Accedi all'area personale per aggiungere e visualizzare i tuoi libri preferiti
Fa parte di: Italia Toscana Firenze 13 Gallerie Sa-St
Serie: Catalogo ; 7
Fa parte di: Italia Toscana 7 Firenze 5
Serie: Catalogo ; 7
Giovanni Carandente (Napoli, 30 agosto 1920 – Roma, 7 giugno 2009) è stato un critico d'arte, collezionista d'arte e storico dell'arte, docente, dirigente e giornalista italiano.
Il surrealismo femminile è un paradigma culturale, in particolare artistico-poetico, nato nel Novecento e sviluppatosi all'interno del movimento surrealista con caratteristiche peculiari proprie, se pure espresse in maniera eterogenea, che lo distinguono dalla produzione surrealista maschile. Gli studi sulle surrealiste risalgono soltanto al 1977 con la pubblicazione di La femme surréaliste. Da quel momento, in diversi Paesi, l'attenzione per le artiste e le scrittrici surrealiste è man mano aumentata, manifestandosi attraverso recensioni, nuove edizioni, raccolte ed esposizioni volte ad evidenziarne la produzione ed a valorizzarne la peculiarità.Se non esistono studi esaurienti sulla partecipazione delle donne al surrealismo, dato il numero elevato di autrici, prima del 1977 il contributo femminile al surrealismo è stato generalmente ignorato da critici e studiosi, nonostante ciò significhi ignorare buona parte del movimento surrealista. Sebbene le artiste e le scrittrici surrealiste siano state apprezzate dagli esponenti maschili del movimento, con i quali hanno spesso collaborato, lo stesso Breton aveva dato loro poco spazio nei propri scritti teorici, nonostante avesse affermato insieme ad Éluard che «il pensiero non ha sesso». Il proliferare degli studi di genere dalla fine del ventesimo secolo ha talora prodotto una reazione contraria, in qualche caso perfino fra le stesse surrealiste, che talvolta li considerano una sorta di segregazione. Eppure la distinzione, a differenza di semplici raggruppamenti per nazionalità o di altro tipo, riconduce alla contrapposizione tra la donna intesa come categoria rappresentativa formata dalle proiezioni dell'inconscio maschile eterosessuale e le donne surrealiste, intese come gruppo di individui per il quale il surrealismo riveste un ruolo significativo nell'espressione del soggetto femminile autonomo.Negli anni ottanta il rinnovato interesse per il surrealismo, ed in particolare per il ruolo delle donne nelle avanguardie del periodo fra le due guerre mondiali nell'ambito del dibattito sulla nozione di genere, ha favorito la riscoperta di artiste che erano state dimenticate, se pure molto attive.Dai cataloghi di mostre e dai periodici consultati per la pubblicazione dell'antologia Surrealist Women Penelope Rosemont, surrealista a propria volta, ha trascritto circa trecento nomi di donne aderenti al surrealismo. Fra le tante ha selezionato coloro le quali hanno dimostrato un'attiva partecipazione al movimento inteso come avventura e progetto rivoluzionario collettivi, suddividendone i profili in base ad un criterio cronologico.
Il Palazzo delle Esposizioni è un edificio di stile neoclassico, sito in Roma, in via Nazionale. Progettato da Pio Piacentini sin dal 1877, fu inaugurato nel 1883. Il palazzo è stato sede di numerose manifestazioni e mostre d'arte. L'edificio è di proprietà del comune di Roma, che lo gestisce tramite l'Azienda Speciale Palaexpo, ente comunale dipendente dall'assessorato alle Politiche Culturali e Centro Storico. Durante l'epoca fascista la sua facciata in occasione di alcune mostre (Mostra della Rivoluzione Fascista, Mostra Augustea della Romanità) fu temporaneamente modificata perché il suo stile fu considerato non al passo con i tempi. Nel corso del tempo il Palazzo delle Esposizioni è stato più volte restaurato e adeguato funzionalmente. Tra i principali restauri vanno segnalati quelli del 1981-1989 su progetto di Costantino Dardi, e quello del 2003-2007 dello studio ABDR, Maria Laura Arlotti, Michele Beccu, Paolo Desideri, Filippo Raimondo, in occasione del quale è stato anche ricostruito, in chiave bioclimatica e con tecnologie e materiali contemporanei, il volume originario della "Serra" vetrata. Dal 1927 al 2004 è stato la sede degli uffici e delle mostre della Quadriennale di Roma e rimane la sede privilegiata delle mostre della Quadriennale d'Arte.Il Palazzo è dotato di una Sala Cinema da 139 posti, di un Auditorium di 90 posti e del Forum (sala polifunzionale), oltre a una caffetteria, un ristorante per 240 persone e una libreria.
Record aggiornato il: 2025-09-23T02:03:46.155Z