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Autore principale: Ragusa, Angela
Fate/stay night (フェイト/ステイナイト Feito/sutei naito?) — anche nota come stay night o con l'acronimo FSN — è una visual novel giapponese, concepita da Kinoko Nasu e illustrata da Takashi Takeuchi, prodotta dalla software house Type-Moon e pubblicata il 30 gennaio 2004. Il 19 aprile 2007 è stata pubblicata anche la conversione del videogioco per PlayStation 2, intitolata Fate/stay night Réalta Nua, presentante tra le novità il doppiaggio con le voci degli stessi doppiatori delle serie televisive e l'assenza di tutti i contenuti e riferimenti a sfondo sessuale. Quest'ultima edizione ha ricevuto una conversione per PlayStation Vita nel 2012 e su i sistemi Android e iOS nel 2015. Opera prima della saga di Fate, è la prima a presentare le dinamiche del conflitto soprannominato guerra del Santo Graal, più precisamente narrando le cronache della quinta guerra del Santo Graal di Fuyuki. Da questa sono state tratte una visual novel sequel, intitolata Fate/hollow ataraxia, una serie di romanzi prequel, intitolata Fate/Zero, e un grande numero di opere secondarie, rendendo ad oggi il franchise Fate uno dei più remunerativi e attivi del settore. Il nome è parzialmente ereditato dalla bozza scritta da Nasu durante gli anni del liceo, che voleva includere la parola «night» (lett. "notte" in inglese) e una barra nel titolo.Sebbene il videogioco non sia mai stato pubblicato al di fuori del Giappone, in nessuna delle sue edizioni, diverse comunità di appassionati si sono cimentate nella sua traduzione, dapprima in inglese e poi anche in italiano. Fin da subito dopo la sua pubblicazione, Fate/stay night ha ricevuto negli anni diversi adattamenti sotto forma di manga, pubblicati da Kadokawa e Seikaisha, serie televisive e film anime, prodotti da Studio Deen e dallo studio Ufotable. In Italia sono stati pubblicati il manga Fate/stay night, edito da Star Comics, la serie anime Fate/stay night: Unlimited Blade Works e la trilogia cinematografica Fate/stay night: Heaven's Feel, editi entrambi da Dynit.
Un mito (dal greco mythos) è una narrazione investita di sacralità relativa alle origini del mondo o alle modalità con cui il mondo stesso e le creature viventi hanno raggiunto la forma presente in un certo contesto socio culturale o in un popolo specifico. Di solito tale narrazione riguarda dei ed eroi come protagonisti delle origini del mondo in un contesto soprannaturale. Spesso le vicende narrate (oralmente) nel mito hanno luogo in un'epoca che precede la storia scritta. Nel dire che il mito è una narrazione sacra s'intende che esso viene considerato verità di fede e che gli viene attribuito un significato religioso o spirituale. Ciò naturalmente non implica né che la narrazione sia vera, né che sia falsa. Al tempo stesso il mito è la riduzione narrativa di momenti legati alla dimensione del rito, insieme al quale costituisce un momento fondamentale dell'esperienza religiosa volta a soddisfare il bisogno di fornire una spiegazione a fenomeni naturali o a interrogativi sull'esistenza e sul cosmo. Esistono tre tipi diversi di mito: i miti cosmogonici, i miti eziologici e i miti storici. La disciplina che studia i miti è la mitologia.
Il giardino dell'Eden (o di Eden) è un luogo citato nel libro biblico Genesi. È descritto come il luogo paradisiaco in cui il dio Yahweh pose a vivere Adamo ed Eva, la prima coppia umana (dopo averli creati da un'altra parte), perché se ne prendessero cura. La regione di Eden, in cui Yahweh piantò il giardino, è detta trovarsi a oriente; dal giardino usciva un corso d'acqua che si divideva in quattro rami fluviali: il Tigri, l'Eufrate, il Pison (che circondava la terra di Avila) e il Gihon (che circondava la terra di Kush). "Eden" è un sostantivo ebraico che significa "piacere, delizie", perciò nella Vulgata di Girolamo la locuzione Gan 'Eden (גן עדן) fu tradotta come "paradisus voluptatis", ovvero "giardino/paradiso di delizie" ("paradisus" indicava un tipo di giardino comune nel mondo persiano, il pairidaeza); secondo questa versione "Eden" non indica dunque una regione geografica, trattandosi semplicemente di un attributo del giardino stesso, oppure la regione potrebbe chiamarsi "Delizia", così come il paese in cui Caino fuggirà si chiamerà Nod, "Fuga". Gli studi dell'ultimo secolo hanno invece proposto di far derivare "Eden" dal termine sumerico (adottato anche nelle lingue semitiche) edenu, che significa "steppa, deserto"; con ciò Gan 'Eden (גן עדן) verrebbe ad assumere il significato di "giardino/paradiso nel deserto, oasi"; secondo questa versione "Eden" non indica una regione geografica specifica, ma soltanto una steppa orientale qualsiasi.
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