Accedi all'area personale per aggiungere e visualizzare i tuoi libri preferiti
Autore principale: De Giuli, Alessandro; Naddeo, Ciro Massimo
Pubblicazione: Firenze : Alma, 1998
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
Il cinese standard, talvolta detto anche mandarino standard (dall'inglese Standard Mandarin), mandarino moderno standard e cinese moderno standard, è la varietà standard per la lingua cinese, ufficializzata per la prima volta nel 1932 in quella che era allora la Repubblica di Cina. È una delle sei lingue ufficiali dell'ONU ed è attualmente adottata come lingua ufficiale dalla Repubblica Popolare Cinese (in base alla Costituzione del 1949), da Taiwan e da Singapore. In quanto varietà standard, è dotata di un vocabolario, grammatica e pronuncia standardizzati. Sebbene si tratti della stessa lingua, essa ha nomi ufficiali diversi a seconda dello stato: nella Repubblica Popolare Cinese, si chiama Putonghua (普通話T, 普通话S, pǔtōnghuàP, letteralmente "lingua, parlata comune"), a Taiwan si chiama Guoyu (國語T, 国语S, guóyǔP, Kuo-yüW, letteralmente "lingua nazionale"), mentre a Singapore e in Malaysia viene chiamata Huayu (華語T, 华语S, huáyǔP, letteralmente "lingua cinese"). Il cinese standard, siccome si basa come pronuncia sul Dialetto di Pechino, viene solitamente raggruppato nella famiglia detta "cinese mandarino", parlata nel settentrione. Questa varietà, secondo Ethnologue 2020, ha 1,12 miliardi di parlanti (la lingua cinese in totale ne ha 1,3 miliardi) e, come numero di parlanti madrelingua L1, è la lingua più diffusa al mondo. Come parlanti totali, al 2020 è appena dietro l'inglese.
La lingua standard è la varietà di una lingua considerata più prestigiosa, solitamente per motivi storico-politici. Come tale, si oppone in primo luogo ai dialetti delle varie lingue locali, ma anche alle varianti regionali di una determinata lingua come ad esempio l'italiano regionale. Le varietà linguistiche che non corrispondono alla sua norma vengono raccolte sotto il termine di substandard.
Il francese (français, AFI: [fʁɑ̃ˈsɛ]) è una lingua appartenente al gruppo delle lingue romanze della famiglia delle lingue indoeuropee. Diffusa come lingua materna nella Francia metropolitana e d'oltremare, in Canada (principalmente nelle province del Québec e del Nuovo Brunswick, ma con una presenza significativa anche in Ontario e Manitoba), in Belgio, in Svizzera, presso numerose isole dei Caraibi (Haiti, Dominica, Santa Lucia) e dell'Oceano Indiano (Mauritius, Comore e Seychelles), in Lussemburgo e nel Principato di Monaco, è lingua ufficiale di circa 30 stati ripartiti su tutti i continenti (come eredità dell'impero coloniale francese e della colonizzazione belga), oltre che di numerose organizzazioni internazionali come l'ONU, la NATO, il Comitato Olimpico Internazionale e l'Unione postale universale. Costituisce inoltre, insieme con l'inglese e il tedesco, una delle tre lingue di lavoro dell'Unione europea. In Italia è parlato e tutelato in Valle d'Aosta, dove gode di uno status di coufficialità con l'italiano. Sebbene non sia ai primissimi posti tra le lingue più parlate del mondo per numero di madrelingua (77,3 milioni secondo Ethnologue, 2020), essa costituisce invece la seconda per diffusione (dopo l'inglese) per numero di paesi in cui è ufficiale e per numero di continenti in cui è parlata. Le stime dei locutori totali sono difficili a causa della diffusione maggiore del francese come lingua seconda che come lingua materna e del grosso peso che hanno nella demografia di questa lingua i vasti territori dell'Africa francofona, in cui l'avanzare della conoscenza del francese è in costante crescita grazie alla scolarizzazione e per i quali non sono sempre disponibili statistiche precise o aggiornate. Tuttavia secondo le stime dell'Organizzazione internazionale della francofonia, vi sono nel mondo circa 277 milioni di locutori (è la quinta lingua più parlata al mondo in base al numero di parlanti totali). Ma, come numero di parlanti nativi (L1), è la numero 17. Attualmente il francese è la seconda lingua più insegnata al mondo dopo l'inglese, anche grazie a una capillare rete di servizi linguistici e culturali incentrati sui Centres culturels français (CCF, dipendenti dalle Ambasciate) e sulle sedi dell'Alliance française.
ISO 639 è uno standard internazionale per la classificazione dei linguaggi e dei gruppi di linguaggi, e attribuisce loro un codice identificativo univoco. Lo scopo dell'ISO 639 è creare un catalogo universalmente riconosciuto di codici convenzionali che vengono univocamente associati ai singoli linguaggi senza ambiguità. Il termine linguaggio include diverse forme di comunicazione non solo limitate alle lingue parlate ma include anche lingue estinte o storiche, gruppi linguistici o macro-lingue o macro-linguaggi, varianti linguistiche, dialetti come anche forme di comunicazione non parlata come il linguaggio dei segni. Sono invece esclusi i linguaggi usati in campo informatico. L'ISO 639 è stato approvato per la prima volta nel 1967, ma si compone di differenti sezioni (numerate da -1 a -6) che sono state pubblicate e aggiornate più volte nel corso degli anni fino al XXI secolo estendendo di volta in volta la precedente versione ISO. Gli standard più comunemente utilizzati sono l'ISO 639-1 e l'ISO 639-3. I codici identificatori forniti dall'ISO 639 possono essere utilizzati in molti ambiti e applicazioni, ad esempio per indicare in che linguaggio è scritto un testo o un sito web, per identificare la lingua di provenienza di un termine definito in un dizionario, i linguaggi gestiti da un software, la denominazione di una località, ecc. Per questo motivo l'ISO 639 trova largo impiego nel campo dell'informatica, del web design, e nella gestione degli archivi bibliografici.
L'hindi (/ˈindi/; nome nativo हिन्दी o हिंदी in devanagari, IPA [hɪnd̪iː]) è una lingua, o un continuum dialettale di lingue, del subcontinente indiano, ed è parlata soprattutto nell'India settentrionale e centrale. Fa parte delle lingue di ceppo indoeuropeo. Data la molteplicità di dialetti, è stato riconosciuto il primato al dialetto khari boli, parlato in un'area prossima a Delhi. Sulla base di questo dialetto, ha preso forma il cosiddetto hindi standard, che è ciò che s'intende come hindi in senso stretto. L'hindi è una delle 22 lingue ufficialmente riconosciute dall'allegato VIII della Costituzione dell'India, ed è, insieme all'inglese, una delle due lingue ufficiali del paese: la stessa costituzione indiana è scritta in inglese e in hindi. È la quarta lingua più parlata come madrelingua al mondo, dopo il cinese mandarino, l'inglese e lo spagnolo.
Alcune catalogazioni sono state accorpate perché sembrano descrivere la stessa edizione. Per visualizzare i dettagli di ciascuna, clicca sul numero di record
Record aggiornato il: 2024-06-11T03:41:56.821Z