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Autore principale: Cicero, Marcus Tullius
Pubblicazione: Torino : Loescher, stampa 1956
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
In Verrem è il nome che si dà ad una serie di orazioni scritte da Cicerone, note anche come Verrine. Furono elaborate nel 70 a.C., in occasione di una causa di diritto penale discussa a Roma, che vedeva come accusatori il popolo della ricca provincia di Sicilia e l'ex propretore dell'isola Gaio Licinio Verre come imputato. L'accusa mossa nei suoi confronti era de pecuniis repetundis, cioè di concussione, reato consumato durante il triennio di governo dal 73 al 71 a.C.. I siciliani, che avevano conosciuto poco tempo prima Cicerone come questore di Lilibeo, gli affidarono l'accusa.
L'oratoria fu una distinta forma della letteratura latina. Rappresentava l'arte del parlare in pubblico con un discorso eloquente ed era strettamente collegata alla retorica, ovvero l'arte del dire, parlare in pubblico e di saper comporre versi per un testo. Nella Roma antica, dove era conosciuta con il nome di Ars dicendi, l'oratoria veniva studiata come una componente della retorica (ossia la composizione e l'esposizione di discorsi), ed era un'abilità importante nella vita pubblica e privata. Quintiliano discusse di oratoria, con regole e modelli definitivi da attuare.
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Record aggiornato il: 2024-06-10T04:36:18.310Z