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Titolo uniforme: Judaica. 2
Autore principale: Scholem, Gershom
Pubblicazione: Firenze : Giuntina, 2015
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: it
L'ebraismo rabbinico (o rabbinismo) (in ebraico: Yahadut Rabanit - יהדות רבנית) è la forma tradizionale di ebraismo a partire dal VI secolo dell'era volgare, dopo la codificazione del Talmud babilonese. Iniziato dal giudaismo farisaico, l'Ebraismo rabbinico divenne la corrente predominante all'interno della Diaspora ebraica tra i secoli II e VI, con la redazione della Legge orale (Mishnah) e del Talmud quali interpretazioni autorevoli delle Sacre Scritture ebraiche e per incoraggiare la pratica dell'ebraismo, in assenza dei sacrifici al Tempio di Gerusalemme e non più possibili le altre osservanze relative. L'ebraismo rabbinico si basa sulla convinzione che sul Monte Sinai, Mosè abbia ricevuto la Torah (Pentateuco) direttamente da Dio, insieme ad una spiegazione orale supplementare della Rivelazione, cioè la "Legge orale", che è stata trasmessa da Mosè al popolo israelita in forma orale.
Il termine giudeo-cristianesimo indica le comunità dei primi cristiani, cioè gli ebrei (e, nel caso della Chiesa gerosolimitana, anche i gentili) che costituivano i nuclei originali del gruppo di seguaci del galileo Gesù di Nazareth. Essi, in quanto ebrei insieme al loro maestro, rispettavano le prescrizioni della Legge mosaica contenute nella Torah (circoncisione, tabù alimentari, Shabbat, preghiera e festività ebraiche ecc.). Dagli altri movimenti giudaici venivano chiamati Notzrim (nazareni), in quanto seguaci di Gesù di Nazareth. Il termine viene utilizzato per indicare anche alcune sette che discendevano più o meno direttamente dalle comunità cristiane primitive: nazareni, ebioniti, elcasaiti e altri gruppi relativi a questi; essi sono citati nei frammenti dei vangeli apocrifi indicati come Vangeli giudeo-cristiani. I giudeo-cristiani erano i membri originali della setta giudaica che più tardi divenne il cristianesimo vero e proprio. Nella fase più precoce la comunità era composta da tutti gli ebrei, sia giudei che galilei, i quali avevano accettato Gesù come una persona venerabile, un maestro, un messia o il redentore d'Israele. Nel momento in cui il cristianesimo si separa dal giudaismo, dalle sue radici ebraiche e da Gerusalemme, i giudeo-cristiani diventarono solo un filone della comunità cristiana mediterranea, ed iniziarono ad essere emarginati dai cristiani gentili perché continuavano a considerarsi ebrei e a seguire la Legge mosaica. I giudeo-cristiani differivano dai successivi cristiani di origine ellenistica perché si sentivano totalmente ebrei e si comportavano come tali, aderendo in modo completo a tutti i principi e le pratiche ebraiche del periodo del Secondo Tempio: osservanza della Legge mosaica, 613 mitzvot, preghiera, festività e calendario ebraico, Shabbat, circoncisione, dieta kosher, culto della sinagoga, sacrifici nel Tempio ecc. Il termine giudeo-cristiano appare nei testi storici che mettevano in contrasto i cristiani di origine ebraica con i cristiani gentili, nella discussione della chiesa dell'Età Apostolica e in dispute successive. Tra i principali e più importanti giudeo-cristiani troviamo i discepoli di Gesù, Giacomo il Giusto e Paolo di Tarso (quest'ultimo era originariamente un fariseo). Alister McGrath, professore di teologia storica all'Università di Oxford, sostiene che durante il I secolo d.C. i giudeo-cristiani erano ebrei totalmente devoti. Essi differivano dagli altri ebrei contemporanei solo nella loro accettazione di Gesù come messia.
Gershom Scholem (Berlino, 5 dicembre 1897 – Gerusalemme, 21 febbraio 1982) è stato un filosofo, teologo e semitista israeliano, proveniente da una famiglia ebraica di origine tedesca.
Schulim Vogelmann è una collana editoriale della casa editrice La Giuntina, diretta da Daniel Vogelmann. La collana prende il nome dal padre dell'editore, sopravvissuto ad Auschwitz, unico italiano presente nella lista di Oskar Schindler. La collana si occupa appunto di memoria dell'Olocausto, letteratura yiddish, spiritualità ebraica, letteratura israeliana e temi correlati.
Il giudaismo indica le caratteristiche distintive dell'ethnos ebraica. Il termine deriva dal latino Iudaismus, coniato sul greco Ἰουδαϊσμός e ad esso corrisponde in ebraico יהדות, Yahadut. Tutti questi vocaboli traggono origine dal nome ebraico di persona e di tribù יהודה, Yehudah, colui il quale rende lode a Dio ossia "Giuda". Il termine può essere utilizzato anche per indicare tutta la storia del popolo ebraico, della sua religione e cultura, ma più spesso è associato a un aggettivo che caratterizza una particolare fase storica: es. "giudaismo rabbinico". In altre lingue la parola giudaismo indica soprattutto la professione religiosa dei giudei e la storia della loro fede, mentre in italiano sono prevalsi per questo significato i termini ebraismo ed ebrei.
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