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Pubblicazione: Roma, 2000
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese:
Il termine territorio deriva dal latino territorium, che a sua volta deriva dal termine territor che significa "possessore della terra". Un territorio, quindi, è un'area definita o delimitata che include porzioni di suolo o di acque.
Lo Stato esercita la sovranità su un determinato territorio e costituisce un elemento essenziale. Il territorio comprende: la terraferma che è delimitata da confini che sono stabiliti tramite accordi bilaterali tra gli stati. Oltre alla terraferma il territorio dello Stato comprende: il sottosuolo fino alla profondità raggiungibile dall'uomo lo spazio atmosferico che si trova al di sopra della terraferma; lo Stato ha diritto di impedire a qualsiasi velivolo di sorvolare il proprio territorio senza il suo consenso ex convenzione di Chicago 1954.Lo spazio extraterritoriale è di tutti. Le acque territoriali: zona ecologica esclusiva 200,000 miglia oltre le acque territoriali, include il tratto di mare lungo le coste, convenzione di Montego Bay del 1982 zona riservata all'utilizzazione delle risorse marine ma è consentito il transito di imbarcazioni di altri paesi, posizionamento di cavi, oleodotti e tubature; piattaforma continentale 200'000 miglia dalla costa convenzione di Ginevra 1958 sfruttamento esclusivo e ricerca di gas e petrolio le navi e gli aerei che sono soggetti alla sovranità dello Stato di cui battono bandiera anche quando si trovano al di fuori dei suoi confini. Extraterritorialità la sovranità di uno Stato si estende a parti del territorio che sono oltre i confini dello Stato in spazi internazionali (navi-aerei civili) o di un altro Stato (navi-aerei militari).
I territori d'oltremare britannici (in inglese: British Overseas Territories) sono quattordici entità territoriali sparse per il globo che si trovano sotto la sovranità del Regno Unito.
Territorio, in termini geografici, indica la porzione di spazio che viene identificata per le sue particolarità fisiche come le sue determinate forme anche le diversi trà biologiche, geologiche e gli elementi idrografici. Sempre come territorio vanno intese le differenti qualità di antropizzazione (gruppi umani, insediamenti urbani e/o abitativi in generale) dove lo stesso termine viene però legato ad un senso decisamente più ampio ed utilizzato anche in relazione a discipline od ambiti non strettamente geografici, quali il controllo politico o sociale di un determinato spazio terrestre. Ad oggi il termine territorio, oltre a connotare elementi giurisdizionali (territorio dello Stato, territorio di appartenenza, ecc.) è al centro di numerosi dibattiti e riconsiderazioni, in quanto viene sempre più considerato in relazione agli insediamenti umani, quindi al multiforme concetto di territorializzazione. Quest'ultimo, indica in breve il processo di azione umana su un dato territorio che, partendo da un ipotetico tempo 0, procede mediante la costante evoluzione e cambiamento del gruppo umano che di volta in volta vi si insedia, perpetrando modifiche di differente livello che ne costituiranno poi le caratteristiche effettive e peculiari.
Il Collio (Cuei in friulano, Brda in sloveno) è un'area geografica collinare divisa tra Italia (provincia di Gorizia) e Slovenia (Goriziano), che si estende tra il corso del fiume Isonzo ed il suo affluente di destra, fiume Iudrio, delimitata a sud dalla pianura friulana e a nord dalle frazioni di Mernico (Dolegna del Collio), Cobaler (Canale d'Isonzo) e Lasizze (Canale d'Isonzo), confinando a nord con il territorio della zona delle valli del Natisone e rientrando nella parte italiana nell'UTI Collio - Alto Isonzo.
Il tema dei diritti delle donne si è sviluppato giuridicamente sul finire del XVIII secolo grazie alla Dichiarazione dei diritti della donna e della cittadina (Déclaration des droits de la femme et de la citoyenne, 1791) di Olympe de Gouges, la quale si ispirò al modello della Dichiarazione dei diritti dell'uomo e del cittadino (1789) e della Rivendicazione dei diritti della donna (A Vindication of the Rights of Woman, 1792) di Mary Wollstonecraft.La rivendicazione per le donne dei diritti civili, della condizione economica femminile e dei diritti politici (suffragio femminile) nonché di un miglioramento della condizione femminile costituiscono la base del femminismo a partire dal XIX secolo attraverso la prima ondata femminista e sviluppatasi nel corso del XX secolo. In alcuni paesi questi diritti sono istituzionalizzati o supportati dalla legge, dall'abitudine locale e dal comportamento, mentre in altri vengono ignorati e soppressi. Essi si differenziano dalle nozioni più ampie dei diritti umani attraverso le pretese di un giudizio storico e tradizionale inerente all'esercizio di tali diritti a favore della controparte maschile. I problemi comunemente associati alla nozione di diritti femminili includono, tuttavia non limitandosi ad essi, al diritto all'integrità e all'autonomia corporea, di essere liberi dalla paura di violenza sessuale (più in genere violenza contro le donne), di votare e reggere pubblici uffici, di stipulare contratti legali, di avere uguali diritti nel diritto familiare, di lavorare ed ottenere una retribuzione equa o uguale a quella maschile, di avere diritti riproduttivi, di possedere proprietà ed infine di avere accesso all'istruzione.
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