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Autore principale: Corretti, Gilberto <1941->
Pubblicazione: Firenze : Alinea, [2006]
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
L'arte, nel suo significato più ampio, comprende ogni attività umana – svolta singolarmente o collettivamente – che porta a forme di creatività e di espressione estetica, poggiando su accorgimenti tecnici, abilità innate o acquisite e norme comportamentali derivanti dallo studio e dall'esperienza. Pertanto l'arte è un linguaggio, ossia la capacità di trasmettere emozioni e messaggi. Tuttavia non esiste un unico linguaggio artistico e neppure un unico codice inequivocabile di interpretazione. Nel suo significato più sublime l'arte è l'espressione estetica dell'interiorità e dell'animo umano. Rispecchia le opinioni, i sentimenti e i pensieri dell'artista nell'ambito sociale, morale, culturale, etico o religioso del suo periodo storico. Alcuni filosofi e studiosi di semantica, invece, sostengono che esista un linguaggio oggettivo che, a prescindere dalle epoche e dagli stili, dovrebbe essere codificato per poter essere compreso da tutti, tuttavia gli sforzi per dimostrare questa affermazione sono stati finora infruttuosi. L'arte può essere considerata anche una professione di antica tradizione svolta nell'osservanza di alcuni canoni codificati nel tempo. In questo senso le professioni artigianali – quelle cioè che afferiscono all'artigianato – discendono spesso dal Medioevo, quando si svilupparono attività specializzate e gli esercenti arti e mestieri vennero riuniti nelle corporazioni. Ogni arte aveva una propria tradizione, i cui concetti fondamentali venivano racchiusi nella regola dell'arte, cui ogni artiere doveva conformarsi.
L'area delle arti visive (o arti visuali) è estremamente ampia essendo definibile in tal modo qualunque forma artistica che abbia come risultato un oggetto visibile. Altre arti, quali il teatro, la musica o l'opera, costituiscono invece categorie a sé stanti di tipo figurativo, pur con confini non sempre ben definiti: vedi ad esempio la body art o l'arte interattiva, o anche il cinema, che può incorporare differenti forme artistiche e performative. Nella società contemporanea la cultura visiva ha assunto un'enorme importanza; più recentemente l’arte digitale e la new media art hanno guadagnato un ruolo non trascurabile in una cultura sempre più dominata dal visuale. Nel multiforme scenario delle arti contemporanee le ultime tendenze digitali si stanno addentrando in un nuovo territorio dell'arte, che si pone oggi una sfida sempre più importante: quella di confermarsi uno specifico valore di mercato, aprendo nuove opportunità di fruizione e di consumo (dalle arti digitali alla fotografia digitale, dalla musica agli audiovisivi) "in un continuo confronto e in un continuo tentativo di superamento dell’arte contemporanea". Dalla seconda metà del XX secolo, critici e storici dell'arte hanno preferito allargare la più generica espressione "arte figurativa" a quella più specifica di "arte visiva", riferita alla molteplicità di attività creative che non comprendono soltanto le tradizionali discipline come la pittura e la scultura. Il panorama dell'arte è dunque fortemente cambiato, pertanto rientrano nel campo delle arti visive anche la fotografia, la performance, la body-art, l’assemblage, la video art, l’happening, la land art.
L'Accademia delle Arti del Disegno è un'associazione privata con sede in Firenze. Essa è l'Istituzione erede della più antica accademia artistica fondata da un potere pubblico nel mondo. La sua creazione con il nome di Accademia del Disegno risale al gennaio 1563. Nel 1784, a seguito di una profonda riforma, il nome mutò in Accademia di belle arti di Firenze, furono potenziate le funzioni di insegnamento. All'interno dello stesso Ente convissero l'Istituto scuolastico vero e proprio (pressocchè di nuopva formazione) e il Collegio dei Professori, erede della più antica istituzione anche per la sua composizione onorifica e al quale furono mantenute soltanto alcune preprogative di giudizio sull'operato delle singole scuole dell'Accademia: la promozione di alcuni premi artistici, il giudizio in concorsi nazionali e la gestione di parte del patrimonio. A seguito Il Collegio dei professori assunse nuovamente il nome di Accademia delle Arti del Disegno a seguito delle riforme attuativa degli indirizzi stabiliti con la riforma della scuola Gentile. Dal 1938 ha assunto nuovamente una sua autonomia ereditando le funzioni, le prerogative e parte del patrimonio dell'Accademia del Disegno. Oggi è una associazione organizzata in 5 Classi di discipline (Pittura, Scultura, Architettura, Discipline Umanistiche e Storia dell'Arte), che si occupa di tutela del patrimonio, di studio e sviluppo delle discipline artistiche, umanistiche e scientifiche organizzando e promuovendo il dialogo tra saperi. Il presidente in carica dal 2015 è la prof.ssa Cristina Acidini, il presidente emerito, il cui titolo è stato conferito nello stesso Collegio dei Professori, è il prof. arch. Luigi Zangheri.
Le arti applicate rappresentano l'insieme delle applicazioni di forme d'arte alla progettazione e alla decorazione di oggetti per renderli esteticamente gradevoli. Il termine si distingue da quello di belle arti, che mira a fornire stimoli intellettuali ed estetici piuttosto che funzionali. Le arti applicate sono uno stile artistico più interessato alla realizzazione degli oggetti industriali. Sono considerate arti applicate il disegno industriale, la grafica, il design della moda, il design degli interni e le arti decorative. In un contesto creativo e/o astratto, anche l'architettura e la fotografia possono essere considerate arti applicate. Movimenti di arte applicata sono il Bauhaus, l'Arts and Crafts, l'Art Nouveau e l'Art déco.
L'arte figurativa, a differenza dell'arte astratta, riguarda la rappresentazione di immagini riconoscibili del mondo intorno a noi, a volte fedeli e accurate, a volte altamente distorte. Alcuni degli stili artistici sono essenzialmente figurativi come gli stili del Rinascimento, Barocco e del Realismo. Per contro, molti movimenti più recenti come l'Impressionismo o l'Espressionismo sono anche figurativi, ma meno preoccupati per il mimetismo con la realtà. Infine, il Fotorealismo e l'Iperrealismo sono movimenti attuali di rappresentazione di soggetti riconoscibili. Il termine arti figurative viene anche usato per denotare collettivamente le attività artistiche che si basano sulle figure, cioè pittura, disegno, grafica, architettura, scultura e altre arti plastiche.
Design pattern (traducibile in lingua italiana come schema progettuale, schema di progettazione, o schema architetturale), in informatica e specialmente nell'ambito dell'ingegneria del software, è un concetto che può essere definito "una soluzione progettuale generale ad un problema ricorrente". Si tratta di una descrizione o modello logico da applicare per la risoluzione di un problema che può presentarsi in diverse situazioni durante le fasi di progettazione e sviluppo del software, ancor prima della definizione dell'algoritmo risolutivo della parte computazionale. È un approccio spesso efficace nel contenere o ridurre il debito tecnico. I design pattern orientati agli oggetti tipicamente mostrano relazioni ed interazioni tra classi o oggetti, senza specificare le classi applicative finali coinvolte, risiedendo quindi nel dominio dei moduli e delle interconnessioni. Ad un livello più alto sono invece i pattern architetturali che hanno un ambito ben più ampio, descrivendo un pattern complessivo adottato dall'intero sistema, la cui implementazione logica dà vita a un framework.
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