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Autore principale: Quarzo, Guido
Serie: Le letture. Quinto livello. Copertina arancio : per chi ormai legge qualsiasi cosa (o quasi) ; 86
Serie: Le letture. Quinto livello. Copertina arancio : per chi ormai legge qualsiasi cosa (o quasi)
Serie: Le letture. Copertina arancio ; 86
Serie: Collana "le letture" / diretta da Orietta Fatucci ; 86
Isola delle Femmine (Ìsula in siciliano) è un comune italiano di 7 109 abitanti della città metropolitana di Palermo in Sicilia.
Le Navigationi et viaggi sono una compilazione storico-geografica cinquecentesca, composta dal diplomatico, geografo e umanista trevigiano Giovan Battista Ramusio (1485-1557). Essa venne pubblicato in tre volumi a Venezia nel 1550, nel 1559 e nel 1556, nella stamperia di Tommaso Giunti. L'opera esaltava anche gli aspetti letterari della scrittura, riconoscendo quindi ufficialmente anche la letteratura di viaggio. Il Ramusio forse era entrato in contatto con il navigatore Sebastiano Caboto, figlio di Giovanni, con cui fu incaricato di trattare affinché questi si mettesse al servizio della Serenissima.
Bernardo Draghi (Borgo San Lorenzo, 6 aprile 1952) è un traduttore e dirigente scolastico italiano.
Amore e non amore è il quarto album discografico di Lucio Battisti, pubblicato nel luglio del 1971 dall'etichetta discografica Dischi Ricordi. È il suo primo album composto esclusivamente da brani inediti. Contemporaneamente all'album fu pubblicato il singolo Dio mio no/Era, il cui lato B non faceva parte dell'album.
La morte è la permanente cessazione di tutte le funzioni biologiche che sostengono un organismo vivente. Si riferisce sia a un evento specifico, sia a una condizione permanente e irreversibile. Con la morte, termina l'esistenza di un vivente o più ampiamente di un sistema funzionalmente organizzato. La morte non può essere definita se non in relazione alla definizione di vita, anch'essa relativamente ambigua.
Nel diritto islamico sunnita, i Sei libri (in arabo: ﺍﻟﻜﺘﺐ الستة al-Kutub al-sitta) sono le principali opere di tradizioni storico-giuridiche (ḥadīth) registrate da musulmani; per importanza subito dopo il Corano, il Testo Sacro dell'Islam, questi libri (ne) integrano la sharīʿa. Gli autori delle opere sono i seguenti: Bukhārī, Muslim ibn al-Hajjāj, Abū Dāwūd al-Sījistānī, al-Tirmidhī, Ibn Māja e al-Nasāʾī. Un pregio singolare è riconosciuto alle opere dei primi due, ambedue chiamate al-Jāmiʿ al-ṣaḥīḥ ("La sana raccolta", "La corretta raccolta"), tanto da essere ricordate col duale arabo Ṣaḥīḥānī (I due Ṣaḥīḥ); come pure i loro autori: al-Shaykhānī (I due shaykh).
Piazza dei Cavalieri a Pisa è, dopo piazza del Duomo, la piazza più famosa della città. In antico essa rappresentava il centro del potere civile (rispetto a quello religioso della platea episcopalis), mentre a partire dalla seconda metà del Cinquecento divenne il quartier generale dell'Ordine dei cavalieri di Santo Stefano, voluto dal granduca Cosimo I de' Medici. Oggi è un polo d'attrazione culturale e di studio per la presenza della sede centrale della Scuola normale di Pisa.
La paura è un'emozione primaria, comune sia al genere umano sia al genere animale. Il Galimberti così la definisce:“Emozione primaria di difesa, provocata da una situazione di pericolo che può essere reale, anticipata dalla previsione, evocata dal ricordo o prodotta dalla fantasia. La paura è spesso accompagnata da una reazione organica, di cui è responsabile il sistema nervoso autonomo, che prepara l'organismo alla situazione d’emergenza, disponendolo, anche se in modo non specifico, all'apprestamento delle difese che si traducono solitamente in atteggiamenti di lotta e fuga”.Nelle paure c'è quindi la sensazione che qualcosa minacci la nostra esistenza o la nostra integrità biologica ma anche quella delle persone a noi più vicine o alle cose a noi care. L'emozione della paura può proiettarsi nel futuro: qualcosa di brutto accadrà a noi o agli altri, pertanto spinge il soggetto ad aggredire per eliminare o allontanare l'oggetto della paura (condotte aggressive) o al contrario fuggire da questo per evitare il danno che potrebbe procurarci (condotte di evitamento dall'oggetto fobico).
Il tragitto del Sentiero dei Principi è un noto percorso storico-naturalistico che coincide in parte col sentiero escursionistico 501, in piemontese anche detto: "Strà dij Prinsi".
Il coraggio è un film del 1955 diretto da Domenico Paolella e prodotto dalla D.D.L. (Dino De Laurentiis). Interpretato da Totò e da Gino Cervi, impegnati nei due ruoli principali, fu tratto da un'opera teatrale di Augusto Novelli.
Gli Eremiti, è un dipinto a olio su tela (181x181 cm) realizzato tra il 1911 ed il 1912 dal pittore Egon Schiele. È conservato nel Leopold Museum di Vienna. Nel dipinto Schiele ha raffigurato due figure a grandezza naturale in una doppia figura. I volti mostrano i lineamenti di Schiele (sul lato sinistro) e, probabilmente, del suo mentore Gustav Klimt (sul lato destro). In una lettera a Carl Reininghaus, maggior collezionista d'arte austriaco dell'epoca, Schiele scrisse: "Vorrei dirti qualcosa sul ragionamento sotteso al quadro, che giustifica molte cose, forse tutte, non solo per me ma anche per l'osservatore. - Non è un cielo grigio quello contro cui si muovono i due corpi, bensì un mondo afflitto nel quale sono cresciuti in solitudine, spuntati organicamente dal terreno; tutto quel mondo deve rappresentare, insieme alle figure, la «decrepitezza» di ogni realtà essenziale; una singola rosa appassita che esala la sua bianca innocenza, contrapposta alle corone di fiori sulle due teste. - Il personaggio di sinistra è colui che si china davanti a un mondo così cupo, i suoi fiori devono dare un'impressione di freddezza, di durezza, vorrei dire di fiori spenti o paragonarli al suono delle parole di un ammalato grave, che ormai balbetta soltanto, cavernose e rauche; ma i loro colori sbiaditi sono voluti, altrimenti l'idea poetica e la visione andrebbero perdute, allo stesso modo dell'indeterminatezza delle figure, che sono pensate come ripiegate su se stesse, corpi di persone stanche di vivere, di suicidi, ma corpi di uomini capaci di sentimenti. - Guarda le due figure come fossero una nuvola di polvere simile a questa terra, che vuole innalzarsi e deve crollare priva di forze. (...) Non è un quadro che sono riuscito a dipingere dall'oggi al domani, ma nasce dalle vicende di alcuni anni, a cominciare dalla morte di mio padre; ho dipinto più una visione che immagini riprese da disegni." Reininghaus non riuscì a comprenderne il valore e l'opera, esposta per la prima volta in Germania nel 1912, rimase invenduta durante la vita dell'artista.
Questa lista comprende, oltre ai monasteri propriamente detti, anche i conventi. Nel caso in cui un monastero sia passato a un ordine mendicante, divenendo quindi tecnicamente un convento, è stata comunque mantenuta la denominazione di monastero. Monastero di Sant'Agata (VII-IX secolo colombaniane, poi benedettine, 1242-1782 francescane) Monastero di San Pietro in Ciel d'Oro (o Convento di Sant'Agostino; VII-IX secolo colombaniani, poi benedettini, 1221-1327 canonici regolari di Santa Croce di Mortara, 1327-1509: agostiniani, 1509-1781 agostiniani assieme ai canonici regolari lateranensi, 1781-1785 agostiniani assieme ai francescani, 1785-1799 domenicani, dal 1896 agostiniani nella Basilica) Monastero di Sant'Andrea de' Reali (1282-1570: domenicani, dal 1303 benedettine) Convento di Sant'Antonio da Padova (1605-1810: cappuccini) Monastero di Sant'Apollinare (sec. XI-1524: benedettini, dal 1423 domenicani) Monastero di San Bartolomeo in Strada (1021-1804: benedettini, dal 1506 olivetani) Monastero di San Biagio (XIII secolo-1464: benedettine) Monastero di Santa Chiara la Reale (1380-1782: francescane) Monastero di Santa Clara (1475-1782: francescane) Monastero di San Cristoforo (1221-1799: monache cistercensi) Convento di Santa Croce (1496-1810: francescani) Monastero di San Dalmazio (XV secolo-1783: agostiniane) Monastero di Sant'Elena (XIII secolo-1799: benedettine) Monastero di San Felice (VIII secolo-1786: benedettine) Convento di San Francesco (1298-1781: francescani) Convento di San Francesco di Paola (1714-1806: minimi) Monastero del Gesù (1187-1221: monaci cistercensi) Convento di San Giacomo alla Vernavola (1421-1805: francescani osservanti) Monastero di San Gregorio (XVI secolo-1799: benedettine) Monastero di San Lanfranco, o del Santo Sepolcro (1090-1782 vallombrosani) Monastero (Priorato) di San Maiolo (X secolo-1790: cluniacensi, dal 1566 somaschi) Monastero di Santa Maria degli Angeli Monastero di Santa Maria Annunciata (1447-1799: agostiniane) Monastero di Santa Maria delle Cacce (VIII secolo-1799: benedettine) Convento di Santa Maria del Carmine (1400 ca.-1799: carmelitani) Monastero di Santa Maria Coronata di Canepanova (1591-1810: barnabiti) Monastero di Santa Maria Giosafat, o Monastero Nuovo (1417-1768: rocchettine) Monastero di Santa Maria Maddalena (1550-1785: congregazione laicale delle Convertite) Monastero di Santa Maria in Nazaret (XIII secolo-XIV secolo: domenicane) Monastero di Santa Maria alle Pertiche (VII-IX secolo colombaniane, poi benedettine, dal 1140 cistercensi, 1589-1782 cappuccine) Monastero di Santa Maria Teodote, o della Pusterla (VII-IX secolo colombaniane, poi benedettine, 1473-1799: cassinesi) Monastero di Santa Maria Vecchia (VII-IX secolo colombaniane, poi benedettine fino al 1567) Monastero di San Marino (VIII secolo-1799: benedettine fino al 1000, poi monaci banedettini della Congregazione casadeiana, poi cassinesi, dal 1481 gerolamini) Monastero di San Martino Fuori Porta (IX secolo-XI secolo: benedettine) Monastero di San Martino del Liano (X secolo-1785: benedettine) Monastero di San Matteo (XIII secolo-1449: benedettini) Monastero della Mostiola (X secolo-1799: olivetani) Monastero di Sant'Olderico Monastero di San Paolo alla Vernavola (1465-1799: eremitani) Monastero di San Salvatore (VII-IX secolo colombaniani, poi benedettini, 1466-1782 cassinesi) Monastero del Senatore (VIII secolo-1799: benedettine) Monastero dei Santi Spirito e Gallo (1417-1799: cassinesi) Monastero di San Tommaso (IX secolo-1786: benedettine, dal 1303 domenicani)
I Fratelli Musulmani (in arabo: جماعة الإخوان المسلمين, Jamaʿat al-Iḫwān al-muslimīn, letteralmente Associazione dei Fratelli Musulmani; spesso solo الإخوان المسلمون, al-Iḫwān al-Muslimūn, Fratelli musulmani, o semplicemente الإخوان al-Iḫwān, i Fratelli) costituiscono una delle più importanti organizzazioni islamiste internazionali con un approccio di tipo politico all'Islam. Furono fondati nel 1928 da Ḥasan al-Bannāʾ a Isma'iliyya (Egitto), poco più d'un decennio dopo il collasso dell'Impero Ottomano.Sono diffusi soprattutto in Egitto, rappresentati dal Partito Libertà e Giustizia e a Gaza (Hamas). Sono stati dichiarati fuorilegge, in quanto considerati un'organizzazione terroristica, da parte dei governi dei seguenti paesi: Bahrain, Egitto, Russia, Siria, Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, Tagikistan e Uzbekistan. Godono invece di cospicui finanziamenti e protezione più o meno esplicita da parte dei governi di Turchia e Qatar.
Record aggiornato il: 2025-11-15T01:03:41.483Z