Accedi all'area personale per aggiungere e visualizzare i tuoi libri preferiti
Pubblicazione: [Pistoia] : Edizioni del Comune di Pistoia, [1995?]
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
Il monumento votivo militare brasiliano di Pistoia, un tempo noto come cimitero militare brasiliano, è un sacrario militare eretto in onore dei soldati brasiliani caduti durante la seconda guerra mondiale in Italia.
La storia di Pistoia si estende per oltre due millenni. Ricordata come oppidum romano nel II secolo a.C. da Ammiano Marcellino, dopo la caduta dell'Impero romano d'Occidente, nel 477, fu distrutta dagli Ostrogoti. Fu quindi assoggettata al potere dei Longobardi. Durante il dominio di questi ultimi, la città visse un periodo di splendore e forte rinascita economica. Divenuta Comune durante il Medioevo, durante l'epoca rinascimentale fece parte dei territori della signoria medicea, evolutasi in seguito nel Granducato di Toscana. Dopo l'unità d'Italia, la città divenne, con l'avvento del Fascismo, capoluogo dell'omonima provincia.
I memoriali della prima guerra mondiale, siano essi grandi monumenti pubblici o privati, cimiteri di guerra, tombe dedicate al Milite ignoto, parchi o sale-museo, hanno tutti in comune la funzione di commemorare le vittime della Grande guerra. Commissionati da istituzioni locali o nazionali, finanziati dai governi o dalle donazioni di privati, e costruiti in gran parte tra gli anni venti e trenta (ne sorsero 176.000 nella sola Francia), l'interesse per costruire questi memoriali diminuì dopo la seconda guerra mondiale e non crebbe fino agli anni ottanta e novanta, segnando comunque, alle loro origini, un nuovo modo per la società di ricordare i caduti, incluse cerimonie di suffragio periodiche (ancora attuali) e pellegrinaggi (molto comuni nel periodo tra le due guerre). I memoriali sono stati usati dai governi fascisti sorti nel periodo interbellico in Italia e Germania per scopi di propaganda, sfociati nella costruzione di numerosi monumenti per esaltare le vicende belliche e l'orgoglio nazionale; di contrasto, i fautori di una politica totalmente opposta hanno sfruttato i memoriali per ricordare alle folle i lutti della guerra. Infatti, a seconda delle caratteristiche del memoriale, a chi è dedicato o a chi ne ha voluto la costruzione, non sono mancate in alcuni casi polemiche tra partiti opposti, via via attenuatesi nel corso del XX secolo. Lo stile architettonico più comune è il classico abbellito con allegorie e simboli (spesso derivati dalla tradizione cristiana) raffiguranti il sacrificio, la vittoria e la morte. Altri stili architettonici usati sono quello medievale e l'Art déco.
Napoli è una delle città mondiali a maggior densità di risorse culturali, artistiche e monumentali, definita dalla BBC come la città italiana con troppa storia da gestire.Il centro storico partenopeo è stato dichiarato nel 1995 dall'UNESCO Patrimonio Mondiale dell'Umanità. Di seguito una lista dei principali siti di interesse della città.
Alcune catalogazioni sono state accorpate perché sembrano descrivere la stessa edizione. Per visualizzare i dettagli di ciascuna, clicca sul numero di record
Record aggiornato il: 2021-05-26T01:02:18.405Z