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Pubblicazione: Firenze : Regione Toscana, 1999
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
In numerosi Stati è attivo un dibattito sull'opportunità di consentire per legge l'aborto volontario, detto anche interruzione volontaria della gravidanza. In genere, nella legislazione, la legittimità dell'interruzione di gravidanza viene contemplata solo sotto una serie di condizioni ben precise, che includono la presenza di ben definite motivazioni, la libera ed esplicita autodeterminazione delle donne, e il fatto che il concepimento sia relativamente recente (prime settimane), ovvero, nel caso di aborto terapeutico, che l'età gestazionale non sia ancora avanzata oltre determinati limiti.
I referendum abrogativi in Italia del 1981 si tennero il 17 maggio ed ebbero ad oggetto cinque distinti quesiti.
Gravidanza o gestazione è lo stato della donna che porta nel proprio utero il prodotto della fecondazione. Il termine gravidanza deriva dall'aggettivo latino gravidus che significa "gravato, appesantito" (derivato a sua volta dall'agg. gravis "pesante"). Gravida o pregna viene detta la donna incinta in quanto porta dentro di sé un carico, un "peso" (gravedo).
La legge 22 maggio 1978, n. 194 è la legge della Repubblica Italiana che ha depenalizzato e disciplinato le modalità di accesso all'aborto.
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