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Autore principale: Macdonald, Dwight
Serie: Tascabili e/o. Piccola Biblioteca Morale
Con cultura di massa si indicano i valori, le idee e le prassi condivise per strati sociali ad ampia diffusione nella società contemporanea, i cui contenuti vengono trasmessi principalmente dai mezzi di comunicazione di massa. L'espressione è talora usata in opposizione a quella di cultura alta, o d'élite, riferita alle fasce sociali dominanti nel campo simbolico della cultura. In posizione intermedia si colloca il segmento detto Middlebrow (o Midcult, secondo Macdonald).
Middlebrow (it.: "fronte-media", da porsi in relazione alle analoghe e contrapposte forme Highbrow, fronte alta, e Lowbrow, fronte bassa, la cui origine è associata a considerazioni fisiognomiche/frenologiche), é in termine della lingua inglese utilizzato nella sociologia della cultura e nella critica per indicare, spesso in contesti polemici, una categoria di prodotti culturali e artistici (in particolar modo letterari) che si offrono al pubblico per le loro caratteristiche di facile accesso e fruizione (in termini di sforzo culturale richiesto per la loro comprensione). Per le sue caratteristiche intrinseche, tale produzione si colloca in posizione intermedia rispetto alle classiche suddivisioni in cultura alta e bassa. Compongono il middlebrow, in campo letterario, i "prodotti" appartenenti a quel panorama costituito da letteratura di genere, consumo e intrattenimento, legati alla società e alla cultura di massa e all'orizzonte di "mercificazione" della cosiddetta industria culturale. La cultura middlebrow è stata definita come una "forma parassitaria", il cui "statuto ibrido", per autodefinirsi,, dipende da entrambi gli estremi, alto e basso: del primo è succube per imitazione, dal secondo dipende per negazione. Lo stesso termine viene impiegato anche come sostantivo per indicare le persone o le platee sociali che si nutrono di tali prodotti culturali o alle quali tali produzioni sono destinate: l'uso in tale accezione, tuttavia, è molto più connotata in senso negativo, se non addirittura intriso di intenti spregiativi, con esiti semantici a volte percepiti perfino oltre il limite dell'insulto. L'emergere di quest'area intermedia (con la conseguente necessità di un termine in grado di definirla) è l'esito di un processo socioculturale che si lega, in generale, allo sviluppo industriale e al delinearsi di una sempre più evidente ed espansiva classe media, un segmento affluente della stratificazione sociale che, pur non avendone ereditato i privilegi delle classi superiori, nel sistema di valori e nelle aspirazioni di queste ultime è stata pur sempre formata ed educata.
Masscult and Midcult è un saggio di sociologia della cultura e della comunicazione di massa, opera di Dwight Macdonald (1906 – 1982), critico letterario e pensatore anarchico americano. Lo scritto muove una critica sociale radicale che verte sulle categorie di produzione e fruizione della cultura nella realtà massificata a cavallo degli anni '50 e '60 negli Stati Uniti d'America. Il saggio si inserisce nel solco di una polemica latente, e a tratti molto accesa, nei confronti dei fenomeni di degenerazione del gusto nell'emergente middle class borghese. Si tratta di una controversia già esplosa nella temperie culturale dell'Inghilterra degli anni '20 e '30, che, tra i suoi iniziatori, aveva avuto la scrittrice Virginia Woolf, che, in un celebre scritto, si era scagliata contro il travisamento della cultura operato dal fenomeno detto Middlebrow. Il saggio ha conosciuto varie edizioni in lingua originale ed è stato tradotto in diverse altre lingue tra cui anche l'italiano, più volte a partire dalla prima traduzione, pubblicata nel 1964. Entrambi i termini che campeggiano nel titolo sono parole d'autore, frutto dell'onomaturgia di Macdonald che preferì coniarle per potersene servire in luogo di Middlebrow e Mass culture, non volendo nemmeno riconoscere, a queste due categorie, lo statuto di "culture".
Il sostantivo tedesco Kitsch /ˈkɪtʃ/ indica lo stile di oggetti presuntamente artistici, ma in realtà di cattivo gusto.Il kitsch è spesso associato a tipi di arte sentimentali, svenevoli e patetici; il termine può comunque essere utilizzato per descrivere un oggetto artistico che presenta una qualsiasi mancanza: una delle caratteristiche di questo tipo di arte consiste, infatti, nel tendere ad essere una imitazione sentimentale superficiale. Si sottolinea spesso la mancanza, negli oggetti chiamati kitsch, del senso di creatività ed originalità propri dell'autentica arte. Una definizione generica adottata nell'architettura e nel design indica come kitsch qualsiasi oggetto la cui forma non derivi dalla funzione. In realtà l'evoluzione del termine è stata ampia e, sebbene ancora oggi conservi quel significato, connotazioni meno "superficiali" sono state attribuite ad esso. Ne deriva che artisti o artigiani possono deliberatamente ricorrere al kitsch come forma di espressione. Prodotti contemporanei caratterizzati nelle intenzioni o negli esiti da risultati esteticamente ambigui vengono spesso definiti trash.
Con cultura di massa si indicano i valori, le idee e le prassi condivise per strati sociali ad ampia diffusione nella società contemporanea, i cui contenuti vengono trasmessi principalmente dai mezzi di comunicazione di massa. L'espressione è talora usata in opposizione a quella di cultura alta, o d'élite, riferita alle fasce sociali dominanti nel campo simbolico della cultura. In posizione intermedia si colloca il segmento detto Middlebrow (o Midcult, secondo Macdonald).
Record aggiornato il: 2023-06-29T01:52:11.047Z