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Autore principale: Pota, Libera
Pubblicazione: Milano : Manitese, [2001]
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese:
Le organizzazioni non governative in Italia che si occupano di cooperazione con i paesi in via di sviluppo (PVS), devono ottenere il riconoscimento da parte del Ministero degli affari esteri per poter beneficiare dei contributi della cooperazione italiana. Tale riconoscimento è previsto dal 1979 (legge 38 sulla cooperazione) e, in particolare dalla legge di riforma (49/87). Le ONG riconosciute ai sensi della Legge 49/1987 sono considerate onlus di diritto. L'elenco delle ONG riconosciute italiane è tenuto dall'Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo, a sua volta sottoposta al controllo ed indirizzo del Ministero degli affari esteri tramite la Direzione generale per la cooperazione allo sviluppo. Al 2017 sono circa 230 le ONG riconosciute che lavorano in questo settore.
La cooperazione allo sviluppo è quella forma di collaborazione che avviene tra Stati (e tra Stati e organizzazioni internazionali) il cui obiettivo è lo sviluppo del sistema globale, in particolare di quelle aree considerate deboli. Questa cooperazione non è quindi concentrata sulla semplice crescita economica ma comprende la gamma più vasta possibile di fattori di sviluppo (nutrizione, sanità, istruzione, sicurezza, ecc.). Nasce in ambito governativo dopo il secondo conflitto mondiale e dalla fine del XX secolo viene affiancata e sostenuta grazie a un forte sistema di valori, da quella non governativa, legittima rappresentanza della società civile.
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