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Autore principale: Quaresima, Leonardo
Pubblicazione: Firenze : La nuova Italia, 1984
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
Helene Bertha Amalie Riefenstahl, detta Leni, (Berlino, 22 agosto 1902 – Pöcking, 8 settembre 2003) è stata una regista, attrice, produttrice cinematografica, ballerina e fotografa tedesca. Fu celebre soprattutto come autrice di film e documentari che esaltavano il regime nazista e che le assicurarono una posizione di primo piano nella cinematografia tedesca del suo tempo. In seguito si propose come autrice di opere sulle culture tradizionali africane e sulla biologia marina. La sua adesione al nazionalsocialismo fu caratterizzata dall'amicizia e reciproca stima con Adolf Hitler e dalla condivisione dell'estetica nazista, che contribuì a sviluppare e alla quale diede espressione visiva. I contrasti con alcuni gerarchi nazisti, soprattutto con il ministro della propaganda Joseph Goebbels, la spinsero a una progressiva autonomia dal Partito nazista.
Race - Il colore della vittoria (Race) è un film del 2016 diretto da Stephen Hopkins. Film biografico sull'atleta afroamericano Jesse Owens, che vinse quattro medaglie d'oro alle Olimpiadi del 1936 a Berlino, del cast fanno parte Stephan James, nel ruolo di Owens, Jason Sudeikis, Jeremy Irons, William Hurt e Carice van Houten. Il titolo gioca sul doppio significato della parola race, che in inglese significa sia "razza" che "corsa".
Olympia è un film del 1938 diretto da Leni Riefenstahl che documenta i Giochi olimpici di Berlino 1936. Il film, primo documentario mai girato su un'Olimpiade, è diviso in due parti: Olympia - Festa di popoli (in tedesco Olympia: Fest der Völker), lunga 123 minuti, e Olympia - Festa di bellezza (Olympia Fest der Schönheit), lunga 94 minuti. Nel documentario furono utilizzate molte tecniche cinematografiche innovative per l'epoca che successivamente sarebbero diventate standard del cinema: dalle novità sugli angoli delle inquadrature ai primi piani estremi, ai binari nello stadio per fotografare la folla. La tecnica utilizzata è unanimemente ammirata dai critici, anche se sul film sono sorte ovvie controversie per quanto riguarda il contenuto politico.
Il termine Raduno di Norimberga (in lingua tedesca Reichsparteitag, letteralmente «Giornata nazionale del partito») si riferisce ai congressi tenuti dal Partito nazista in Germania dal 1923 al 1938. Dopo l'ascesa al potere di Adolf Hitler nel 1933 fu definitivamente stabilito di tenere i raduni a Norimberga con cadenza annuale e di trasformarli in imponenti manifestazioni propagandistiche circondate da imponenti elementi scenografici progettati dall'architetto Albert Speer in un'apposita area della città.
Gli spettacoli nell'antica Roma erano numerosi, aperti a tutti i cittadini ed in genere gratuiti; alcuni di essi si distinguevano per la grandezza degli allestimenti e per la crudeltà. I Romani frequentavano di preferenza i combattimenti dei gladiatori, quelli con bestie feroci (venationes), le riproduzioni di battaglie navali (naumachia), le corse di carri, le gare di atletica, gli spettacoli teatrali dei mimi e le pantomime. Quarant'anni dopo l'invettiva di Giovenale (n. tra il 55 e il 60–m. dopo il 127) che rimpiangeva la sobrietà e la severità repubblicana di un popolo che ormai aspirava solo al panem et circenses, al pane e agli spettacoli, Frontone (100-166), quasi con le stesse parole, descriveva sconsolato la triste realtà: La classe dirigente romana considerava infatti suo compito primario quello di distribuire alimenti una volta al mese al popolo e di distrarlo e regolare il suo tempo libero con gli spettacoli gratuiti offerti nelle festività religiose o in ricorrenze laiche.
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