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Autore principale: Comuzio, Ermanno
Pubblicazione: Firenze : <La >Nuova Italia, stampa 1978
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese:
George Dewey Cukor (Manhattan, 7 luglio 1899 – Los Angeles, 24 gennaio 1983) è stato un regista statunitense.
The Women è un film del 2008 scritto e diretto da Diane English, adattamento moderno del film del 1939 di George Cukor Donne, entrambi basati sull'omonima commedia teatrale del 1936 di Clare Boothe Luce. Il film, con un cast interamente al femminile, si differenzia dall'originale in vari punti. Le protagoniste del film di Cukor erano donne dell'alta borghesia di Manhattan dedite al gossip, nella versione del 2008 le protagoniste lavorano nel campo della moda e della pubblicità, inoltre il personaggio di Alex Fisher, interpretato da Jada Pinkett Smith, è dichiaratamente lesbica. Il film è stato distribuito nelle sale italiane il 17 ottobre 2008.
George Reeves, all'anagrafe George Keefer Brewer (Woolstock, 5 gennaio 1914 – Beverly Hills, 16 giugno 1959), è stato un attore statunitense. Apparve in importanti film degli anni trenta e degli anni cinquanta. Fu una delle prime figure importanti nell'industria televisiva degli Stati Uniti.
My Fair Lady è un film del 1964 diretto da George Cukor, tratto dall'omonimo musical del 1956 di Alan Jay Lerner e Frederick Loewe, ispirato a sua volta dall'opera Pigmalione di George Bernard Shaw. Nel 1998 l'American Film Institute l'aveva inserito al novantunesimo posto della classifica dei migliori cento film statunitensi di tutti i tempi.Nel 2018 è stato scelto per la conservazione nel National Film Registry della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti
George Dewey Cukor (Manhattan, 7 luglio 1899 – Los Angeles, 24 gennaio 1983) è stato un regista statunitense.
Gli spettacoli nell'antica Roma erano numerosi, aperti a tutti i cittadini ed in genere gratuiti; alcuni di essi si distinguevano per la grandezza degli allestimenti e per la crudeltà. I Romani frequentavano di preferenza i combattimenti dei gladiatori, quelli con bestie feroci (venationes), le riproduzioni di battaglie navali (naumachia), le corse di carri, le gare di atletica, gli spettacoli teatrali dei mimi e le pantomime. Quarant'anni dopo l'invettiva di Giovenale (n. tra il 55 e il 60–m. dopo il 127) che rimpiangeva la sobrietà e la severità repubblicana di un popolo che ormai aspirava solo al panem et circenses, al pane e agli spettacoli, Frontone (100-166), quasi con le stesse parole, descriveva sconsolato la triste realtà: La classe dirigente romana considerava infatti suo compito primario quello di distribuire alimenti una volta al mese al popolo e di distrarlo e regolare il suo tempo libero con gli spettacoli gratuiti offerti nelle festività religiose o in ricorrenze laiche.
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Record aggiornato il: 2024-06-15T02:47:58.101Z