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Pubblicazione: Firenze ; Milano : Giunti Demetra, 2011
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
Il volo Lauda Air 004 era un volo tra Hong Kong e Vienna con scalo a Bangkok. Il 26 maggio 1991, il Boeing 767 che operava il volo, si è schiantato al suolo, dopo che l'inversore di spinta del motore sinistro si attivò in volo. Tutti i 213 passeggeri e i 10 membri dell'equipaggio morirono all'impatto.
La MS Selandia fu la prima nave transatlantica di grande tonnellaggio equipaggiata con un motore diesel. 'Selandia' è il nome latino per l'isola danese di Sjælland. La nave fu ordinata dalla East Asiatic Company, una compagnia commerciale danese, per il servizio mercantile tra la Scandinavia, Genova e Bangkok, Thailandia. Fu costruita dai cantieri navali Burmeister & Wain di Copenaghen sull'isola danese di Refshaleøen e varata il 4 novembre 1911. Il suo viaggio inaugurale da Copenaghen a Bangkok fu effettuato il 22 febbraio 1912. Equipaggiata di motore diesel destava stupore per la mancanza di fumaiolo. I fumi di scarico uscivano dall'albero posteriore. È spesso considerata la prima nave a motore diesel ma in realtà fu la prima nave transatlantica di una certa stazza. Nel 1903 fu costruita la Petit Pierre che era un chiatta fluviale equipaggiata di motore diesel. Nel 1910 la MN Romagna e l'olandese Vulcanus furono equipaggiate con motore diesel e se il Vulcanus era capace di traversate oceaniche, era di una stazza cinque volte inferiore alla Selandia. Fu sicuramente la più grande e più avanzata nave con motore diesel al momento del viaggio inaugurale nel 1912. Costruita per trasportare anche passeggeri la Sealandia aveva ampie e lussuose cabine per 20 passeggeri di prima classe, cabine a letto singolo di "eccezionale misura, con toilette e bagno ogni due cabine, e stanze della servitù sistemate in connessione con le cabine private". Nel 1936 fu venduta in Norvegia alla Finland-Amerika-Linjen e venne rinominata Norseman; nel 1940 cambiò di nuovo nome e divenne Tornator. Naufragò il 26 gennaio 1942 a Omaezaki, Giappone per una manovra sbagliata. Una nave gemella, la Fiona fu costruita in seguito e fece il suo viaggio inaugurale il 23 luglio 1912 nelle Indie Occidentali per la compagnia HAPAG (Hamburg Amerika Linie, con sede ad Amburgo).
La corsara nipponica "Bangkok Maru" si guadagnò una certa notorietà, anche se, a onor del vero, le prodezze delle navi corsare giapponesi rimarranno per almeno mezzo secolo archiviati in dossier riservati sia giapponesi che statunitensi. Comunque questa corsara, insieme alle altre, furono scelte per la grande autonomia e velocità, camuffate con false torri, finti fumaioli, finti sovrastrutture e carichi fasulli, e celavano, ben nascoste, un potente armamento come veri e propri incrociatori ausiliari, attrezzati per la guerra contro il traffico mercantile alleato. Da precisare che tali corsare condussero una guerra di corsa completamente differente da quella condotta dalle similari tedesche della Kriegsmarine, in quanto i giapponesi concepirono in maniera diversa le operazioni belliche. La "Awata Maru" fu completata nel 1937 nei cantieri Kokusai Kisen K.K. di Tokyo per conto della società armatrice Nippon Yusen Kaisha (NYK). La nave era stata commissionata per essere utilizzata per trasportare passeggeri e merci varie lungo la rotta Yokohama-Liverpool, facendo tappa ad Amburgo. Il 23 novembre 1941 la Marina Imperiale giapponese la requisì e il 25 novembre 1941 iniziava la conversione in corsara. Il 10 dicembre 1941 veniva registrata presso il Distretto Navale di Kure e posto sotto il comando del capitano Sakkan Oyu. Il 29 gennaio 1942, la "Bangkok Maru", insieme alla "Saigon Maru", veniva assegnata alla Divisione di Sicurezza di Kure del Distretto Navale di Kure della Marina Imperiale giapponese, poste sotto il comando dell'Ammiraglio Soemu Tojoda.
Il volo Malaysia Airlines 370 era un collegamento aereo internazionale della Malaysia Airlines fra l'aeroporto Internazionale di Kuala Lumpur, in Malaysia, e l'aeroporto di Pechino-Capitale, in Cina. Il giorno 8 marzo 2014 il volo, operato da un Boeing 777-200ER, scomparve dai sistemi di localizzazione e venne dato per disperso con un comunicato ufficiale dalla Malaysia Airlines.L'ultima comunicazione con l'equipaggio risale a circa 38 minuti dopo il decollo, mentre l'aeromobile sorvolava il Mar Cinese Meriodionale. Pochi minuti dopo il volo sparì dai radar del controllo di volo, ma continuò ad essere tracciato da radar militari per un'altra ora, mentre deviava verso ovest rispetto al suo piano di volo. Uscì dalla portata dei radar circa 200 miglia nautiche (370 km) a nordovest dell'isola di Penang. La ricerca del velivolo, che divenne la più costosa della storia dell'aviazione, si concentrò inizialmente nel Mar Cinese Meridionale e nel Mare delle Andamane, prima che l'analisi delle comunicazioni automatizzate del Boeing con un satellite Inmarsat identificasse un possibile sito di incidente da qualche parte nell'Oceano Indiano meridionale. La mancanza di informazioni ufficiali nei giorni immediatamente successivi alla scomparsa suscitò feroci critiche da parte del pubblico cinese, in particolare da parte dei parenti dei passeggeri, poiché la maggior parte delle persone a bordo del volo 370 erano di origine cinese. Numerosi detriti marini, confermati essere parti dell'aeromobile, vennero trovati sull'isola di Riunione e al largo delle coste del Mozambico tra il 2015 e il 2016. Durante una ricerca triennale in 120 000 chilometri quadrati di oceano, il relitto non venne mai localizzato. Il Joint Agency Coordination Centre, responsabile delle operazioni, sospese le attività a gennaio 2017. Anche una seconda ricerca dell'Ocean Infinity, una società americana di esplorazione marina, avviata a gennaio 2018 e durata sei mesi, si concluse senza successo. Basandosi principalmente sull'analisi dei dati del satellite Inmarsat con cui il velivolo comunicò prima di sparire, l'Australian Transport Safety Bureau (ATSB) propose inizialmente che un evento di ipossia fosse stato la causa più probabile alla luce delle prove disponibili, sebbene non vi fosse alcun consenso tra gli investigatori. In varie fasi dell'indagine, vennero considerati possibili scenari di dirottamento, incluso il coinvolgimento dell'equipaggio, e possibili merci non autorizzate nella stiva. Il rapporto finale del Ministero dei trasporti della Malaysia del luglio 2018 fu inconcludente, ma evidenziò gli inutili tentativi dei controllori del traffico aereo malese di comunicare con il velivolo poco dopo la sua scomparsa. In assenza di una causa definitiva, le raccomandazioni e le normative per la sicurezza del settore del trasporto aereo che citano il volo 370 furono destinate principalmente a prevenire una ripetizione di tali circostanze. Queste inclusero una maggiore durata della batteria del localizzatore subacqueo, l'allungamento dei tempi di registrazione delle scatole nere e nuovi standard per la segnalazione della posizione dell'aeromobile in volo sopra l'oceano. Con la perdita di tutte le 239 persone a bordo, il volo 370 è il secondo incidente con più vittime che coinvolge un Boeing 777 e il secondo nella storia di Malaysia Airlines, dietro al volo MH17 in entrambe le categorie. Malaysia Airlines si trovava in una crisi economica, che peggiorò per la diminuzione delle vendite di biglietti dopo la scomparsa del volo 370 e l'abbattimento del volo 17; la compagnia aerea venne nazionalizzata prima della fine del 2014. Il governo malese ricevette critiche significative, soprattutto dalla Cina, per non aver divulgato tempestivamente le informazioni durante le prime settimane di ricerca. La scomparsa del volo 370 portò all'attenzione pubblica i limiti del tracciamento degli aeromobili e dei loro registratori di volo, inclusa la questione relativa alla durata limitata della batteria dei localizzatori subacquei, un problema che era stato sollevato circa quattro anni prima in seguito alla scomparsa del volo Air France 447 ma che non aveva mai visto apportata nessuna modifica. In risposta alla scomparsa del volo 370, l'Organizzazione internazionale dell'aviazione civile (ICAO) adottò nuovi standard per la segnalazione della posizione degli aeromobili in mare aperto e per l'estensione dei tempi di registrazione per i registratori vocali della cabina di pilotaggio; inoltre, a partire dal 2020, i nuovi aeromobili progettati devono disporre di modalità di recupero dei registratori di volo, o delle informazioni che contengono, prima che il velivolo si inabissi.
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