla versione definitiva pubblicata nel 1857.
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Record aggiornato il: 2023-06-29T01:52:42.165Z