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Autore principale: Belluomini, Alessandra: Pucci
Pubblicazione: Pontedera : Bandecchi & Vivaldi, 2002
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
Emilio Mantelli (Genova, 17 febbraio 1884 – Verona, 11 novembre 1918) è stato un pittore e incisore italiano. Nato a Genova, si trasferisce con la sua famiglia alla Spezia, dove completa gli studi e svolge la maggior parte della sua attività. Segue a Firenze lezioni di pittura con Giovanni Fattori e stringe amicizia con Lorenzo Viani. Soggiorna poi a Venezia ed è poi a Parigi fino al 1908. Oltre alla pittura si dedica anche alle tecniche dell'incisione, in particolare alla Xilografia, tecnica con cui, a partire dal 1911, realizza un nutrito corpus di illustrazioni per l'L'Eroica di Cozzani, rivista madre della rinascita xilografica italiana nata proprio alla Spezia in quegli anni. Nel 1914 partecipa alla XI Biennale di Venezia con alcune sue xilografie. Nel 1915 fu presente alla III Esposizione della Secessione Romana e alla Permanente di Milano nella Mostra dell'Incisione Italiana. Nel 1916 parte per il fronte, dove incide diverse xilografie ispirate a soggetti militari, pur continuando la sua collaborazione con L'Eroica. Contratta una malattia, muore a Verona nel 1918. Il suo stile espressionista si caratterizza per il rifiuto dell'accuratezza del tratto e della raffinatezza del linearismo liberty, elaborando per tutta la sua breve vita d'artista la ricerca di un'immediatezza impulsiva ed efficace.
Anselmo Bucci (Fossombrone, 25 maggio 1887 – Monza, 19 novembre 1955) è stato un pittore, incisore e scrittore italiano, fra gli iniziatori del movimento artistico del Novecento nel 1922 a Milano.
Espressionismo è il termine con il quale si usa definire la propensione di un artista a esaltare, esasperandolo, il lato emotivo della realtà rispetto a quello percepibile oggettivamente. Questo orientamento artistico si diffuse nei primi anni del Novecento e aveva come centro d'irradiazione la Germania. In senso linguistico, strettamente relazionato al significato che la parola espressionismo evoca, anche artisti come El Greco possono essere riletti come artisti espressionisti, ma storicamente "espressionismo" è un movimento culturale europeo circoscrivibile a circa un ventennio che coincide con i primi anni del 1900, inquadrabile nelle cosiddette avanguardie artistiche e sviluppato soprattutto in Germania tra il 1905 e il 1925. Si oppone concettualmente al razionalismo o — più precisamente — all'architettura sachlich, detta anche "oggettiva".
L'arte, nel suo significato più ampio, comprende ogni attività umana – svolta singolarmente o collettivamente – che porta a forme di creatività e di espressione estetica, poggiando su accorgimenti tecnici, abilità innate o acquisite e norme comportamentali derivanti dallo studio e dall'esperienza. Pertanto l'arte è un linguaggio, ossia la capacità di trasmettere emozioni e messaggi. Tuttavia non esiste un unico linguaggio artistico e neppure un unico codice inequivocabile di interpretazione. Nel suo significato più sublime l'arte è l'espressione estetica dell'interiorità e dell'animo umano. Rispecchia le opinioni, i sentimenti e i pensieri dell'artista nell'ambito sociale, morale, culturale, etico o religioso del suo periodo storico. Alcuni filosofi e studiosi di semantica, invece, sostengono che esista un linguaggio oggettivo che, a prescindere dalle epoche e dagli stili, dovrebbe essere codificato per poter essere compreso da tutti, tuttavia gli sforzi per dimostrare questa affermazione sono stati finora infruttuosi. L'arte può essere considerata anche una professione di antica tradizione svolta nell'osservanza di alcuni canoni codificati nel tempo. In questo senso le professioni artigianali – quelle cioè che afferiscono all'artigianato – discendono spesso dal Medioevo, quando si svilupparono attività specializzate e gli esercenti arti e mestieri vennero riuniti nelle corporazioni. Ogni arte aveva una propria tradizione, i cui concetti fondamentali venivano racchiusi nella regola dell'arte, cui ogni artiere doveva conformarsi.
Le incisioni rupestri (dette anche petroglifi o graffiti) sono segni scavati nella roccia con strumenti appuntiti di vario genere, come una punta di roccia più dura a forma di scalpello, utilizzando una tecnica di picchiettatura, guidata o meno da un percussore o una punta metallica (tipo pugnale, di bronzo o di ferro), o per mezzo di una tecnica di raschiatura a graffio, da cui il nome graffito. Le figure formate in alcuni casi, da una fitta concentrazione di buchi, dette coppelle, si pensa potessero essere ricoperte di sostanze coloranti, in alcuni casi servivano per veicolare il sangue di animali sacrificati, durante riti animistici. Si trovano incisioni rupestri ancestrali a partire da quando è comparso l'Homo sapiens, fino in epoca recente. In tutto il mondo solitamente si trovano in alpeggi da pascolo, vicino a fonti e a laghi. Rappresentano sia realtà della vita quotidiana pastorale e agricola, sia figure simboliche e fantastiche. L'interpretazione di queste figure è discussa e varia da quella magico-simbolica, legata a riti religiosi di tipo sciamanico, a quella di figure fatte prevalentemente per passatempo da pastori fermi a guardia di greggi che pascolavano nei dintorni o che si abbeveravano. Per l'osservazione il momento migliore è l'alba o il tramonto, a causa delle ombre marcate create dai raggi solari radenti, che le rendono più facilmente visibili.
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