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Autore principale: Pizzo, Antonio
Pubblicazione: Pisa : ETS, 2004
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: it
Il teatro (dal greco θέατρον, théatron, 'luogo di pubblico spettacolo', dal verbo θεάομαι, theàomai, 'osservo', 'guardo', la stessa radice di theoreo, da cui 'teoria') è un insieme di differenti discipline, che si uniscono e concretizzano l'esecuzione di un evento spettacolare dal vivo.
Il giardino dei ciliegi (rus. Вишнёвый сад, Višnëvyj sad) è l'ultimo lavoro teatrale di Anton Čechov. Fu rappresentato per la prima volta il 17 gennaio 1904 al Teatro d'Arte di Mosca sotto la direzione di Kostantin Sergeevič Stanislavskij e di Vladimir Nemirovič-Dančenko. Sei mesi dopo Čechov morì di tubercolosi. Čechov concepì quest'opera come una commedia poiché contiene alcuni elementi di farsa. Tuttavia Stanislavski la diresse come una tragedia. Dopo questa produzione iniziale, i registi hanno dovuto attenersi alla duplice natura dell'opera. L'opera narra le vicende di un'aristocratica russa e della sua famiglia al ritorno nella loro proprietà (che comprende anche una grande coltivazione di amareni, il giardino dei ciliegi dell'accettata ma imprecisa traduzione italiana), in seguito messa all'asta per riuscire a pagare l'ipoteca. Principalmente la storia ruota intorno alle varie possibilità per conservare la tenuta, ma la famiglia non si adopera in questo senso e alla fine è costretta a lasciare la proprietà; la scena finale mostra la famiglia che se ne va mentre il rumore degli alberi abbattuti fa da sottofondo. L'opera contiene il tema della futilità culturale (sia la futilità dell'aristocrazia per mantenere la relativa condizione, sia la futilità della borghesia nel trovare i significati nel materialismo appena scoperto). Riflette inoltre le forze culturali che interagiscono nel mondo in quel periodo, incluse le dinamiche socio-economiche del lavoro in Russia alla fine del XIX secolo e la nascita della borghesia dopo l'abolizione del sistema feudale nel 1861 che ha portato alla conseguente decadenza dell'aristocrazia. Dopo la prima realizzazione al Teatro d'Arte di Mosca, l'opera viene tradotta in molte lingue e viene prodotta in tutto il mondo, diventando un classico della letteratura drammatica. Fuori dall'ambito russo alcuni dei più famosi registi hanno eseguito quest'opera, ciascuno interpretandola in maniera diversa. Tra questi figurano Charles Laughton, Peter Brook, Eva Le Gallienne, Jean-Louis Barrault e Giorgio Strehler. L'influenza della rappresentazione, inoltre, è stata ampiamente rinvenuta negli impianti drammatici di molti autori, compresi Eugene O'Neill, George Bernard Shaw ed Arthur Miller.
Alan Sidney Patrick Rickman (Londra, 21 febbraio 1946 – Londra, 14 gennaio 2016) è stato un attore britannico, vincitore di un Golden Globe, un Emmy Award, un BAFTA e uno Screen Actors Guild Award. Viene ricordato, in particolare, per i numerosi ruoli da antagonista ricoperti nella sua carriera, ma soprattutto per aver interpretato Severus Piton nella saga di Harry Potter.
Dame Helen Mirren, pseudonimo di Helen Mironoff (Londra, 26 luglio 1945), è un'attrice britannica. È vincitrice di un Premio Oscar, tre Premi Golden Globe, quattro Premi BAFTA, cinque Screen Actors Guild Awards, quattro Emmy Awards e di un Tony Award. Tra le più apprezzate attrici cinematografiche, è attiva da quattro decenni in teatro (in particolare shakespeariano), in televisione e nel cinema. La Mirren ha vinto il primo dei suoi numerosi Emmy nel 1993 per la sua interpretazione di Jane Tennison nell'acclamata serie TV Prime Suspect (1991-2006). È tra le poche attrici nella storia del cinema ad essersi aggiudicata due Prix d'interprétation féminine al Festival di Cannes, rispettivamente nel 1984 per Cal e nel 1994 per La pazzia di Re Giorgio. Ha ottenuto il plauso della critica con la sua interpretazione di Elisabetta II del Regno Unito in The Queen - La regina (2006), per il quale vince l'Oscar alla miglior attrice, il Golden Globe per la migliore attrice in un film drammatico, un BAFTA, uno Screen Actors Guild Award e una Coppa Volpi alla Mostra del cinema di Venezia. Ha recitato in numerosi altri film importanti, tra cui 2010: L'anno del contatto (1984), Il cuoco, il ladro, sua moglie e l'amante (1989), Killing Mrs. Tingle (1999), Gosford Park (2001), Calendar Girls (2003), The Last Station (2009), Red (2010), Hitchcock (2012), Amore, cucina e curry (2014), Woman in Gold (2015), L'ultima parola - La vera storia di Dalton Trumbo (2015) e Il diritto di uccidere (2016). Nel 2013, ha ripreso il ruolo della Regina Elisabetta II nell dramma teatrale The Audience, per il quale ha vinto un Tony Award, un Drama Desk Award e un Olivier Award come migliore attrice. Nel 2020 riceve l'Orso d'oro alla carriera durante la 70ª edizione del Festival del Cinema di Berlino.
Il Teatro Colón di Buenos Aires è uno dei teatri lirici più grandi del mondo. La struttura magnifica e l'impegno costante nella cura e nelle rappresentazioni ne fanno un monumento dell'arte teatrale e lirica. Acusticamente considerato uno dei primi cinque teatri al mondo per la rappresentazione di opere liriche.Il teatro si trova vicino alla famosissima Avenida 9 de Julio, uno dei viali più ampi del mondo. L'edificio occupa 8.200 metri quadrati e la superficie totale di 58.000 m² sulla proprietà delimitata dalle vie Tucumán, Libertà, il passaggio Arturo Toscanini ed il Cerrito (Avenida Nueve de Julio).
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