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Autore principale: Salvatores, Gabriele
Pubblicazione: Bologna : Poligrafici Editoriale, 2005
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
Gabriele Salvatores (Napoli, 30 luglio 1950) è un regista e sceneggiatore italiano. Il suo film Mediterraneo ha ricevuto l'Oscar al miglior film in lingua straniera nel 1992. È uno dei fondatori, insieme a Maurizio Totti e Diego Abatantuono, della casa di produzione cinematografica Colorado Film e dei vari progetti associati dell'azienda, come ad esempio la casa editrice Colorado Noir, quest'ultima fondata nel 2004 insieme sia a Totti che Sandrone Dazieri.
Nirvana è un film del 1997 prodotto e diretto da Gabriele Salvatores. Coproduzione italo-francese con un cast internazionale, è un film di fantascienza con una trama cyberpunk che utilizza in modo massiccio effetti speciali generati al computer. Fu presentato fuori concorso al Festival di Cannes 1997.Malgrado le critiche non sempre positive, è stata la pellicola di maggiore successo commerciale del regista e probabilmente il film italiano di fantascienza che ha realizzato i maggiori incassi. Nel 2016 è presente nella sezione Cose che verranno del 34° Torino Film Festival in una versione restaurata dalla Cineteca Nazionale.
Ugo Maria Conti (Milano, 30 marzo 1955) è un attore italiano. Ha interpretato sia ruoli comici sia drammatici. Da sempre spalla in ambito lavorativo e grande amico nella vita privata del collega Diego Abatantuono, infatti nella quasi totalità delle pellicole di quest'ultimo, Ugo Conti ha un ruolo, in particolare nei film di Gabriele Salvatores. Compare anche ne Il Viaggio, uno spot prodotto dalla Colorado Film per la FAPAV.
Gli spettacoli nell'antica Roma erano numerosi, aperti a tutti i cittadini ed in genere gratuiti; alcuni di essi si distinguevano per la grandezza degli allestimenti e per la crudeltà. I Romani frequentavano di preferenza i combattimenti dei gladiatori, quelli con bestie feroci (venationes), le riproduzioni di battaglie navali (naumachia), le corse di carri, le gare di atletica, gli spettacoli teatrali dei mimi e le pantomime. Quarant'anni dopo l'invettiva di Giovenale (n. tra il 55 e il 60–m. dopo il 127) che rimpiangeva la sobrietà e la severità repubblicana di un popolo che ormai aspirava solo al panem et circenses, al pane e agli spettacoli, Frontone (100-166), quasi con le stesse parole, descriveva sconsolato la triste realtà: La classe dirigente romana considerava infatti suo compito primario quello di distribuire alimenti una volta al mese al popolo e di distrarlo e regolare il suo tempo libero con gli spettacoli gratuiti offerti nelle festività religiose o in ricorrenze laiche.
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Record aggiornato il: 2021-11-25T02:37:48.799Z