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Autore principale: Congresso nazionale di storia della psichiatria <2. ; 1991 ; Siena>
Pubblicazione: Siena : Tipografia senese, 1992
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese:
Caterina di Jacopo di Benincasa, conosciuta come Caterina da Siena (Siena, 25 marzo 1347 – Roma, 29 aprile 1380), è stata una religiosa, teologa, filosofa e mistica italiana. Venerata come santa, fu canonizzata da Pio II nel 1461; nel 1970 è stata dichiarata dottore della Chiesa da Paolo VI. È patrona d'Italia insieme a san Francesco d'Assisi e compatrona d'Europa.
La cattedrale metropolitana di Santa Maria Assunta è il principale luogo di culto cattolico di Siena, in Toscana, sede episcopale dell'arcidiocesi metropolitana di Siena-Colle di Val d'Elsa-Montalcino; l'edificio è situato nell'omonima piazza, nel Terzo di Città. Costruita in stile romanico-gotico italiano, è una delle più significative chiese realizzate in questo stile in Italia.
La sclerosi laterale amiotrofica, o SLA, chiamata anche malattia di Lou Gehrig (dal nome di un giocatore di baseball, la cui malattia nel 1939 sollevò l'attenzione pubblica), o malattia di Charcot o malattia dei motoneuroni, è una malattia neurodegenerativa progressiva del motoneurone, che colpisce selettivamente i motoneuroni, sia centrali ("1º motoneurone", a livello della corteccia cerebrale), sia periferici ("2º motoneurone", a livello del tronco encefalico e del midollo spinale). La SLA è caratterizzata da rigidità muscolare, contrazioni muscolari e graduale debolezza a causa della diminuzione delle dimensioni dei muscoli. Ciò si traduce in difficoltà di parola, della deglutizione e, infine, della respirazione.Nel 90%-95% dei casi la causa non è nota. Circa il 5%-10% dei casi sono ereditati dai genitori e circa la metà di questi sono dovuti a uno di due geni specifici. La diagnosi si basa sull'osservazione di segni e sintomi presentati dal paziente e su alcuni esami diagnostici eseguiti per escludere altre possibili cause.Non esiste una cura nota per la SLA. Un farmaco chiamato riluzolo può prolungare l'aspettativa di vita di circa due o tre mesi. La ventilazione artificiale può comportare sia una migliore qualità, sia una maggiore durata della vita. La malattia di solito incomincia intorno all'età di 60 anni e, nei casi ereditati, circa una decina di anni prima. La sopravvivenza media dall'esordio al decesso può variare dai tre ai quattro anni; circa il 10% sopravvive più di 10 anni, mentre il 5 % raggiunge o supera i 20 anni dalla diagnosi. La maggior parte muore per insufficienza respiratoria. In gran parte del mondo, i tassi epidemiologici di SLA sono sconosciuti. In Europa e negli Stati Uniti, la malattia colpisce circa 2 persone ogni 100 000 individui all'anno.La prima descrizione della malattia risale almeno al 1824 da parte di Charles Bell. Nel 1869, il collegamento tra i sintomi e i problemi neurologici sottostanti sono stati descritti da Jean-Martin Charcot, che nel 1874 incominciò a usare il termine sclerosi laterale amiotrofica. La condizione divenne nota nel XX secolo quando colpì il giocatore di baseball Lou Gehrig e successivamente quando Stephen Hawking (colpito da una rara forma di SLA giovanile è sopravvissuto 55 anni dalla diagnosi) guadagnò la fama per i suoi meriti scientifici. Il primo caso mediatico in Italia non riguardò, come spesso si crede, un calciatore negli anni '70, ma lo scrittore Giovanni Papini, deceduto nel 1956.
Aldobrandino da Siena (Siena, ... – 1287?) è stato un medico italiano. Di un "Magister Aldobrandinus de Senis, physicus" ci parla un documento datato 17 maggio 1287; la preziosa testimonianza è stata portata alla luce da Antoine Thomas in un articolo del 1906,dove si fa riferimento anche al testamento di Aldobrandino, scoperto nel Cartulaire de Montieramey (n. 428 pag. 379) ed edito da Lalore nel 1890. Dopo la denominazione physicus, infatti, il documento riporta "Trecis commorans": il medico aveva lasciato la sua casa di Troyes ai frati della diocesi di S. Antonio di Vienne e, probabilmente, il 1287 coincide anche con la data della sua morte. L'informazione riportata da Thomas si rivela fondamentale anche per l'indicazione dell'etnonimo di riferimento, confermando la provenienza senese del medico scrittore contro la lezione riportata da alcuni manoscritti del secolo XIII, che riportano Alebrans de Florence. Se per gli ultimi anni francesi di Aldobrandino vi sono fonti attendibili grazie al citato testamento, gli anni trascorsi in Italia, invece, sono avvolti da un alone di mistero, creato a partire dalle "carte di Arborea", ossia 40 pezzi tra pergamene e codici che furono fatti pervenire da ignoti alle biblioteche di Cagliari, Firenze e Siena tra il 1846 e il 1865. In questi documenti, come mostra Bisson, vi sono liriche italiane attribuite ad un Aldobrando da Siena nato nel 1112 e morto nel 1186. Aldobrando compare nelle carte insieme ad altri poeti come Gherardo da Firenze e Bruno de Thoro e, a detta di Luisa Mulas, è "il più amato dagli ammiratori delle poesie delle Carte"; tale Aldobrando era nato a Siena da famiglia di origine pavese, era diventato poeta alla scuola di Gherardo e qui aveva stretto amicizia col cagliaritano Bruno. La notizia fu ripresa anche da Bartoli, ne I viaggi di Marco Polo 12, p. LXIII, in cui lo studioso identificò Aldobrandino con l'autore del Régime sostenendo di posticipare di un secolo la datazione, per cui lo scrittore sarebbe nato nel 1212 e morto nel 1286. Le "carte di Arborea", tuttavia, si sono rivelate una vera e propria falsificazione, considerata soprattutto la fonte del 1287 resa nota grazie ad Antoine Thomas, che rimane oggi la più attendibile e costituisce anche il punto di partenza della voce del Dizionario Biografico degli Italiani dedicata ad Aldobrandino e firmata da Mario Marti.
La pediatria è una branca della medicina che si occupa dello sviluppo psicofisico dei bambini e della diagnosi e terapia delle malattie infantili. La neonatologia è la branca della pediatria che si occupa dei neonati entro il primo mese di vita. La cooperazione tra pediatria e ostetricia permette di prevenire le malformazioni del feto e di curare le malattie dalla nascita. Il termine deriva dal greco παῖς, παιδός, che significa «bambino», «fanciullo» e ἰατρεία, che significa «cura medica».
La causa di morte più frequente nel mondo occidentale, a seguito delle malattie cardiache e dei tumori, è costituita dalle malattie cerebrovascolari. È stato riscontrato che la metà dei pazienti con malattie neurologiche presentano inoltre patologie di tipo cerebrovascolare. Per lo studente di medicina e per il medico generale l'approccio a queste malattie è utile per affrontare il settore neurologico. Il termine malattia cerebrovascolare sta a indicare qualsiasi alterazione cerebrale derivante da un processo patologico a carico dei vasi sanguigni, siano essi arterie, arteriole, capillari, vene o seni venosi (seno venoso). La lesione vascolare può avere le caratteristiche anatomo-patologiche di un'occlusione da parte di un trombo o di un embolo, oppure di una rottura; le conseguenze a livello del parenchima cerebrale sono di due tipi: l'ischemia (con o senza infarto) e l'emorragia. Un'alterazione della permeabilità della parete vasale, l'ipertensione e l'aumento della viscosità del sangue o modificazioni di una sua altra caratteristica reologica, sono altri meccanismi fisiopatologici coinvolti nella patologia cerebrovascolare. Malattie come l'anemia falciforme e la policitemia sono complicate da ipertensione e aumento della viscosità del sangue, alterazioni che sono alla base degli ictus. Infatti un'alterata permeabilità vascolare è responsabile della cefalea, dell'edema cerebrale e delle convulsioni dell'encefalopatia ipertensiva.
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