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Autore principale: Vannel Toderi, Fiorenza; Toderi, Giuseppe
Pubblicazione: Firenze : Polistampa, c1998
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
Il Museo Bardini, situato in via de' Renai angolo piazza de' Mozzi nel quartiere di Oltrarno a Firenze, è uno dei ricchi musei cosiddetti "minori" della città. Dal dicembre 2014 il Ministero per i beni e le attività culturali lo gestisce tramite il Polo museale della Toscana, nel dicembre 2019 divenuto Direzione regionale Musei.
Firenze (AFI: /fiˈrεnʦe/; ; in epoca medievale e nel linguaggio poetico anche Fiorenza, /fjoˈrɛnʦa/) è una città italiana di 361 841 abitanti, capoluogo della Toscana e centro della città metropolitana; è il primo comune della regione per popolazione, cuore dell'area metropolitana di Firenze-Prato-Pistoia. Nel Medioevo è stata un importante centro artistico, culturale, commerciale, politico, economico e finanziario; nell'età moderna ha ricoperto il ruolo di capitale del Granducato di Toscana dal 1569 al 1859 che, con il governo delle famiglie dei Medici e dei Lorena, divenne uno degli stati più ricchi e moderni. Le varie vicissitudini politiche, la potenza finanziaria e mercantile e le influenze in ogni campo della cultura hanno fatto della città un crocevia fondamentale della storia italiana ed europea. Nel 1865 Firenze fu proclamata capitale del Regno d'Italia (seconda, dopo Torino), mantenendo questo status fino al 1871, anno che segna la fine del Risorgimento. Importante centro universitario e patrimonio dell'umanità UNESCO dal 1982, è considerata luogo d'origine del Rinascimento – la consapevolezza di una nuova era moderna dopo il Medioevo, periodo di cambiamento e "rinascita" culturale e scientifica – e della lingua italiana grazie al volgare fiorentino usato nella letteratura. È universalmente riconosciuta come una delle culle dell'arte e dell'architettura, nonché rinomata tra le più belle città del mondo, grazie ai suoi numerosi monumenti e musei tra cui il Duomo, Santa Croce, Santa Maria Novella, gli Uffizi, Ponte Vecchio, Piazza della Signoria, Palazzo Vecchio e Palazzo Pitti. Di inestimabile valore i lasciti artistici, letterari e scientifici di geni del passato come Petrarca, Boccaccio, Brunelleschi, Michelangelo, Giotto, Cimabue, Botticelli, Leonardo da Vinci, Donatello, Lorenzo de’ Medici, Machiavelli, Galileo Galilei e Dante Alighieri, che fanno del centro storico di Firenze uno dei luoghi con la più alta concentrazione di opere d'arte al mondo. La ricchezza del patrimonio storico-artistico, scientifico, naturalistico e paesaggistico rendono il centro e le colline circostanti un vero e proprio "museo diffuso".
Il Museo Pietro Annigoni si trova a Firenze nella villa Bardini, lungo la costa San Giorgio. È stato inaugurato il 25 novembre 2008 ed è composto dalle opere già in possesso dei figli di Annigoni, che vennero acquisite nel 2007 dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze. Grazie ai circa 6.000 pezzi, tra dipinti, disegni, stampe e cimeli, si tratta della maggiore collezione esistente del pittore fiorentino. Nelle sale sono state selezionate circa 120 opere, che riallacciano il percorso artistico del pittore, dagli autoritratti giovanili, ai ritratti di familiari, a opere varie tra le quali spiccano Solitudine II e Solitudine III, Cinciarda, Vecchio giardino, Interno di Studio, la Soffitta del Torero, Morte del mendicante, ecc. Vi si trovano esposte inoltre medaglie, litografie, disegni e oggetti personali, tra i quali una sedia dondolo prediletta per la pittura o un manichino usato nei suoi esperimenti di pittura metafisica. Per le opere è prevista una rotazione dell'esposizione a scadenza annuale e la realizzazione di esposizioni temporanee tematiche.
Il Museo Horne in via de' Benci 6 a Firenze è un museo minore della città, che ricostruisce alcuni ambienti di una tipica abitazione fiorentina antica, con numerosi pezzi d'antiquariato, sculture e soprattutto una notevole collezione di dipinti su tavola del Tre e Quattrocento. Fondato dal lascito di Herbert Percy Horne, uno storico dell'arte inglese che visse buona parte della sua vita a Firenze in questa dimora, accumulandovi le sue collezioni iniziate fin dal 1894, il museo testimonia sia l'arte e la vita quotidiana di questa città a cavallo fra medioevo e Rinascimento, sia il corso del mercato antiquario della fine dell'Ottocento (quando si formarono ancora alcuni dei grandi musei mondiali, grazie al fatto che ancora circolassero sul mercato veri capolavori), sia l'amore per Firenze della comunità inglese, che in quel periodo arrivò a contare una larga parte della popolazione, ridisegnando un'immagine romantica per la città e proteggendone il patrimonio artistico, minacciato dall'epoca del cosiddetto Risanamento.
Lo Studiolo fu un ambiente privato di Isabella d'Este allestito nel Palazzo Ducale di Mantova. Situato inizialmente al piano nobile del castello di San Giorgio, venne trasferito nel 1522 negli appartamenti di Corte Vecchia. Isabella fu l'unica nobildonna italiana ad avere uno studiolo, a riprova della sua fama di dama colta del Rinascimento, che preferiva gli interessi intellettuali e artistici a uno stile di vita edonistico.
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Record aggiornato il: 2021-11-25T02:57:04.006Z