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Autore principale: Sacchi, Martino
La Royal Navy è la marina militare britannica, una delle componenti del Naval Service che comprende anche il corpo dei Royal Marines e il Royal Naval Reserve. Nell'uso comune, però, l'intero servizio viene definito come Royal Navy. Le sue origini, risalenti al XVI secolo, ne fanno la più antica delle tre branche delle forze britanniche, nota per questo anche come Senior Service (Servizio Senior). La Royal Navy contribuì in maniera decisiva alla potenza economica e militare britannica del XVIII e XIX secolo e fu essenziale per lo sviluppo e il mantenimento dell'Impero britannico, grazie alla capacità di controllo dei mari e delle rotte di commercio. In seguito alla vittoria nella prima guerra mondiale la Royal Navy venne significativamente ridotta, rimanendo comunque la più grande marina militare del mondo fino allo scoppio della seconda guerra mondiale, durante la quale la United States Navy crebbe fino a diventare la prima al mondo. Nel corso della guerra fredda la Royal Navy subì una profonda riorganizzazione, che ne fece una forza primariamente tesa alla caccia di sottomarini sovietici nell'Atlantico settentrionale. In seguito alla guerra delle Falkland e al collasso dell'Unione Sovietica, è tornata ad essere una forza navale con capacità di proiezione globale. Nonostante oggi la Royal Navy abbia dimensioni molto più ridotte, essa è una delle principali marine militari al mondo in termini di tonnellaggio ed una delle più avanzate a livello tecnologico. Rappresenta la base di addestramento per molte altre marine militari e, con alcune eccezioni, il personale del Commonwealth e della NATO partecipa ai corsi che essa organizza in Gran Bretagna. La fine della guerra fredda ed il collasso dell'Unione Sovietica hanno accelerato la ristrutturazione della Royal Navy, trasformandola da una forza di deterrenza ad una marina in grado di supportare la politica britannica nel mondo. Dal 10 giugno 2011, il nuovo Lord High Admiral della Royal Navy è il principe Filippo, duca di Edimburgo, consorte della regina Elisabetta II del Regno Unito, precedente detentore di tale titolo.
Lord Horatio Nelson, primo visconte Nelson e primo duca di Bronte (Burnham Thorpe, 29 settembre 1758 – Capo Trafalgar, 21 ottobre 1805), è stato un ammiraglio britannico. Per le sue vittorie nelle tre grandi battaglie navali in cui era comandante in capo, è ancora oggi ricordato come uno dei più amati e celebrati eroi nazionali d'Inghilterra; ma non mancano nella sua vita episodi controversi, come la parte avuta negli orrori seguiti alla fine della Repubblica Napoletana nel 1799. Il suo ruolo di Eroe Nazionale dell'Impero britannico, vittorioso in importanti battaglie, ha attirato su di sé l'attenzione di numerosi biografi, la maggior parte dei quali si è limitata a riproporre la consolidata biografia ufficiale, edita pochi anni dopo la morte con la collaborazione interessata del fratello di Nelson e di numerosi esponenti governativi. Recentemente alcune opere (specialmente il libro di Terry Coleman) hanno dedicato maggior attenzione a documenti ancora disponibili dai quali è possibile risalire ad un Nelson meno "agiografico".
La HMS Hood, terza nave da guerra della Royal Navy britannica a portare questo nome, fu un incrociatore da battaglia della classe Admiral ordinato a metà del 1916 nell'ambito dell' Emergency War Programme.
La guerra delle Falkland o guerra delle Malvine (in inglese Falklands War; in spagnolo Guerra de las Malvinas) fu un conflitto militare combattuto tra aprile e giugno 1982 tra Argentina e Regno Unito per il controllo e il possesso delle isole Falkland e della Georgia del Sud e Isole Sandwich Australi. Alla vigilia della guerra l'Argentina si trovava nel pieno di una devastante crisi economica e di una contestazione civile su larga scala contro la giunta militare che governava il Paese. Il governo, guidato dal generale Leopoldo Galtieri, l'allora presidente, decise di giocare la carta del sentimento nazionalistico lanciando quella che considerava una guerra facile e veloce per reclamare le Falkland, su cui l'Argentina (che le chiama Malvinas, Malvine) rivendicava la sovranità. Sebbene colto di sorpresa dall'attacco, il Regno Unito organizzò una task force navale per respingere le forze argentine che avevano occupato gli arcipelaghi. Dopo pesanti combattimenti, i britannici prevalsero e le isole tornarono sotto il controllo del Regno Unito. Le conseguenze politiche della guerra furono profonde: in Argentina crebbero dissenso e proteste contro il governo militare, avviandolo alla caduta definitiva, mentre un'ondata di patriottismo si diffuse nel Regno Unito, ridando forza al governo del primo ministro Margaret Thatcher. Il vittorioso conflitto diede fiato alle ambizioni britanniche di potenza post imperiale (dopo la grave delusione seguita alla decolonizzazione e alla sconfitta nel conflitto di Suez), dimostrando che il Regno Unito aveva ancora la capacità di proiettare con successo la propria potenza militare anche in una guerra a enorme distanza dalla madrepatria.
Scapa Flow (in norreno Skalpaflói — "baia del lungo istmo") è una baia situata nell'arcipelago delle isole Orcadi, Scozia, Regno Unito. La baia è circondata dalle isole Mainland, Graemsay, Burray, South Ronaldsay e Hoy, ed è nota per essere stata la sede della maggiore base navale britannica durante la prima e la seconda guerra mondiale. Da qui partirono le navi della Royal Navy per la grande battaglia dello Jutland contro la Kaiserliche Marine tedesca, nel 1916, e per dare la caccia alla Bismarck e allo Scharnhorst. Considerata impenetrabile a causa delle sue potenti difese contro attacchi terrestri, navali e aerei, nel 1939 un U-Boot tedesco riuscì a penetrare all'interno della base e ad affondare la nave da battaglia HMS Royal Oak, fatto questo che fu decisivo per la costruzione di un ulteriore sistema difensivo, le cosiddette "Churchill Barriers".
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