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Autore principale: Oberti, Eugenio
Pubblicazione: Firenze : NEMI, Novissima Enciclopedia Monografica Illustrata, 1932
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
Le Tredici colonie, note anche come Tredici colonie britanniche o Tredici colonie americane, erano un gruppo di colonie del Regno di Gran Bretagna sulla costa atlantica dell'America del Nord, fondate nel XVII e XVIII secolo che dichiararono la propria indipendenza nel 1776, portando alla creazione degli Stati Uniti d'America. Le Tredici colonie avevano sistemi politici, costituzionali e legali molto simili ed erano popolate principalmente da protestanti di lingua inglese. Le colonie del New England (Massachusetts, Connecticut, Rhode Island e New Hampshire), così come le colonie del Maryland e della Pennsylvania, furono fondate poiché spinte principalmente da sentimenti religiosi, mentre le altre colonie furono fondate su principi di commercio ed espansione economica. Tutte e tredici facevano parte dei possedimenti britannici nel Nuovo Mondo, noti nel loro insieme come "America britannica", che comprendeva anche colonie in Canada, Florida e nei Caraibi. La popolazione coloniale crebbe da circa 2 000 popolani nel 1625 a 2,4 milioni nel 1775, causando uno spostamento dei nativi americani verso Ovest. Questa popolazione includeva anche gli schiavi; la schiavitù era infatti legale in tutte le colonie prima della guerra d'indipendenza americana. Nel XVIII secolo, il governo britannico gestiva le sue colonie secondo una politica di mercantilismo, in cui l'autorità centrale amministrava i suoi possedimenti a beneficio economico della Gran Bretagna in Europa. Le Tredici colonie godevano di un alto grado di autonomia con elezioni amministrative locali, e resistettero per molto tempo alle pressioni di Londra che era in cerca di un maggior controllo sul loro territorio. Tuttavia la guerra franco-indiana (1754–1763) contro il Regno di Francia e i suoi alleati indiani portò a crescenti tensioni tra la Gran Bretagna e le Tredici colonie. Durante gli anni 1750, le colonie iniziarono a collaborare maggiormente tra loro invece di trattare direttamente con la Gran Bretagna e tali collaborazioni coltivarono un senso di identità americana condivisa, sollevando richieste di protezione dei diritti dei coloni e in particolare del principio di "nessuna tassazione senza rappresentanza". I conflitti con il governo britannico su tasse e diritti portarono alla guerra d'indipendenza americana (1775–1783), in cui le colonie lavorarono insieme e formarono il Congresso continentale. Le colonie combatterono e vinsero il conflitto con l'aiuto del Regno di Francia e, in misura minore, della Repubblica delle Sette Province Unite e dell'Impero spagnolo.
Per colonia, in diritto internazionale, si intende un territorio la cui sovranità non appartiene alla popolazione autoctona, ma ad uno Stato straniero che lo occupa militarmente, ne utilizza le risorse naturali e lo amministra con un ordinamento giuridico particolare in base al quale i diritti delle popolazioni autoctone non sono equiparati a quelli dei cittadini dello Stato occupante. In genere si tratta di territori in origine economicamente meno sviluppati di quelli dello Stato dominante.
Il colon (lat. colon) è il tratto terminale dell'apparato digerente per molti vertebrati. Più corto e con diametri maggiori rispetto all'intestino tenue, il colon se ne differenzia per la presenza delle haustra e delle tenie, tre fasci muscolari longitudinali che lo percorrono. Diversamente dall'intestino tenue, il colon non assolve un ruolo fondamentale nell'assorbimento dei nutrienti, ma si occupa dell'assorbimento di acqua, sale e di sintetizzare, grazie al microbiota umano qui presente, alcune vitamine liposolubili essenziali, a partire dalle sostanze di scarto, prima che siano eliminate dall'organismo.Nei mammiferi, il colon si divide in quattro sezioni: colon ascendente, colon trasverso, colon discendente, sigma. Il colon, insieme al cieco e al retto forma l'intestino crasso.
Una colonia romana (latino: colonia) era una comunità autonoma, situata in un territorio conquistato da Roma in cui si erano stanziati dei cittadini romani e/o latini, legata da vincoli di eterna alleanza con la madrepatria. Con la definizione di colonia romana si intende sia le sole colonie di diritto romano, sia in senso più ampio, ogni tipo di colonia.
La colonizzazione del pianeta Marte è ritenuta un passaggio inevitabile nello sviluppo futuro dell'umanità; attorno a Marte si è concentrata l'attenzione delle principali agenzie spaziali, nel tentativo di sviluppare un piano organico per l'installazione di possibili colonie umane sul pianeta, sebbene con le tecnologie attuali un eventuale viaggio richiederebbe comunque circa sei mesi.
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