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Autore principale: Bellumori, Cinzia
Pubblicazione: Firenze : La nuova Italia, 1975
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ITA, Paese: IT
Glauber de Andrade Rocha (Vitória da Conquista, 14 marzo 1939 – Rio de Janeiro, 22 agosto 1981) è stato un regista e sceneggiatore brasiliano. È stato uno dei registi più influenti della storia del cinema in Brasile e una figura chiave di celebre movimento cinematografico Cinema Novo. I suoi film l dio nero e il diavolo biondo e Terra in trance sono considerati i più celebri della sua carriera cinematografica.
Il Cinema Novo (IPA: [siˈne.mɐ ˈno.vu]) fu un movimento cinematografico brasiliano di rinnovamento, influenzato dalla corrente del neorealismo italiano e dal movimento cinematografico francese nato sul finire degli anni ‘50, noto col nome di Nouvelle Vague (nuova onda). Lo spirito generale del movimento può essere espresso dalla frase «Uma câmera na mão e uma idéia na cabeça» (traducibile come "Una macchina da presa in mano e un'idea in testa"). Era questo lo spirito che accompagnava i giovani registi. Tale movimento fu inventato da Glauber Rocha nel Nord-est del Paese, contestualmente alla nascita a Bahia del Tropicalismo
Antonio das Mortes (O Dragão da Maldade contra o Santo Guerreiro) è un film del 1969 diretto da Glauber Rocha. Il film ha vinto il Premio per la regia alla 22ª edizione del Festival di Cannes, nel quale era stato nominato anche per il premio più ambito, la Palma d'oro andata in quell'anno a Se... di Lindsay Anderson. Tale riconoscimento non gli è stato tuttavia sufficiente per entrare nella lista per l'Oscar al miglior film straniero.
Gli spettacoli nell'antica Roma erano numerosi, aperti a tutti i cittadini ed in genere gratuiti; alcuni di essi si distinguevano per la grandezza degli allestimenti e per la crudeltà. I Romani frequentavano di preferenza i combattimenti dei gladiatori, quelli con bestie feroci (venationes), le riproduzioni di battaglie navali (naumachia), le corse di carri, le gare di atletica, gli spettacoli teatrali dei mimi e le pantomime. Quarant'anni dopo l'invettiva di Giovenale (n. tra il 55 e il 60–m. dopo il 127) che rimpiangeva la sobrietà e la severità repubblicana di un popolo che ormai aspirava solo al panem et circenses, al pane e agli spettacoli, Frontone (100-166), quasi con le stesse parole, descriveva sconsolato la triste realtà: La classe dirigente romana considerava infatti suo compito primario quello di distribuire alimenti una volta al mese al popolo e di distrarlo e regolare il suo tempo libero con gli spettacoli gratuiti offerti nelle festività religiose o in ricorrenze laiche.
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Record aggiornato il: 2023-06-29T02:03:48.213Z